L'impatto dell'intelligenza artificiale sul lavoro giornalistico
Nel giorno dello sciopero, si moltiplicano anche le considerazioni sugli effetti dell’intelligenxza artificiale nel mondo del lavoro.
Vale naturalmente anche nel giornalismo e nell’editoria e attorno ad una piattaforma di un’agenzia austriaca si è ritrovato anche il sindacato europeo dei giornalisti.: "L'intelligenza artificiale nel giornalismo non significa che l'intelligenza artificiale faccia giornalismo". Insomma, l’intelligenza artificiale deve essere uno strumento e non la “forzs lavoro” nel giornalismo. Invece molte testate hanno già annunciato nuovi tagli. I posti di lavoro verrebbero sostituiti da programmi automatizzati.
Per ora l’AI Act, il primo regolamento in assoluto sull'intelligenza artificiale che sarà adottato dall’Unione europea, è ancora nella fase delle consultazioni.
Anche i giornalisti e le organizzazioni per la libertà dei media stanno unendo le forze per un'etica dell’intelligenza artificiale.
La federazione europea dei giornalisti annuncia che aderisce alla Carta di Parigi, che si basa su questi principi:
L'etica deve governare le scelte tecnologiche all'interno dei media;
L'azione umana deve rimanere centrale nelle decisioni editoriali;
I media devono aiutare la società a distinguere con sicurezza tra contenuti autentici e contenuti sintetici;
I media devono partecipare alla governance globale dell'IA e difendere la fattibilità del giornalismo quando negoziano con le aziende tecnologiche.