
Una delegazione del sindacato si è recata nella sede della Guardia nazionale per denunciare l’aggressione a 74 professionisti dei media dall’inizio delle manifestazioni, il 12 febbraio, che hanno già provocato 35 morti. Sono soprattutto fotografi e cameraman ad essere nel mirino della Guardia nazionale, perché testimoni eterni delle loro brutalità nei confronti del popolo. I giornalisti hanno chiesto maggiori garanzie per poter svolgere al meglio il proprio mestiere. (ILMESSAGGERO)