riflessione

  • Dopo Pasqua, più che mai Pasqua

    Secondo il racconto di Giovanni, che leggiamo nella II domenica dopo Pasqua, quella di Gesù è una vera e propria liturgia di gesti e di parole che egli utilizza per far sperimentare ai suoi amici il mistero della Pasqua. Non basta, infatti, credere, occorre amare. In un certo senso, chiudendo il grande giorno di Pasqua, fatto di otto giorni, è di noi che specialmente si tratta, del nostro lasciar penetrare la Pasqua fino alla radice dell’essere, del nostro diventare persone pasquali.