Premio Pulitzer ' a distanza', gloria anche per i 'piccoli'

Per la prima volta i premi Pulitzer sono stati assegnati “a distanza”, con una diretta su YouTube.

Gli argomenti dei reporter migliori hanno spaziato dalla corruzione alle quetsioni di geopolitica, dalla violenza sessuale alla schiavitù moderna.

Tra i vincitori ci sono New York Times e Washington Post ma anche piccoli giornali di provincia come il Palestine Gazette di Palestine in Texas.
Il premio è stato fondato oltre un secolo fa, proprio in quel 1917 nel quale scoppià un’altra pandemia, quella della febbre spagnola.

Il New York Times ha vinto nella sezione affari internazionali con servizi sulle interferenze in politica estera della Russia di Putin culminati nelle elezioni americane del 2016. Il Washington Post per aver approfondito gli effetti del cambiamento climatico. Il Times ha vinto anche nella sezione più prestigiosa, quella del giornalismo investigativo, per la maxi-inchiesta sulle irregolarità nell'industria dei taxi di New York. Nella categoria "interni" il Pulitzer è andato al Seattle Times per aver smascherato “le scorciatoie adottate dalla Boeing nella produzione del B-737 Max, il jet protagonista di due catastrofiche tragedie del volo nel 2019”.

La Reuters ha vinto per la fotografia con le immagini delle manifestazioni di Hong Kong, il New Yorker per la satira politica con la copertina che raffigura l'Attorney General William Barr e il capo del Senato Mitch McConnell che lustrano le scarpe a Donald Trump.

Il Pulitzer per la Musica l’ha vinto Anthony Davis per "Central Park Five", Colson Whitehead è stato premiato per il romanzo Nickel Boys nella categoria "fiction".

Ultima modifica: Mar 5 Mag 2020