Il nuovo numero di Desk (fine 2018). Venerdì 16 la presentazione ad Assisi

EDITORIALE. RACCONTARE LA CITTÀ
VANIA DE LUCA, presidente Ucsi, giornalista Rai
Chi racconta la città, e come lo si può fare al meglio? Con quali strumenti, con quali linguaggi, con quale consapevolezza, con quali fini? La riflessione sul racconto giornalistico delle grandi tematiche sociali del nostro tempo prosegue – dopo i tre numeri di Desk dedicati al Lavoro, alle Migrazioni e alla Giustizia – con questo sulla Città, intesa non solo come spazio urbano, ma anche come il luogo delle relazioni, della cittadinanza, dell’inclusione o dell’esclusione, delle opportunità o delle ingiustizie, della solidarietà o dell’egoismo, della paura o della fiducia.

genova desk

GENOVA, ALIMENTARE LA FIDUCIA -Intervista ad Angelo Bagnasco, Cardinale arcivescovo di Genova
LAURA FERRERO, presidente Ucsi Liguria, giornalista Il Cittadino
«Genova deve uscire da questa tragedia non come prima, ma meglio di prima; come una città capace di volersi bene e camminare insieme, dove ogni cittadino possa sentirsi a casa». In quest’intervista per Desk il Cardinale Angelo Bagnasco incoraggia Genova a ritrovare fiducia e speranza dopo il crollo del ponte Morandi che ha provocato vittime e sfollati, che ha diviso in due la città. Da presidente del consiglio delle conferenze episcopali europee racconta, inoltre, che al centro della riflessione delle Chiese del Vecchio continente c’è il tema della solidarietà, che è innanzitutto un atteggiamento interiore, un modo di sentire il mondo e la vita, e che si esprime poi in modi concreti, come il volontariato.

Cretto 1975 con filtro

GUARDARE LA CITTÀ DAL PUNTO DI VISTA DELL’ABITARE
CARLO CELLAMARE, docente di urbanistica Università La Sapienza Roma
La città non è fatta solo delle case, delle infrastrutture e dei servizi, ma anche delle persone che ci vivono e di tutto quel mondo di relazioni, legami e affetti che plasmano e rendono vivibile il nostro stare insieme e il luogo in cui abitiamo.
L’autore invita a lavorare per ricongiungere la “città di pietra” e la “città degli uomini”, a pensare oltre a una città efficiente anche a una città accogliente. Per questo è fondamentale assumere il punto di vista dell’abitare e della vita quotidiana e, in particolare, essere vicini agli “ultimi”, guardando a come loro vivono.

QUANDO L’IO DIVENTA NOI Intervista a Ernesto Olivero, fondatore Sermig
ROBERTA LEONE, Ucsi Lazio, giornalista • MATTEO SPICUGLIA, giornalista Rai
Il Sermig nasce negli anni Sessanta in una zona “difficile” di Torino.
Il suo fondatore ripercorre per Desk un percorso di 50 anni: come ha costruito il Servizio Missionario Giovani, come è evoluto, e qual è oggi il rapporto con la città.
«Abbiamo dovuto misurarci, soprattutto all’inizio, con problemi veri, con modi opposti di intendere certi valori», racconta. «Abbiamo capito che servivano regole e anche una certa severità nel far rispettare i principi della nostra società e della Costituzione. La coesione sociale non si improvvisa».

Giacometti piazza filtro

CITTÀ E FLUSSI MIGRATORI. IL RUOLO DEI MEDIA E LE ESPERIENZE DI INTEGRAZIONE
ROSA MARIA SERRAO, giornalista
I flussi migratori hanno contribuito, in ogni epoca, a modificare il tessuto delle relazioni sociali, politiche, culturali ed economiche delle citta elette a nuove patrie, influenzando a loro volta esperienze, relazioni e vissuto sociale delle proprie origini. L’articolo prende in esame le politiche migratorie nel mondo comparandole tra loro e sfata – dati alla mano – alcuni luoghi comuni e convinzioni diffuse, dalla presunta “invasione” degli stranieri in dati Paesi, al pregiudizio per cui migranti e rifugiati vivono di benefici sociali e rubano.

ATTREZZARSI A INTERPRETARE LA REALTÀ URBANA
VITTORIO SAMMARCO, docente di giornalismo Università Pontificia Salesiana
Per i giornalisti che si occupano, a diverso titolo, di territorio, è importante saper leggere e interpretare il volto delle citta, attingendo alle fonti giuste che – con chiarezza e aggiornamento costante – forniscono informazioni, dati, gerarchie di valori, schemi e inquadramenti corretti. L’articolo suggerisce una serie di strumenti aggiornati e utili per fare bene il lavoro del giornalista.

Venice fotocopia

PER LEGGERE LE CITTÀ AL DI LÀ DEI CONFINI
VITTORIO SAMMARCO
Proseguendo la riflessione del precedente articolo, l’autore prende in esame alcune delle classifiche più accreditate per tracciare le graduatorie di influenza delle citta nel mondo, offrendo strumenti di analisi comparativa internazionale e spunti di riflessione. Il primo strumento citato è il Global Power City Index 2017 (pubblicato a fine anno scorso dalla giapponese Mori Foundation), che traccia la classifica attraverso il punto di vista di cinque attori urbani a partire da alcuni indicatori come economia, investimenti in ricerca e sviluppo, incidenza dell’arte e della cultura, qualità della vita, ambiente, mobilità.

CHIESA, CASA, UMANITÀIntervista a Ignazio Sanna, arcivescovo di Oristano
ROBERTA LEONE
Mentre nel Vecchio Continente le chiese diventano officine, teatri, atelier, sale per consigli d’amministrazione, o alberghi di lusso, i segni di una presenza storica cristiana rimangono ben evidenti nelle architetture delle città d’Europa. Tuttavia «gli spazi del sacro non vanno limitati alle chiese e ai luoghi di culto della città, ma vanno estesi a tutti i luoghi dove vivono, soffrono, sperano le persone», suggerisce mons. Ignazio Sanna, che ha insegnato per 36 anni antropologia teologica alla Pontificia Università Lateranense e dal 2013 è Presidente del Comitato per gli Studi Superiori di Teologia e di Scienze religiose della CEI.

IMG 0960trimmed FotorDIGITALIZZARE LA CITTÀ
PAOLO BENANTI, teologo moralista Università Gregoriana
Con esempi concreti ricavati dall’esperienza di alcune città americane, come Chicago e Toronto, l’autore fa comprendere come la digitalizzazione e le tecnologie It (internet diffusa, sensori connessi, computer visione e Iot) cambieranno la città e le nostre relazioni, con ricadute politiche importanti sia per i cittadini che per chi deve amministrare la cosa pubblica. Le decisioni prese oggi, infatti, già decidono per il futuro, per cui ogni scelta richiede consapevolezza e sguardo lungo.

SMART CITIES E QUALITÀ DELLA VITAIntervista a Carlo Ratti, architetto e ingegnere
MARCO FORNASIERO, dottore in Scienze della politica
L’intervista trae spunto dal libro di Carlo Ratti The City of Tomorrow: Sensors, Networks, Hackers, and the Future of Urban Life. Approfondisce il tema delle smart cities, in particolare l’impatto che le nuove tecnologie hanno e potranno avere nella vita dei cittadini. Il modello di ricerca seguito pone in stretta correlazione le idee dei progettisti con il riscontro immediato dei cittadini, principali fruitori di servizi.

AZZERARE IL CONSUMO DI SUOLOIntervista a Michele Munafò, ingegnere Ispra
GIUSEPPE MILANO, Ucsi Puglia, ingegnere
Il nostro Paese è tra i primi in Europa per incremento annuo di consumo di suolo rispetto alla sua popolazione residente. È una vera e propria patologia ambientale che in base alla prescrizione comunitaria andrebbe sanata entro il 2050. La formazione del suolo avviene in tempi molto lunghi: per uno strato da 1 a 2,5 cm di terreno servono quasi 500 anni. Ai fini della tutela del suolo servirebbe una legge per regolarne la trasformazione ma, pur in presenza di diverse proposte non si e ancora arrivati all’approvazione di un testo.

LO SPETTACOLO DELLA PAURA • Intervista a Maurizio Fiasco, sociologo
VITTORIO SAMMARCO
Tutti i giorni le TV allestiscono intrattenimenti su omicidi con perizie criminologiche in studio, surrogando (cosi vorrebbero) le aule dei tribunali, e processando indiziati, imputati e testimoni. Eppure quei talk producono danni alla difesa sociale dal crimine, poiché “delocalizzano” l’attenzione dell’uomo della strada, proiettandolo su scene del crimine distanti dai luoghi della sua quotidianità, e stimolano negli attori aggressivi l’apprendimento di un copione da recitare davanti alle loro vittime. È una delle osservazioni dell’intervistato, sociologo, specializzato in ricerca e formazione su sicurezza pubblica, amministrazione locale e fenomeni socioeconomici quali l’azzardo e l’usura.

Hopper Office in a small city BN FotorRACCONTARE DALLE PERIFERIE
PAOLA SPRINGHETTI, docente di giornalismo Università Pontificia Salesiana
Le persone che popolano le periferie del nostro Paese sono 15 milioni. È questo il dato fornito dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie. Eppure il calcolo non e facile, perché il concetto di periferia non è univoco nè statico: si può riferire alla dimensione geografica (i territori più lontani dal centro), a fattori sociali ed economici (i luoghi e le persone che vivono in condizione di emarginazione), perfino a diverse dimensioni della vita. Proprio le periferie sono luoghi in cui cittadini singoli e organizzati lottano per reinventare una vita dignitosa. Prima di raccontarle le periferie si devono ascoltare.

EROI DI STRADA
ILENIA PETRACALVINA, giornalista Rai
Le periferie sono luoghi, territori, quartieri spesso lontani, dimenticati, a volte abbandonati anche dalle istituzioni. Luoghi in cui il bene come il male, come il disagio e la criminalità, camminano paralleli e si sfiorano l’uno con l’altra. Nasce da queste parole, che diventano immagini reali, “Eroi di strada”, programma di seconda serata in onda su Rai Due dal 17 ottobre al 14 novembre 2018. Un viaggio in quattro periferie italiane: Napoli, Milano, Bari e Torino: da sud verso nord per tratteggiare quei territori che in Italia diventano “polmoni di vita”.

RESILIENZA IN CITTÀ
LUCA ALTERI e PAOLO DE NARDIS, Istituto di Studi Politici S. Pio V
La città connette gli attori sociali individuali e collettivi, attira i flussi demografici, produce e dissipa le ricchezze, accumula rendite che poi maledice, blandisce e contesta il potere, frulla in una mixité spesso instabile miserie e grandezze, nobiltà umane e povertà economiche. Eppure, dietro l’ipostasi del già noto e del rassicurante già vissuto si cela l’insidia di uno spazio urbano in profonda trasformazione. Gli autori analizzano l’evoluzione dei modelli di città e delle pratiche di“resilienza”, intesa come la volontà, da parte dei cittadini, di impedire l’allargamento della forbice tra i “vincenti” e i “perdenti” della globalizzazione.

TRA I CITTADINI E LE ISTITUZIONI - Intervista a Alessandra Costante, vicesegretaria Fnsi
MAURIZIO DI SCHINO, segretario Ucsi, giornalista Tv2000
L’intervistata, oltre che giornalista del Secolo XIX è Segretaria dell’associazione ligure dei giornalisti e del dipartimento della Federazione nazionale della Stampa Italiana che si occupa degli uffici stampa pubblici. Offre dunque diversi punti di vista da cui è possibile raccontare le citta e valutare l’efficacia della comunicazione degli amministratori pubblici nella vita delle comunità.

Nivola BN FotorUN GESUITA (NON DA SOLO) A SCAMPIA
VANIA DE LUCA
Tra i premiati dell’ultima edizione del Premio Capri San Michele (ottobre 2018), Un gesuita a Scampia, di Fabrizio Valletti, con una prefazione del Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, e una postfazione del maestro di strada Marco Rossi-Doria, già sottosegretario all'Istruzione. Romano di origine, Valletti è il fondatore del Centro Hurtado nella popolosa periferia di Napoli, che nell’immaginario collettivo evoca degrado, abbandono, dispersione scolastica, disoccupazione e droga, ma dove invece, c’è pure la speranza, perché «anche a Scampia si può pensare, si può sognare, si può cercare di vivere insieme nella legalità e nella libertà».

GIORNALISMO IBRIDO E INTERESSE DEL CITTADINO • ricerca realizzata per Desk
LORENZO UGOLINI, dottore di ricerca in Culture della Comunicazione
Pur mantenendo la sua caratteristica di “mondo a parte”, il giornalismo sportivo ha conosciuto negli ultimi due decenni un elevato e strutturale livello di ibridazione con altri generi, dando vita a un in- treccio peculiare tra le competizioni sportive e tutto ciò che le circonda. Il caso che più di altri ha raggiunto una rilevanza nazionale, è la vicenda pluriennale legata alla costruzione dello stadio della Roma, al quale sono stati associati sui newsmedia contenuti di natura certamente sportiva, ma anche politica, amministrativa, economica, sociale, storica, urbanistica, artistica e architettonica, e infine giudiziaria. La ricerca, realizzata per Desk, ha preso in esame di più di 250 articoli giornalistici.

DA MATERA AD AMATRICE, RICOSTRUIRE COMUNITÀ
EUSTACHIO SANTOCHIRICO, volontario
Da Matera, Capitale europea della cultura 2019, ad Amatrice, per lavorare per un anno in sostegno della popolazione colpita dal terremoto. Un’esperienza di volontariato alla ricerca dei modi per mantenere insieme una comunità tanto provata, sapendo che una formula magica non esiste, ma di sicuro è possibile favorire una serie di operazioni e processi per rafforzare la coesione di ampi pezzi della comunità.

LE CITTÀ IN TRANSIZIONE
MARTINO SENIGA, giornalista Rai
l movimento delle Città in transizione nasce dalla necessità di agire per rispondere a due emergenze globali: il cambiamento climatico e il picco del petrolio, proponendosi di agire a livello locale per tentare di governare la transizione culturale e sociale verso forme di economia più sostenibili e resilienti. L’autore ha realizzato il Web Doc Pianeta in transizione pubblicato sul sito Rainews.it, con esperienze da diversi Paesi del mondo.

DALLE BUONE PRATICHE ALLE BUONE POLITICHE
DONATELLA TROTTA, vice presidente Ucsi, giornalista Il Mattino
Le città odierne (italiane, europee, extraeuropee) offrono l’orizzonte complesso e problematico della globalizzazione multietnica, ma sono anche dei laboratori di trasformazione non soltanto urbanistica. Nel loro spazio si gioca la partita più importante per l’umanità e per la terra: quella del futuro. L’articolo illustra desideri, visioni, narr/azioni di donne nella rete delle Città vicine, rete informale di realta urbane ed esperienza sperimentale di prossimità tra città diverse, fondata sulle relazioni umane tra gruppi e associazioni.

CON OCCHI DI BAMBINI
BENEDETTA GRENDENE, Ucsi Marche, giornalista
I bambini sono spesso fagocitati da città tanto indaffarate e caotiche, senza più il tempo di guardare in alto, verso il cielo, per ricercare le vie dello spirito, la strada della fede e... riconoscere i “miracoli”. Occorre educarli a riprendere confidenza con la loro città e ad amarla, nonostante tutto: a piedi, in bicicletta o con il pullman in gita scolastica vale la pena vivere questa esperienza, magari ascoltando proprio le voci dei poeti e degli scrittori.

Le immagini sono elaborazioni grafiche di opere di Alberto Burri, Fortunato Depero, Alberto Giacometti, Robert Hettich, Edward Hopper, Paul Klee, Costantino Nivola, Lorenzo Quinn, Mario Sironi

Ultima modifica: Sab 10 Nov 2018