Davanti ai fedeli e ai pellegrini il pontefice ha rivolto un pensiero a tutti gli operatori della comunicazione.
Il tema del messaggio (leggi qui) è quello della “intelligenza artificiale e della sapienza del cuore”. Solo recuperando una sapienza del cuore possiamo interpretare le istanze del nostro tempo, riscoprire la via per una comunicazione pienamente umana”, ha detto Francesco. A tutti gli operatori della comunicazione il nostro grazie per il loro lavoro”.
Prima, don Stefano Cascio, vicedirettore Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi di Roma e consulente ecclesiastico Ucsi Lazio, aveva celebrato la messa con la delegazione laziale. Nell’omelia aveva detto: “Abbiamo la vocazione di portare il Verbo nel mondo, di parlare lingue nuove, di essere portatori della notizia tra la gente e non nell’aria. La lingua più bella è l’amore”.

