MANOVRA FINANZIARIA COLPISCE L’ORDINE DEI GIORNALISTI. ODG: NUOVO REGALO AGLI EDITORI. SIDDI (FNSI): ABOLIZIONE E’ COLPO DI MANO. FARE CHIAREZZA

newspaperL'Ordine nazionale dei giornalisti ha così risposto alle indiscrezioni sulla manovra del ministro Tremonti: "Un nuovo regalo agli editori. La maggioranza con la sua ipotizzata manovra scioglie di fatto l'Ordine dei giornalisti abrogando ogni norma in relazione all'esercizio e all'accesso alla professione. Sarà una giungla peggiore di quella che esiste oggi. Molti tra gli editori potranno continuare a rubare i sogni dei giovani che retribuiscono con pochi euro ad articolo e saranno liberi, senza la presenza dell'Ordine dei giornalisti, di rubare ai cittadini quote di verità. A qualcuno non bastava quel maleodorante bavaglio dell'ipotizzato provvedimento sulle intercettazioni. Il Parlamento non potrà accettare una misura ritorsiva verso i giornalisti che hanno la sola colpa di rispettare il dovere costituzionale di informare i cittadini".(ODG)
FNSI "Se così è siamo in presenza di un colpo di mano gravissimo e inaccettabile". Lo ha detto il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, commentando a Bari l'indiscrezione secondo cui la bozza della manovra economica, che andrà giovedì all'esame dei Consiglio dei ministri, prevedrebbe l'abolizione di alcuni Ordini professionali, tra cui quello dei giornalisti. Per Siddi, "verrebbero cancellate" con una norma che riguarda la manovra economica, "tutte quelle professioni che hanno a loro fondamento oltre alla sapienza tecnica o scientifica o professionale, una base etica fondamentale". 'Non si capisce - ha rilevato il segretario della Fnsi - cosa c'entri con l'economia e con i fattori dello sviluppo e della crisi del Paese. Si dice che vengono abrogate le norme che, attraverso gli Ordini professionali, salvo che per farmacisti, notai, autotrasportatori e architetti, restringono l'accesso o introducono regole per l'esercizio della professione". Si tratta - ha proseguito - di "un motivo di allarme in più proprio nella stagione in cui si parla di legge per mettere il bavaglio all'informazione e, non essendo in grado di fare una legge per loro perché sarebbe la legge della casta, cercano di aggirare, parlando di economia, un tema che non ha nulla di economico". "Onestamente - ha ribadito Siddi - è sorprendente che ciò accada. Sembrerebbe un colpo di mano politico a fronte di una manovra che deve essere economica. Noi giornalisti non siamo attaccati al nostro ordinamento, ma è evidente che sembrerebbe si vogliano cancellare le guarentigie dei giornalisti, cioé quelle che ci obbligano a raccontare fatti di pubblico interesse, secondo il criterio della verità, col principio dell'indipendenza e secondo la propria deontologia professionale". "Se così non è - ha concluso Siddi - che sia fatta chiarezza al più presto". (ANSA)
Ultima modifica: Lun 10 Dic 2012