Protezione e responsabilità per i media, l'appello della Santa Sede

Protezione e responsabilità dei media: su questi due punti la delegazione della Santa Sede all’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la Cooperazione in Europa) è intervenuta alla riunione su “libertà di espressione, media e informazione”.

“Per far progredire la verità, la libertà, la giustizia e la solidarietà nella società, i media – in qualsiasi forma – devono essere protetti e deve essere garantita la libertà che la comunità internazionale ha riconosciuto. Allo stesso tempo bisogna riconoscere che la libertà di espressione, come ogni diritto umano, ha delle responsabilità che non possono essere ignorate”.

Viene ribadito il fondamento etico dei media nella società, centrati su “persona e comunità” fine e misura dell’uso dei mezzi di comunicazione per lo sviluppo umano integrale, perché “i media non fanno nulla da soli; sono strumenti, strumenti, usati come le persone scelgono di usarli”.

Non è accettabile nascondersi dietro la libertà di espressione come giustificazione per la discriminazione, l’ostilità o la violenza contro una religione o i suoi membri. La libertà di espressione deve includere rispetto e spazi per le opinioni, anche se differenti, senza precludere dibattiti critici o discussioni serie sulla religione.

La Santa Sede richiama quindi i media alla responsabilità di dare, delle questioni religiose, resoconti “equi e accurati” permettendo ai membri delle comunità di esprimere le proprie opinioni e incoraggiando in merito lo sviluppo di linee guida specifiche.

Nell’intervento della rappresentanza pontificia anche l’auspicio che “i mezzi di comunicazione di massa siano inclusivi e incoraggino scambi di idee e punti di vista ricchi e ampi”.

Su chi gestisce piattaforme internet e social si chiedono “standard chiari, trasparenti e non discriminatori”.

Anche il divario digitale tra ricchi e poveri potrebbe. Dunque l’appello finale è di fare ogni sforzo per garantire l’accesso all’informazione pieno ed effettivo a tutti percorrendo le strade del diritto e dello sviluppo economico.

Ultima modifica: Gio 25 Giu 2020