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Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione

TV2000: BOFFO, CHIARIMENTO SUL PRESUNTO ESORCISMO DEL PAPA. P.LOMBARDI: PREGHIERA PER UN MALATO

Boffo"Siamo alla ribalta insieme con Papa Francesco, ma non è una ribalta che avremmo desiderato. Io come direttore non me la sarei augurata. Involontariamente ci siamo dentro". Così il direttore di Tv2000, Dino Boffo, intervenendo in diretta sull'emittente televisiva, ha dato spiegazioni in merito al presunto esorcismo di Papa Francesco. "Nella cronaca di domenica scorsa, verso la fine della Messa celebrata per la Pentecoste - ha raccontato Boffo - nel salutare gli ammalati, il Papa si è fermato in modo particolare e con un tempo particolare su un ammalato, a un certo punto imponendogli le mani. C'era un sacerdote ad accompagnarlo, che si prodigava a spiegare al Papa la situazione di questo ragazzo che il Papa ha benedetto". "Tra me - ha confessato Boffo - mi sono detto: chissà se si tratta di un caso di esorcismo o qualcosa del genere, poi però l'ho archiviato nel mio cuore". Ieri mattina, è arrivato in studio Davide Murgia, il curatore della rubrica "Vade retro Satana", che "aveva visto questo passaggio e chiedeva l'autorizzazione di poterci lavorare sopra". Il direttore di Tv2000 ha posto due condizioni: sentire "un esperto" e padre Lombardi, "per avere conferma che di questo si fosse effettivamente trattato". Murgia ha chiesto di "mettere un'anticipazione sul sito di Tv 2000". Boffo gli ha risposto che non avrebbe avuto problemi "avvenute le verifiche".
Nel frattempo sia sul sito sia al tg si parla della notizia con "grande prudenza", dicendo che si tratta di "esorcismo o qualcosa di simile". Ma la notizia è rimbalzata su agenzie e giornali. "Solo più tardi - ha ammesso Boffo - ho scoperto che era stato sentito l'esperto che aveva dato il suo parere positivo che cioè era certamente un atto di liberazione, ma padre Lombardi non era stato sentito per una supposta evidenza delle immagini. Ma così non era". Ieri sera Boffo è stato avvertito con un messaggino da padre Lombardi che era costretto a ridimensionare la notizia "perché il Papa assicura che non aveva intenzione di fare un esorcismo". Ora, chiarisce il direttore di Tv2000, "l'intenzione in questo caso è il dato dirimente: solo colui che fa l'esorcismo può dire se sta facendo un esorcismo o una benedizione o una preghiera di liberazione". "Come direttore non posso non rifarmi al patto di trasparenza e fiducia che c'è e deve esserci tra noi e i nostri telespettatori e ammetto che questo episodio in me ha creato un certo disagio e un certo rammarico, per aver involontariamente determinato la diffusione di una notizia vera ma vera solo in parte e in parte non vera, perché il Papa non si riconosce nella parola esorcismo". "Personalmente - afferma Boffo - me ne assumo la responsabilità e mi scuso per aver intaccato la verità dei fatti e per le persone che sono coinvolte, in particolare mi scuso con il Santo Padre".
VATICANO: P. LOMBARDI
Non un esorcismo ma una semplice preghiera. Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha risposto così alle domande dei giornalisti che gli chiedevano informazioni sul presunto esorcismo compiuto dal Papa Francesco in Piazza San Pietro, dopo la celebrazione di domenica scorsa. "Il Santo Padre – ha spiegato padre Lombardi – non ha inteso compiere alcun esorcismo. Ma, come fa frequentemente per le persone malate e sofferenti che gli si presentano, ha semplicemente inteso pregare per una persona sofferente che gli era stata presentata". (SIR, RADIOVATICANA)

DALLA GERMANIA AGLI STATI UNITI, LA CRISI DELL'EDITORIA NEL MONDO. LETTERA43 FA IL PUNTO PAESE PER PAESE

l43-vita-springer-121018123031 bigIn Italia i grandi gruppi editoriali attraversano una crisi senza precedenti. Nell’attesa di trovare la chiave per rendere profittevole Internet e le nuove possibilità multimediali, si trovano alle prese con ristrutturazioni, bilanci in perdita e lavoratori in rivolta. La crisi dell’editoria, però, non è un male solo nostrano. Un rapido sguardo al panorama dei big del settore in Europa e Oltreoceano rivela che gli unici a crescere sono quelli che hanno saputo intercettare abbastanza rapidamente la rivoluzione del web: su tutti, Axel Springer in Germania, editore che si è dato l’obiettivo di ricavare il 50% del proprio fatturato dall’online entro il 2015. Questi, in sostanza, i risultati della ricerca condotta da Lettera43

ALLA RICERCA DEL BUSINESS MODEL. Gli altri gruppi arrancano, o in qualche caso tengono botta in attesa di scoprire la formula vincente. È il caso dell'America, dove i giornali si stanno spostando verso il modello dell'informazione online a pagamento. E della Gran Bretagna, dove il Guardian, ritenuto un'avanguardia del web, da anni medita di mandare in soffitta le rotative che tanto gravano sui conti. O della Francia, dove a fronte del crollo delle copie cartacee, funzionano gli esperimenti di inchieste a pagamento.

Ecco la situazione Paese per Paese.

In Germania l'unico editore con una situazione di bilancio positiva è Axel Springer, a cui fanno capo, tra gli altri, i quotidiani cartacei Bild, Handelsblatt e die Welt: per primo il gruppo con sede a Berlino ha fiutato l’aria del cambiamento e ha spostato la propria attenzione sul digitale per invertire il peso di carta stampata e online nella struttura dei ricavi.

Una strategia che ha pagato dividendi importanti: nel primo trimestre del 2013, il comparto digitale del colosso ha registrato una crescita del + 24,9%, pari a circa 104 milioni di euro, con utili in rialzo del 33,9%.

Questa spinta ha mantenuto in positivo anche il fatturato, cresciuto del +1,8% rispetto allo stesso periodo del 2012, per un valore totale di 803,6 milioni di euro. Ma gli utili complessivi sono scesi del 3% (circa 132 milioni di euro), condizionati anche dal calo degli introiti delle testate cartacee.

GRUENER IN LIEVE ROSSO. Gli altri grandi gruppi tedeschi sul fronte Internet sono decisamente indietro e pagano la crisi generalizzata della stampa.

Grüner und Jahr, prima casa editrice europea con circa 285 magazine editati in tutto il continente, ha registrato alla fine di marzo una flessione del fatturato del 3%.

I ricavi totali nell’anno fiscale (i dati sul singolo trimestre non sono disponibili) si sono fermati a 2,22 miliardi di euro, con una perdita netta di 11 milioni di euro (nel 2011 il gruppo aveva registrato 160 milioni di utili). In Italia, dove ha una joint venture con Mondadori, ha avviato un doloroso piano di ristrutturazione.

Il colosso, che deve fare i conti con la crisi della pubblicità sui cartacei e la partecipazione nel crac del Financial Times of Deutschland, punta sui mercati cinese e indiano per risollevarsi.

SPIEGEL INDIETREGGIA DI 10 ANNI. Non va meglio agli altri grandi editori tedeschi.

Il settimanale der Spiegel (Spiegel gruppe), campione di tirature in Germania con 1 milione di copie, nel 2012 (ultimi dati disponibili) ha visto il fatturato tornare ai livelli del 2003, a 307 milioni di euro (-6%), con utili in ribasso del 30%. Per il 2013 la società prevede un ulteriore calo degli utili del 25%, mentre i vertici discutono su come virare più decisamente verso l'online.

Vanno male anche i principali quotidiani nazionali. Nel primo trimestre 2013, la Süddeutsche Zeitung (editore Medien Union) ha perso il 5,3% tra copie e abbonamenti; la Frankfuter Allgemeine Zeitung, dell'omonima fondazione, è calata nelle vendite del 7,1%. Si salva solo l'Handelsblatt, che ha registrato un +3%.

Gran Bretagna, in cerca dell'integrazione digitale

Anche Oltremanica l'editoria è stata travolta dal cambio di rotta verso l'online.

Sono anni che il Guardian medita se fermare o meno le rotative, come è stato più volte scritto (e puntalmente smentito dalla direzione), per pubblicare solo l'edizione web.

Gli ultimi dati disponibili risalgono all'agosto 2012, perché il quotidiano britannico - edito dal Guardian media group - pubblica i propri risultati una sola volta all'anno, ma indicano comunque con sufficiente chiarezza quella che è la tendenza.

GUARDIAN, IL TRAINO DEL WEB. All'epoca si registrava una massiccia espansione del comparto online, sia in termini di utenti (67,8 milioni al mese, il 38% in più del 2011), sia in termini di ricavi, con il fatturato in arrivo dal digitale in crescita del 38% (a fronte di un calo di vendite del cartaceo del 10%).

Proprio i numeri dell'online hanno permesso di conservare un fatturato totale sostanzialmente invariato rispetto al 2011, pari a 196,2 milioni di sterline (227 milioni di euro).

Tuttavia, le spese sostenute per la riconversione al digitale hanno portato nell'agosto 2012 a perdite per 44,2 milioni di sterline (52 milioni di euro). E il rosso ha comportato negli ultimi mesi 50 esuberi tra i giornalisti del Guardian e quelli della versione domenicale The Observer.

IL SUN A PAGAMENTO. L'idea delle redazioni integrate carta-web in Gran Bretagna era già nata tra i giornali scandalistici, a lungo traino delle vendite del comparto cartaceo.

Dopo aver chiuso nel 2011 il tabloid culto News of the World, travolto dagli scandali giudiziari, Rupert Murdoch, patron del Sun e del Times ha deciso di puntare sulla digitalizzazione.

Nel gennaio 2013, News International, il ramo britannico di News Corp, registrava 300 mila abbonamenti digitali (127.540 al Times, 118.888 alla versione domenicale Sunday Times e 45.694 alle applicazioni mobili del sito del Sun). La scelta di Murdoch di puntare tutto sul modello dell'informazione a pagamento è destinata a coinvolgere, a partire dall'agosto 2013, anche il Sun, finora gratuito (accesso a 2 sterline a settimana).

Complessivamente, News Corp, il gigante dei media che controlla testate giornalistiche in tutto il mondo, basata e quotata a New York, nel primo trimestre del 2013 ha registrato un fatturato di 9,54 miliardi di dollari (7,41 miliardi di euro), in crescita del 14% rispetto ai tre mesi precedenti.

INDEPENDENT E TELEGRAPH TAGLIANO. La crisi delle copie cartacee ha toccato anche l'Independent, edito dalla Independent print limited, finita nel 2010 nelle mani dell'oligarca russo Alexander Lebedev, e il Daily Telegraph, storico foglio dei fratelli Barclay, controllato dal Telegraph Media Group (che edita anche il Sunday Telegraph e il sito internet Telegraph.co.uk).

Nessuno dei due quotidiani fornisce dati sul bilancio, ma il primo ha annunciato che vuole smantellare 25 posti di lavoro, in vista dell'accorpamento delle redazioni del giornale cartaceo e del domenicale in un'unica newsroom multimediale.

Il gruppo che controlla il Telegraph, invece, ha comunicato il taglio di 80 dipendenti (il 14% delle redazioni cartacee) e, parallelamente, la creazione di 50 nuovi posti nel comparto digitale.

Spagna, la carta non vende più

In Spagna, la crisi dell'editoria ha decimato le redazioni dei giornali e il settore non accenna a risollevarsi, se non per quanto riguarda il comparto dell'online.

EL PAIS A PICCO. Prisa, il primo gruppo spagnolo, editore del quotidiano El Pais (e proprietario anche di radio, televisioni digitali e testate in Sud America) ha chiuso il primo trimestre del 2013 con il crollo del settore cartaceo: rispetto allo stesso periodo del 2012,  il fatturato è calato del 22,6%.

Sul risultato pesano la debolezza del mercato pubblicitario (-20,8%) e il calo delle vendite del quotidiano (-18,1%). L'aumento dell'11,9% di pubblicità nel digitale, con 77,4 milioni di utenti unici nel sito di El Pais solo a marzo 2013, e l'incremento del 5,5% dei ricavi pubblicitari in Sud America sono spunti incoraggianti, ma non sufficienti a salvare il gruppo: l'indebitamento netto è ancora pari a 3 miliardi di euro.

A El Pais è in atto un piano di ristrutturazione lacrime e sangue: nel 2012, è stato disposto il taglio di oltre 150 posti su 466 totali e la riduzione del 15% dello stipendio di base.

EL MUNDO, CALO TOTALE. Dal 2008, d'altronde, in Spagna decine di pubblicazioni gratuite o locali sono state chiuse e oltre 2 mila giornalisti sono rimasti senza impiego. Tra loro, ci sono anche molti lavoratori di Unidad Editorial, controllata da Rcs-Media Group ed editore del quotidiano El Mundo, del quotidiano sportivo Marca e di quello economico Expansion.

I dati dell'online sono buoni: gli utenti unici del Mundo sono cresciuti del 5,8% rispetto allo stesso trimestre 2012 (31,8 milioni al mese), quelli di Expansion, complice la crisi economica, addirittura del 29,2% (4,8 milioni al mese), mentre Marca ha confermato 30,8 milioni di utenti unici mensili, seppure in calo 6,2% rispetto al 2012.

Ma i numeri incoraggianti dell'online non bastano. La raccolta pubblicitaria è infatta calata a 32,4 milioni di euro rispetto ai 41,8 dello stesso periodo del 2012, e Internet contribuisce solo per il 24%. Il cattivo andamento delle vendite, inoltre, ha comportato una complessiva flessione del fatturato a 88,3 milioni di euro, rispetto ai 105,7 milioni del primo trimestre 2012.

In Francia funzionano le inchieste online a pagamento

In Francia, la crisi ha colpito bilanci che già erano in rosso.

Alla fine del 2012 un solo quotidiano ha segnato un aumento nelle vendite: Les Echos, non a caso un foglio economico, di proprietà del gruppo Lvmh.

GLI AIUTI AL SETTORE. Per il resto dei grandi è notte fonda: -10,6% di copie vendute per Libération (editore Edouard de Rothschild), -8,6% per Le Monde (Groupe Le Monde), -3,4% per Le Figaro (edizioni Socpresse). Anche l'Equipe (Groupe Amaury), il primo giornale sportivo del Paese nonché quotidiano a pagamento più letto, ha segnato un -9,7%.

Negli ultimi tre anni, il settore ha ricevuto aiuti statali pari a 42 milioni di euro. Ciononostante, tutti i grandi quotidiani hanno aumentato il prezzo, appellandosi all'informazione di qualità: una copia di Le Monde costa 1,80 centesimi e Les Echos a febbraio è arrivato a quota 1,90.

IL FENOMENO MEDIAPART. La stampa tradizionale francese non ha ancora trovato una formula per gestire la transizione al web, ma notizie positive arrivano dai quotidiani unicamente online. Slate ha chiuso il 2012 in attivo dopo due anni di servizio. Ma la vera mosca bianca è Mediapart: quotidiano online di inchiesta e di approfondimento, nato nel 2008, che senza aiuti pubblici ha chiuso il 2011 con un attivo di 570 mila euro e nel 2012 ha bissato con 700 mila euro.

Il progetto vive grazie ai circa 60 mila abbonamenti siglati dai lettori, con formule low cost (9 euro al mese, con 15 giorni di prova a 1 euro), che contribuiscono al 95% dei 6 milioni di euro di fatturato.

Usa: Internet verso il modello a pagamento per pareggiare i conti

Negli Stati Uniti i grandi quotidiani sopravvivono, senza riuscire tuttavia a fare guadagni.

Il New York Times ha chiuso i primi tre mesi del 2013 con un crollo degli utili del 93%: dai 42,1 milioni di dollari totalizzati tra gennaio e marzo 2012 ai 3,14 di quest'anno (circa 2,4 milioni di euro).

L'amministratore delegato Mark Thompson, incalzato dai giornalisti, ha tagliato corto: «I risultati riflettono i nostri sforzi continuati di riorganizzare la società».

La riorganizzazione consiste in un cambio di strategia: puntare sul rafforzamento del marchio e la fidelizzazione dei lettori. Il gruppo sta scommettendo molto sugli abbonamenti digitali (l’unico modo per accedere ai contenuti una volta superati i 10 articoli gratis al mese), che sono arrivati a quota 708 mila. Con qualche risultato: le entrate legate alle vendite online e cartacee sono cresciute del 7%.

Ciononostante, i vertici meditano una sforbiciata al personale: scaduta la data limite per 30 esodi volontari, il direttore Jill Abramson si appresta a tagliare almeno 20 posti all'interno della redazione.

WASHINGTON POST, CROLLO DEGLI UTILI.  Va poco meglio al gruppo concorrente Washington Post Company, che edita il quotidiano della capitale e che ha chiuso il primo trimestre 2013 con un crollo degli utili netti dell'85%.

Il gruppo editoriale ha fatturato 959,1 milioni di dollari (in lieve aumento rispetto ai 955 del 2012), ma di questi solo 4,7 milioni sono utili, a fronte dei 31 dello stesso periodo dell'anno precedente.

Sul risultato pesa  il piano di pensionamenti anticipati e volontari annunciato a febbraio: in tutto i prepensionamenti volontari sono destinati a gravare per 25 milioni di dollari, di cui 12 milioni contabilizzati nel bilancio dei primi tre mesi del 2013. Ma non è tutto.

I ricavi della divisione stampa sono calati del 4% e la pubblicità su carta è scesa dell'8%. Male anche la vendita in edicola: le copie sono calate in media del 7,2% nei giorni feriali (negli Stati Uniti il giornale della domenica è tradizione). E il web, seppure in crescita, ancora non basta.

DALL’ESTATE FORMULA A PAGAMENTO. Gli annunci pubblicitari infatti sono aumentati solo sul sito Slate (+16%), mentre i ricavi sulla versione online dell'ammiraglia, washingtonpost.com, sono calati del 6%. Tanto che proprio sulla testata di bandiera dall’estate dovrebbe entrare in vigore un sistema a pagamento simile a quello del Nyt, ma destinato a scattare oltre i 20 articoli letti ogni mese.

Per fare cassa, gli executive del quotidiano sono pronti persino a mettere in vendita lo storico quartier generale, al quinto piano di L Street.

Notizie completamente positive solo dal comparto tivù, in chiaro e via cavo, che segna un aumento delle entrate del 5%. Del resto la Time Warner ha dato l'esempio, annunciando la vendita entro la fine del 2013 di riviste storiche come Time, Sports Illustrated, Fortune e People, per dedicarsi solo a cinema e tivù. (LETTERA43)

GIORNALISMO: TARANTOLA, BUONA INFORMAZIONE DEVE ESSERE PUNTO FORZA

lancio sito"La buona informazione e' e deve essere un punto di forza del Paese". Lo ha detto la presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, parlando, a Perugia, agli studenti della Scuola di Giornalismo, durante la cerimonia di consegna delle borse di studio. "Quella che avete e' una responsabilita' grande, di cui dovete essere consapevoli - ha detto Tarantola parlando agli studenti -. Quella del giornalista e' una professione straordinaria ma, al tempo stesso, molto impegnativa. Attraverso l'informazione il giornalista influisce sulla conoscenza dei cittadini. L'informazione puo' agevolare la costruzione della 'cittadinanza attiva', ma puo' anche distruggerla. In un contesto come quello attuale, attraversato da una crisi intensa, il ruolo dell'informazione e' ancora piu' importante per raccontare i fatti e formare opinioni responsabili. L'informazione autorevole, verificata, contribuisce a guidare le istituzioni verso comportamenti virtuosi e non deve limitarsi a raccontare lo scandalo, ma deve far capire i fatti e saperli raccontare. Il giornalista deve essere un osservatore imparziale ma severo". Il presidente della Scuola di Giornalismo, Innocenzo Cruciani, durante il suo intervento ha parlato della scuola di Ponte Felcino come di una "scuola di giornalismo e di giornalisti unica in Italia e, credo, in Europa, per spiccata vocazione radiotelevisiva".
Cruciani ha ricordato l'esistenza, all'interno della scuola, di tecnologie avanzate: alta definizione, studio tv virtuale, studio radiofonico avanzato, salette di montaggio per la televisione e la radio, una capace memoria elettronica dove confluiscono tutti i prodotti giornalistici e che e' anche fonte di documentazione con testi e immagini. "Diluiti su sei esercizi finanziari - ha detto Cruciani - abbiamo fatto investimenti produttivi per 2,5 milioni di euro, tutti finalizzati a migliorare l'attivita' di formazione". Nel biennio di studi i particanti della Scuola di Giornalismo di Perugia sono impegnati per 320 ore di giornalismo radiofonico, 370 ore di televisione, 330 ore di carta stampata, 340 ore di giornalismo multimediale, 220 ore di dizione. "Gli oltre 200 professionisti usciti da questa scuola - ha detto Cruciani - lavorano quasi tutti, anche se la crisi che attanaglia il paese e, da decenni, le aziende editoriali, si e' fatta sentire a danno dei colleghi diventati professionisti da poco". (AGI)

ODG: ELEZIONI IN CORSO: I RISULTATI REGIONE PER REGIONE

854Prima giornata: 12 maggio 2013

VALLE D'AOSTA
Nella prima giornata di voto per il rinnovo del Consiglio regionale dell'Ordine dei Giornalisti della Valle d'Aosta, dei Revisori dei Conti e dei Consiglieri Nazionali, sia per i professionisti sia per i pubblicisti, non essendo stato raggiunto il quorum in entrambe le categorie, si è dichiarata nulla la votazione ed è stata rinviata la nuova assemblea elettorale a domenica 19 maggio 2013.

PUGLIA
In prima convocazione, per l'elenco pubblicisti, non è stata raggiunta la quota di almeno la metà degli iscritti prevista per la validità dell'assemblea e le operazioni elettorali sono state rinviate a domenica 19 maggio.
Per la categoria professionisti è stato eletto al primo turno, per il Consiglio nazionale, Felice Salvati (224 voti). Va al ballottaggio Adelmo Gaetani (177) e, poiché Paola Laforgia (116) ha formalizzato la sua rinuncia alla candidatura, si attende l'accettazione da parte di Michele Partipilo (77), terzo dei non eletti.
Al Consiglio regionale, per i professionisti, sono stati eletti Lorena Saracino (263), Gianfranco Summo (224) e Piero Ricci (223). Vanno al ballottaggio Anna De Feo (193), Rosa Grandolfo (180), Valentino Losito (150), Angelo Rossano (134), Rosy Coviello (72), e Vito Giannulo (72).
Per i revisori dei conti sono stati eletti Pietro Antonio Loffredo (205) e Francesca Sozzo (170).
Domenica prossima i professionisti saranno chiamati a votare per i ballottaggi mentre i pubblicisti voteranno per il primo turno.

MOLISE
In prima convocazione sono stati eletti:
al Consiglio nazionale il professionista Vincenzo Cimino (36); ammessi al turno di ballottaggio Pietro Eremita e Antonio Fatica;
al Consiglio nazionale il pubblicista Cosimo Santimone (251).
al Consiglio regionale i professionisti Enrica Cefaratti, Antonio Lupo, Giovanni Di Tota, Sergio Bucci. Ammessi al turno di ballottaggio Giuseppina Petta, Vincenzo Luongo, Cristina Niro e Vincenzo Luongo;
al Consiglio regionale i pubblicisti Nicola Di Pardo, Domenico Bertoni e Massimo Del Grande.
Per i revisori dei conti professionisti nessun candidato ha raggiunto la maggioranza. Per i revisori dei conti pubblicisti è stato eletto Adolfo Celeste Menotti.

SICILIA
Nella prima giornata di voto non è stato raggiunto il quorum della metà degli iscritti, necessario per la validità dell'assemblea in prima convocazione e il presidente ha riconvocato l'assemblea per domenica 19 maggio c.m.

TOSCANA
Nella prima giornata di voto non si è potuto procedere alla costituzione del seggio elettorale nelle sedi di Firenze, Livorno e Siena, pertanto l'assemblea è stata rinviata alla seconda convocazione indetta per il 19 maggio.

Seconda giornata: 19-20 maggio 2013

UMBRIA
Gianfranco Ricci e Paolo Giovagnoni per i professionisti, Elvisio Vinti per i pubblicisti, sono i consiglieri nazionali dell'Ordine dei Giornalisti espressi dall'Umbria nel secondo turno della consultazione. Per tutti e tre si tratta di una conferma.
Questo l'esito delle elezioni, che si sono svolte domenica 19 maggio nella sede degli enti di categoria in via del Macello 55 a Perugia, alle quali hanno partecipato cinquantadue (52) pubblicisti e sessantatre (63) professionisti. Gianfranco Ricci ha ricevuto 50 preferenze, Paolo Giovagnoni 38 ed Elvisio Vinti ne ha ricevute 40.
Sono stati votati inoltre, tra i professionisti, gli iscritti Michele Nucci (3); Dante Ciliani, Luca Benedetti, Isabella Pistolesi, Carlo Barsotti, Andrea Chioini, Alessandra Forte, Giampaolo Smuraglia e Noemi Campanella.
Tra i pubblicisti hanno preso voti anche Selenio Canestrelli (7), Valentina Baldoni, Luana Pioppi, Domenico Corucci e Massimo Duranti (1).
Essendo stati eletti tutti i rappresentanti in quota umbra (due professionisti e un pubblicista) del Cnog con superamento del quorum (la metà più uno dei votanti), non si ricorrerà al ballottaggio che era già stato, eventualmente fissato per domenica 26 maggio.

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MARCHE
Hanno votato 141 professionisti e 178 pubblicisti. I professionisti sono complessivamente 484; i pubblicisti 1681. Ricordiamo che per i professionisti essendo 140 i votanti la soglia da superare era di 71 preferenze. Eletti al primo turno due consiglieri nazionali: Dario De Liberato (95) e Franco Elisei (74) per i professionisti.
Domenica prossima (26 maggio) si torna a votare per il ballottaggio.
Ecco l'elenco completo dei voti Professionisti Consiglio regionale
BALLOTTAGGIO
Gattafoni Dario (voti 69)
Marfoglia Simonetta (voti 66)
Fabrizi Stefano (voti 63)
De Marco Franco (voti 54)
Poli Giuseppe (voti 53)
Pallotta Daniele (voti 50)
Patrizi Patrizio (voti 38)
Serpilli Annalisa (voti 28)
Mandolini Laura (voti 14)
Carbone Maria (voti 8)
De Liberato Dario (voti 5)
Giacomini Giovanni (voti 2)
Ecco l'elenco completo dei voti Professionisti Collegio revisori dei conti
BALLOTTAGGIO
Danieli Edoardo (voti 70)
Cimarelli Paola Maria (voti 67)
Serpilli Annalisa (voti 3)
De Marco Franco (voti 2)
Elenco completo dei voti Pubblicisti Consiglio regionale
BALLOTTAGGIO
Di Francesco Nicolino (voti 87)
Romagnoli Luca (voti 83)
Vincenzi Gabriele (voti 69)
Colibazzi Marisa (voti 43)
Catalani Marco (voti 27)
Rinaldi Roberto (voti 26)
Elenco completo dei voti Pubblicisti Collegio revisori dei conti
BALLOTTAGGIO
Montemezzo Egidio (voti 68)
Ridolfi Roberta (voti 39)
Elenco completo dei voti Pubblicisti Consiglio nazionale
BALLOTTAGGIO
Di Silvestre Aleandro (voti 77)
Gambucci Luciano (voti 63)
Salvi Claudio (voti 41)
Milesi Sanzia (voti 40)
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VALLE D'AOSTA
Si è conclusa la seconda giornata di voto per il rinnovo del Consiglio regionale dell'Ordine dei Giornalisti della Valle d'Aosta, dei Revisori dei conti e dei Consiglieri nazionali.
CATEGORIA PROFESSIONISTI
PER IL CONSIGLIO REGIONALE DELL'ORDINE DEI GIORNALISTI
Iscritti alla categoria: 86. Votanti: 42 . Percentuale votanti: 48,84%
Con la maggioranza assoluta risulta eletto TREVISAN TIZIANO (voti 22)
Vanno al ballottaggio domenica 26 maggio 2013:
BALLARINI VIVIANA (19)
MARTINET ENRICO (18)
PICCOLO RENATO (16)
MASSA FEDERICA (16)
WILLIEN RENATO (15)
CURATOLO MARCO (14)
LAUGERI CLAUDIO (13)
BERTELLO PIER LUIGI (2)
BERARD EZIO VINCENZO (2)
MOSCA BEATRICE (1)
PER IL CONSIGLIO NAZIONALE DEI GIORNALISTI
Non avendo ottenuto la maggioranza assoluta vanno al ballottaggio domenica 26 maggio 2013:
BERARD EZIO VINCENZO (17)
MARTINET ENRICO (16)
BERTELLO PIER LUIGI (16)
PORTA CRISTINA (11)
PER IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
Non avendo ottenuto la maggioranza assoluta vanno al ballottaggio domenica 26 maggio 2013:
MARTINET ENRICO (3)
BERARD EZIO VINCENZO (3)
GODIO RENATO (3)
AMEDEO DANIELE MICHELE (1)
CATEGORIA PUBBLICISTI
PER IL CONSIGLIO REGIONALE DELL'ORDINE DEI GIORNALISTI
Iscritti alla categoria: 258. Votanti: 69 Percentuale votanti: 26,74%
Con la maggioranza assoluta risulta eletto CIVELLI PIER PAOLO (voti 44)
Vanno al ballottaggio domenica 26 maggio 2013:
GALLI GIORGIO CARLO (25)
MELONI MICHELLE (17)
TASSONE LAURA (14)
FRACASSO BRUNO (11)
PER IL CONSIGLIO NAZIONALE DEI GIORNALISTI
Con la maggioranza assoluta risulta eletto FERINA CARLO ( voti 38)
PER IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
Non avendo ottenuto la maggioranza assoluta vanno al ballottaggio:
CAMERA ALESSANDRO (6)
ARTAZ ROBERTO (3)
Il ballottaggio si terrà domenica 26 maggio 2013 dalle ore 10.00 alle 18.00 nella sede dell'Ordine.

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SARDEGNA
I giornalisti professionisti Paolo Carta e Giancarlo Ghirra e il giornalista pubblicista Giuseppe Murru sono i tre rappresentanti sardi nel Consiglio nazionale dell'Ordine. Sono stati eletti al primo turno nelle votazioni che si sono svolte oggi, domenica 19 maggio. Carta, al suo primo mandato, ha avuto 167 voti, Ghirra, segretario uscente, ha ottenuto 147 voti. Murru ha ottenuto 58 voti. Il Consiglio nazionale resta in carica tre anni.

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VENETO
Sono otto i candidati risultati eletti direttamente a conclusione del turno elettorale odierno, svoltosi nel Veneto per il rinnovo delle cariche dell'Ordine dei giornalisti. Al Consiglio Regionale sono risultati eletti i professionisti Gianluca Amadori, Martina Zambon e Leopoldo Pietragnoli e i pubblicisti Michela Canova e Alessandra Sgarbossa; al Consiglio Nazionale i professionisti Maurizio Paglialunga, Alberto Vitucci e Lucio Bussi.
CONSIGLIO REGIONALE – I candidati risultati eletti oggi al Consiglio Regionale hanno ottenuto le seguenti preferenze. Professionisti: Gianluca Amadori, 223 voti; Martina Zambon, 165 voti; Leopoldo Pietragnoli, 161 voti. Pubblicisti: Michela Canova, 176 voti; Alessandra Sgarbossa, 165 voti.
Per eleggere gli altri componenti del Consiglio Regionale (3 professionisti e 1 pubblicista) sarà necessario ricorrere al turno di ballottaggio, che si terrà domenica prossima, 26 maggio, sempre nei seggi di Venezia, Mestre, Padova e Verona (dalle 9 alle 17). Andranno al ballottaggio, tra i professionisti: Giuseppe Gioia (137 voti), Giovanni D'Alessio (112 voti), Massimiliano Crosato (109 voti), Marco Aldighieri (35 voti), Mario Repetto (29 voti) e Romina Gobbo (29 voti). Tra i pubblicisti: Matteo Guarda (127 voti) e Cinzia Dal Brolo (53 voti).
Nessun candidato professionista e pubblicista è risultato eletto direttamente al Collegio dei Revisori dei Conti. Entrano al ballottaggio, che si terrà domenica prossima, 26 maggio (dalle 9 alle 17), per i professionisti: Enrico Scotton (135 voti), Andrea Buoso (131 voti), Diego Buonocore (23 voti), Marco Aldighieri (2 voti). Per i pubblicisti: Giovanni Battista (Giobatta) Bianchini (94 voti) e Claudio Girardi (47 voti).
CONSIGLIO NAZIONALE - I candidati risultati eletti direttamente al Consiglio Nazionale hanno ottenuto le seguenti preferenze. Professionisti: Maurizio Paglialunga, 205 voti, Alberto Vitucci, 157 voti, Lucio Bussi, 148. Nessun pubblicista è risultato eletto direttamente.
Non sarà necessario alcun ballottaggio per i professionisti, in quanto i tre rappresentanti previsti sono già stati eletti direttamente. Per l'elezione dei 4 rappresentanti pubblicisti al Consiglio Nazionale si dovrà ricorrere al ballottaggio che si terrà domenica prossima, 26 maggio (dalle 9 alle 17). Sono ammessi al ballottaggio tra i pubblicisti: Cristina Marchesi (135 voti), Andrea Pattaro (130 voti), Andrea Alba (129 voti), Alessandro Mantovani (121 voti), Gabriele Cappato (82 voti), Gianfranco Baggio (60 voti), Gilberto Padovan (19 voti), Alessandra Sgarbossa (8 voti).
VOTANTI – Professionisti: totale votanti 281; quorum per essere eletti direttamente 142 (pari al 50 per cento più uno dei votanti); pubblicisti: totale votanti 284; quorum per essere eletti direttamente 143 (pari al 50 per cento più uno dei votanti).

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ABRUZZO
CONSIGLIO NAZIONALE PROFESSIONISTI
NICOLA MARINI 171 VOTI (ELETTO)
DOMENICO MARCOZZI 151 VOTI (ELETTO)

CONSIGLIO NAZIONALE PUBBLICISTI
ALFREDO DI PASQUALE 110 (ELETTO)
LUGI MARRA 97 (ELETTO)
MARIA CATTINI 12
MARCO MANZO 6
ELIO FERZETTI 3

CONSIGLIO REGIONALE PROFESSIONISTI
STEFANO PALLOTTA 143 VOTI (ELETTO)
DONATELLA SPERANZA 117 VOTI (ELETTA)
MARINA MARINUCCI 117 VOTI (ELETTA)
MARIA SASSO 112 VOTI (ELETTA)
ANDREA MORI 112 VOTI (ELETTO)
GENNARO DELLA MONICA 109 VOTI (ELETTO)
PAOLO DURANTE 86 VOTI
CONSIGLIO REGIONALE PUBBLICISTI
ELISEO PALMIERI 102 VOTI (ELETTO)
ANTONIO DI BACCO 93 VOTI (ELETTO)
ANTONIO DI MUZIO 81 VOTI (ELETTO)
MARIA CATTINI 15 VOTI
ELIO FERZETTI 10 VOTI
NELLO DI MARCANTONIO 4 VOTI
MARCO MANZO 4 VOTI
LUCA GASBARRO 3 VOTI
REVISORI CONTI PROFESSIONISTI
WALTER NERONE 143 VOTI (ELETTO)
FRANCESCO CIOCE 123 VOTI (ELETTO)
REVISORI CONTI PUBBLICISTA
CARLO EZIO TERAMANI 105 VOTI (ELETTO)
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TOSCANA
Consiglio Regionale Professionisti.
Nessun eletto. Vanno in ballottaggio:
Bartoli Carlo 1955 - 104 voti
Caroppo Luigi - 102 voti
Mori Paolo - 86 voti
Scanzani Alfredo - 85 voti
Monechi Federico - 84 voti
Selvatici Franca - 83 voti
Guarino Domenico - 67 voti
Gemelli Marco - 59 voti
Lorenzini Alessandro - 53 voti
Tesi Stefano - 51 voti
Ceccarini Marco - 9 voti
Norcini Marco - 8 voti

Consiglio regionale Pubblicisti
Nessun eletto. Vanno in ballottaggio:
Motroni Silvia - 127 voti
Taddei Michele - 126 voti
Novelli Nicola - 109 voti
Colombo Susanna - 89 voti
Carignani Viola - 66 voti
Nannini Andrea - 64 voti

Revisori dei conti professionisti
Risultano eletti Coccia Nicola con 111 voti e Cambi Omero con 87 voti.

Revisore dei conti pubblicista
Risulta eletto Sbardellati Andrea con 126 voti.

Professionisti consiglio nazionale
Nessun eletto. Vanno in ballottaggio:
Frati Luca - 97 voti
Rea Giuseppe - 86 voti
Valentini Antonio - 86 voti
Morviducci Fabrizio - 83 voti
Guerranti Juri - 46 voti
Frati Gian Maria - 46 voti

Pubblicisti consiglio nazionale
Nessun eletto. Vanno in ballottaggio:
Cobisi Luigi - 134 voti
Cosci Elisabetta - 128 voti
Sali Federica - 114 voti
Lardara Maria - 107 voti
Sensi Giulio - 77 voti
Quercioli Maria Serena - 74 voti
Colombo Susanna - 10 voti
Taddei Michele - 9 voti
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TRENTINO ALTO ADIGE
Si sono svolte oggi domenica 19 maggio le elezioni per il rinnovo del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti e per il rinnovo del Collegio dei revisori dei conti dell'Ordine del Trentino Alto Adige.
Hanno partecipato al voto nei due seggi di Trento e Bolzano 65 professionisti e 65 pubblicisti.
Sono stati eletti per il Consiglio nazionale i professionisti Augusto Goio con 51 voti e Hansjoerg Kucera con 42 voti e il pubblicista Enrico Paissan con 56 voti.
Per i revisori dei conti sono stati eletti i professionisti Franco Sitton con 47 voti e Giuliano Tecilla con 46 voti e la pubblicista Francesca Witzmann con 40 voti.

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PIEMONTE
Ieri, domenica 19 maggio 2013, si sono svolte le elezioni per il rinnovo dell'Ordine dei Giornalisti in Piemonte.
Sono stati eletti al primo turno, senza cioè la necessità del ballottaggio, i giornalisti pubblicisti:
(Consiglio regionale) Ezio ERCOLE 610 voti, Franca GIUSTI 504, Franco LEONETTI 497; (Revisori dei conti) Giuseppe BIASUTTI 517.
(Consiglio nazionale) Gianni STORNELLO 539, Gianluca MARCHETTI 498, Gianni DIMOPOLI 482, Marco CARAMAGNA 479, Antonio BORRA 475, Mauro BOSSOLA 472.
Invece i giornalisti professionisti andranno al ballottaggio domenica 26 maggio 2013 dalle ore 10 alle 18.
Hanno ottenuto voti:
(Consiglio regionale) Alberto SINIGAGLIA 105, Andrea CAGLIERIS 105, Maria Teresa MARTINENGO 100, Giorgio LEVI 97, Mario BOSONETTO 91, Emmanuela BANFO 81, Domenico QUIRICO 34, Vittorio PASTERIS 23, Alessandro CAPPAI 17, Paolo GIROLA 7, Lorenzo DEL BOCA 5, Giampaolo BOETTI 2; (Revisori dei conti) Luca ROLANDI 91, Raffaele SASSO 87, Daniele CARLI 2, Maria VALABREGA 1 .
(Consiglio nazionale) Beppe GANDOLFO 99, Giampaolo BOETTI 90, Lorenzo DEL BOCA 83, Alberto SINIGAGLIA 19, Domenico QUIRICO 19, Antonino MICALI 14
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CAMPANIA
ELEZIONI ORDINE – PROFESSIONISTI
Eletti
Consiglio nazionale
Maria Chiara Aulisio 392
Consiglio regionale
Ottavio Lucarelli 465
Paolo Mainiero 358
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Al ballottaggio
Consiglio nazionale
Antonio Sasso 314
Carlo Verna 312
Gianfranco Coppola 305
Lino Zaccaria 252
Marcello Curzio 187
Giuseppe Caporaso 157

Al ballottaggio
Consiglio regionale
Rossana Russo 319
Vincenzo Esposito 309
Massimiliano Amato 277
Giuseppe De Martino 274
Vincenzo Colimoro 251
Pierpaolo Petino 209
Renato Cavallo 178
Giovanni Fondi 169

Al ballottaggio
Revisori dei conti
Marzio Di Mezza 310
Raffaele Riccio 245
Iki Notarbartolo 193
Francesco Marolda 191
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Esclusi dal ballottaggio
Consiglio nazionale
Roberto Russo 130
Ciro Pellegrino 105

Consiglio regionale
Lucia Licciardi 163
Antonio Manzo 125
Simona Petricciuolo 72

Revisori
Gerardo De Fabrizio 42

ELEZIONE ORDINE – PUBBLICISTI
Eletti Pubblicisti
Consiglio nazionale
Salvatore Campitiello 913
Claudio Ciotola 897
Annamaria Riccio 892
Vera De Luca 886
Carlo Conte 879
Riccardo Stravino 872
Alessandro Sansoni 878
Alessandro Savoia 867
Francesco Ferraro 866
Massimiliano Musto 865
Consiglio regionale
Domenico Falco 950
Gennaro Guida 921
Lucio Perone 905
revisore dei conti
Mauro Fellico 912
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PUGLIA
Con la votazione di ballottaggio che si è tenuta ieri nei seggi di Bari, Foggia e Lecce, è stata definita la composizione del Consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti della Puglia e della delegazione dei giornalisti pugliesi nel Consiglio nazionale per il triennio 2013-2016.
Nel consiglio regionale, ai Consiglieri professionisti regionali eletti al primo turno, Lorena SARCINO (263 voti), Gianfranco SUMMO (224), Piero RICCI (223), si sono aggiunti i colleghi eletti al ballottaggio: Anna DE FEO (225), Rossella GRANDOLFO (223), Valentino LOSITO (212).
Fanno parte del Consiglio Regionale anche i tre pubblicisti eletti al primo turno: Patrizia CAMASSA (408 voti), Michele ANTONUCCI (383), Natale LABIA (350).
Per i revisori, ai professionisti Pietrantonio LOFFREDO (205 voti), Francesco SOZZO (170) eletti al primo turno, si aggiunge il pubblicista Giuseppe ACCETTURA (431).
Per il Consiglio nazionale al collega Felice SALVATI (224 voti), eletto al primo turno, si aggiunge il consigliere professionista Adelmo GAETANI (255) eletto al ballottaggio. Fanno parte del Consiglio Nazionale anche i quattro pubblicisti eletti al primo turno: Daniela PASTORE (482 voti), Elio DONNO (466), Vitantonio SCISCI (449), Michele LORUSSO (431 voti).

GIORNALISTI: IFJ, CONGRESSO MONDIALE A DUBLINO DAL 4 AL 7 GIUGNO

20649c4-98439b5Il Congresso 28 ° della Federazione internazionale dei giornalisti (IFJ) avrà luogo il 4-7 Giugno nello storico parco del Castello di Dublino, in Irlanda. Ad inizio dei lavori interverranno il segretario generale dell' International federation of journalits Beth Costa ed il presidente Jim Boumelha. Nel corso del congresso sara' anche fornito, attraverso testimonianze dirette, un quadro della situazione mondiale dell'informazione. Nel congresso si discutera', in particolare, della situazione dei giornalisti precari nel mondo e sara' approvato un documento per rilanciare l'attivita' sindacale nei paesi membri dell'organizzazione. (FNSI)