povertà educativa

  • I mille volti della violenza che la pandemia ha svelato. E il ruolo (e le responsabilità) dei giornalisti

    La violenza ha molti volti. Non tutti visibili. E non tutti scontati. Soprattutto quando a subirla, la violenza, è il “secondo sesso”. Ad ogni latitudine. E ad ogni età: neonate, bambine, ragazze, adolescenti, adulte. Persino anziane. A fare più spesso notizia, nei mezzi di comunicazione di massa, è però quasi esclusivamente la violenza che si vede: abusi fisici, brutalità, maltrattamenti, torture. Assassinii: Li chiamano femminicidi, e sono in inesorabile aumento. Ma sarebbe meglio definirli ginecidi. E non solo per puntiglio etimologico, semmai per assonanza con genocidio: ovvero, una strage. Silenziosa. Esasperata dalla pandemia globale. Che sembra aver scoperchiato il vaso di Pandora delle contraddizioni e dei mali dell’umanità. Come l’annosa guerra tra sessi, l’analfabetismo sentimentale e affettivo dilagante ai limiti dell’anedonia, le difficoltà relazionali in un diffuso disagio di civiltà.