#Facebook14 - Storie vere di uomini e donne contro le fake news
#Facebook14 #iltemadellasettimana (commento 2) - L'articolo di Vincenzo Grienti sul compleanno di Facebook (leggi qui) rilancia anche una sfida che ci mette in discussione, in particolare per evitare le fake news.
Dalla Brexit all'elezione di Trump fino ai tragici eventi come terremoti e attentati, la fake news è sempre dietro l'angolo pronta a colpire. Il tema delle fake news, uno dei più in voga negli ultimi tempi, ma è, a dire la verità, un argomento di cui si parla dalla notte dei tempi. Quelle che oggi chiamiamo fake news sono semplicemente notizie false, create ad hoc da specialisti della comunicazione per manipolare l'opinione pubblica.
Quello che è cambiato rispetto al passato non è tanto la capacità di creare e spacciare per vere delle 'bufale' quanto la dimensione del fenomeno. L'avvento di internet e la presenza sui social di quasi tutti i cittadini ha infatti dilatato a dismisura la portata delle fake news che oggi possono avere oggi una viralità e una velocità inedite rispetto al passato. La rete ha allargato i confini di un ambiente sempre più globale mentre i social media hanno pensato a creare nuove fonti di informazione relegando sempre più ai margini giornali e giornalisti.
Oggi, dunque, non c'è niente di più facile e pericoloso che far circolare in rete una bufala. Il problema delle fake news ha acceso anche la discussione sul rapporto ancora poco chiaro tra i giornalisti e i social media. Un ruolo importante spetta anche al mondo dell'informazione che dovrebbe investire di più nel giornalismo scientifico. I giornalisti sono sicuramente vulnerabili, ma hanno anche una forma mentis basata su vecchie forme di comunicazione. I giornalisti dovranno puntare sui nuovi linguaggi che potrebbero portare importanti risultati nel contrastare il fenomeno delle bufale in rete e l'utilizzo delle nuove piattaforme.
I giornalisti dovranno essere capaci di continuare a raccontare storie di uomini e donne rimettendosi in gioco e riprendo il rapporto con i cittadini, lasciando le redazioni e riconquistando per ruolo di cerniera tra notizia e lettore, utilizzando un nuovo linguaggio e nuovi strumenti di comunicazione.