Congresso della Stampa Italiana: l'intervento del segretario Lorusso

Dopo la lettura dei messaggi istituzionali e la dedica del Congresso della Stampa Italiana alla memoria del giovane Antonio Megalizzi, ferito mortalmente nell’attentato di Strasburgo, c’è stato l’intervento del segretario generale della Fnsi Raffaele Lorusso. Poi sono cominciati i lavori, previsti fino al 14 febbraio.

Ecco alcune parti del suo discorso (qui la relazione integrale).

«La stampa è sotto attacco perché ostacolo ad un modello a cui il potere ambisce da sempre, ovvero la cancellazione del pluralismo, l'annientamento del pensiero critico, la diffusione del pensiero unico. L'attacco ai giornalisti è l'attacco stesso al diritto di essere informati: cittadini meno informati o disinformati sono cittadini meno liberi».

«Gli insulti e le ingiurie fanno parte di un attacco ai principi stessi della nostra Costituzione. I giornalisti danno fastidio perché sono il principale contrappeso della democrazia. Servono coraggio e determinazione per dare nuova dignità alla categoria. Devono prevalere il dialogo, il confronto in un clima di reciproca legittimazione e il senso di responsabilità: a queste condizioni ci siamo e ci saremo sempre. Ma nessun confronto è possibile con chi si pone come obiettivo la delegittimazione e l'annientamento dell'interlocutore».

«Al centro della nostra azione vi è il lavoro, oggi veicolo di diseguaglianze ed esclusione sociale. Giornalisti più deboli sono più facilmente ricattabili: non possiamo accettare che il lavoro subordinato subisca la cancellazione di diritti e garanzie. Inclusione e dignità sono le due parole chiave attraverso le quali passa il rilancio del settore e della categoria».

Foto: Fnsi

Ultima modifica: Mar 12 Feb 2019