condivisione

  • La condivisione: quando fa bene al giornalismo e alla libertà di stampa?

    Lunedì dell’Angelo«Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro" (Marco, 24)

  • La condivisione: quando fa bene al giornalismo e alla libertà di stampa?

    Lunedì dell’Angelo«Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro" (Marco, 24)

  • Lunedì - Non esiste buona comunicazione senza l'ascolto e la condivisione.

    Da oggi e fino a domenica riproponiamo sulla nostra home page alcuni dei contenuti scritti dai nostri collaboratori e pubblicati durante la Settimana Santa del 2018. Giorno per giorno, momento per momento, ci danno qualche nuovo elemento di riflessione e condivisione (ar)

  • Lunedì - Non esiste buona comunicazione senza l'ascolto. E senza la condivisione.

    Lunedì della Settimana Santa: L’AMICIZIA, LA CONDIVISIONE
    “Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo"(Giovanni, 12)

  • Lunedì - Non esiste buona comunicazione senza l'ascolto. E senza la condivisione.

    Lunedì della Settimana Santa: L’AMICIZIA, LA CONDIVISIONE
    “Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo"(Giovanni, 12)

  • Lunedì della Settimana Santa - Non facciamo buona comunicazione senza ascoltare e condividere

    Da oggi e fino a domenica riproponiamo sulla nostra home page alcuni dei contenuti pubblicati durante in passato la Settimana Santa. Momento per momento, ci danno qualche nuovo elemento di riflessione e condivisione, basandosi sul vangelo della liturgia del giorno (ar)

  • Lunedì della Settimana Santa: comunichiamo bene se condividiamo

    Da oggi e fino a domenica riproponiamo sulla nostra home page alcuni dei contenuti già pubblicati nella Settimana Santa. Si basano sul vangelo del giorno per darci motivo di approfondire le ragioni stesse della nostra professione di giornalisti. 

  • Lunedì della Settimana Santa: Non facciamo buona comunicazione senza ascoltare, senza condividere

    Da oggi e fino a domenica riproponiamo sulla nostra home page alcuni dei contenuti pubblicatin nella Settimana Santa. Momento per momento, ci danno qualche nuovo elemento di riflessione e condivisione, basandosi sul vangelo della liturgia del giorno (ar)

  • Un premio giornalistico per chi racconta la 'condivisione'

    Il tema della VI° edizione del Premio giornalistico “Sabrina Sganga – Questione di Stili” 2018 è “Share Tale. Raccontare le pratiche di condivisione”.

  • Verso il Natale - in Toscana il "gioco di ruolo" dei giornalisti nel presepe

    Quest'anno il “Natale del Giornalista” promosso dall’UCSI in Toscana ha avuto un tocco di originalità. Il consulente don Alessandro ha organizzato una piccola caccia al tesoro: da trovare in una stanza erano i personaggi del presepe. La simpatica occasione di creare insieme un presepe tutto nostro ha dato modo di metterci davanti alla “piccola immensità” della nascita di Gesù, grazie alla profonda catechesi di don Alessandro che, partendo proprio dalla storia di Betlemme, ha portato a riflettere sulla realtà dei giorni nostri.
    La bella riflessione non si è chiusa in se stessa: ognuno è stato protagonista del momento di comunione, scrivendo il proprio nome su un foglietto da porre sotto ad un personaggio. Spiegare la scelta del personaggio ha dato modo di pensare al proprio posto nel mondo e di fronte al mistero della Natività.
    L'aspetto giocoso è stato probabilmente il più importante: il mistero del Natale è troppo grande da comprendere con la ragione. E solo gli occhi di un bambino possono apprezzarlo a pieno. Occhi curiosi e genuinamente ignoranti che ogni giornalista dovrebbe avere anche da adulto.
    A concludere la serata la condivisione di una pizza, nella semplicità e allegria tipiche del nostro stare insieme.