Marco Damilano si dimette da L'Espresso. La nota del Cdr

Marco Damilano si è dimesso dalla direzione del L’Espresso. La decisione è stata presa dopo che le voci di vendita al gruppo della famiglia Iervolino.

I chiarimenti chiesti ai vertici del gruppo Gedi evidentemente non sono stati convincenti e il Comitato di redazione ha diffuso una nota: «Dopo mesi di smentite e dichiarazioni in senso contrario, senza che mai negli ultimi anni sia stato presentato alla redazione un chiaro piano di iniziative e di sviluppo per la testata, di fatto per la prima volta viene ammessa la volontà di vendere», proseguono i redattori dell'Espresso, che «denunciano piani aziendali che mirano a tagliare una voce libera e critica del panorama giornalistico italiano, la testata fondata da Carlo Caracciolo e Eugenio Scalfari da cui è nato il gruppo editoriale Espresso, il quotidiano Repubblica che si è poi allargato al gruppo Gedi».

I giornalisti attueranno iniziative di protesta e sensibilizzazione e già hanno indetto un pacchetto di giornate di sciopero.

Poco dopo sono arrivate le dimissioni di Damilano. «Questa mattina ho scritto una mail all'ingegnere John Elkann, presidente del gruppo Gedi, per comunicare la mia decisione di lasciare la direzione dell'Espresso, dopo quattro anni e mezzo».

Continua l’ex direttore: «Mi sono battuto in ogni modo, fino all'ultimo giorno, all'ultima ora. Ma quando il tempo è scaduto e lo spettacolo si è fatto insostenibile - incalza - , c'è bisogno che qualcuno faccia un gesto, pagando anche in prima persona. Lo faccio io. Lo devo al mestiere che amo, il giornalismo. E soprattutto lo devo alla mia coscienza».

Forte preoccupazione e solidarietà ai giornalisti de L’Espresso sono arrivate anche dalle redazioni dei quotidiani del gruppo Gedi, in particolare da La Stampa e Repubblica.

Ultima modifica: Ven 4 Mar 2022