La poca fiducia dei giovani europei nell'informazione "mainstream"

I primi risultati dello studio "Generation what?" mostrano un ampio scetticismo nei confronti dell'informazione proveniente dalle agenzie ad ampio spettro di diffusione.
Mainstream? «No, grazie». E' questa, in estrema sintesi, la risposta dei giovani europei che si evince dai primi risultati dello studio dal titolo «Generation what?», che vede interpellati giovani europei dai 18 ai 34 anni. Lo studio è stato avviato da ZDF, BR e SWR e riprende lo "Studie Génération Quoi" del 2013. Il progetto è coordinato dall'Unione europea di radiodiffusione. Come viene riferito da RT Deutsch, lo studio consiste nella compilazione di un modulo online, di video ritratti e interviste con giovani provenienti dalla Germania e dall'Europa.
I primi risultati dell'inchiesta vedono una larga perdita di fiducia non soltanto nei confronti della chiesa e della politica, ma anche dei media.
In Germania, per esempio, soltanto il 3% dei partecipanti al sondaggio afferma di riporre piena fiducia nei media. Il 28% dice di avere più o meno fiducia, mentre il 40% si dichiara "scettico". Il 25%, infine, afferma di non avere "nessuna fiducia".
I giovani quindi diffidano dal cosiddetto mainstream, ossia di tutti quei canali, agenzie, mezzi e prodotti comunicativi più radicati e con più ampio spettro di diffusione, che godono di un maggior grado di penetrazione nel tessuto sociale.
La fiducia delle giovani generazioni è riposta a "internet" e allo "smartphone". In terza posizione ci sono gli "indecisi".

Ultima modifica: Dom 6 Nov 2016