L’ultimo rapporto Anica testimonia che le 8500 imprese italiane di audiovisivo, cinema e broadcasting occupano più di 173 mila persone, tra posti di lavoro diretti ed indiretti.
Confindustria Radio Tv e Anica uniscono le forze e chiedono che “il governo italiano sostenga una posizione per far sì che a livello europeo nel 20% dei fondi che dovrebbero essere assegnati al digitale siano ricomprese anche le risorse da destinare alla produzione e distribuzione di contenuti audiovisivi e media”.