La fabbrica delle "bufale" che fa arricchire i giovani macedoni

Nel piccolo paesino di Veles, in Macedonia, esistono delle vere e proprie ‘fabbriche’ di fake news, ogni giorno si producono notizie false, ma scritte in modo tale da risultare vere a chi le legge sui social network e sui siti d’informazione. Dimitri ( nome d’arte), uno dei tanti “produttori”, in soli sei mesi ha incassato 56 mila dollari vendendo notizie false a siti americani e pubblicati persino su siti di bufale...

Il sito di Dimitri ha una bella grafica e sembra a tutti gli effetti un sito web americano, in realtà è nato ed è stato registrato a Veles, come altri 200 che garantiscono tanti soldi ad almeno sei ‘squadre’ che sfornano fake news in questa cittadina di 55mila abitanti, diventata la miniera d’oro delle bufale sul web.

Chiediamo a Dimitri: come si è arricchito spacciando notizie false? “In due modi. Scrivendo notizie false e vendendole ai siti d’informazione degli Stati Uniti e pubblicandole anche su siti, come USA Daily News 24, per poi postarle su Facebook. Più clic si riceve più si guadagna, (un centesimo per clic) grazie alle pubblicità di Google inserite nel sito”.
I soldi arrivano direttamente nel suo account Google AdSense, che solo nel mese di settembre ha visto un + 7.500 dollari. Un dato significativo di paragone: il salario medio annuo di una famiglia macedone è di 4.500 euro!

Quasi un quarto dei macedoni è attualmente disoccupato, un tasso di circa cinque volte superiore a quello negli Stati Uniti. Poi la maggior parte dei ragazzi parla correntemente l’inglese. Chi produce notizie false guadagna talmente tanti soldi da poterli investire comprando case e appartamenti, fondando aziende e acquistando automobili costose. “Non è un’attività criminale”, ha affermato il sindaco della città, “perché”, ha concluso, “tutto il denaro guadagnato dagli adolescenti viene tassato regolarmente”.

Ultima modifica: Ven 20 Gen 2017