Guerra e tv: richiamo dell'Ordine al rispetto della deontologia

Ci risiamo. Anche nel conflitto in Medio Oriente l’Ordine dei giornalisti, di fronte ad alcuni evidenti eccessi, è costretto a richiamare (soprattutto le tv) al rispetto della deontologia professionale.

Che significa: «verifica delle fonti, verità sostanziale dei fatti, nei limiti del possibile e delle fonti, e continenza nel linguaggio e nell’uso delle immagini».

L’esecutivo del Consiglio nionale dell’Ordine ribadisce «la necessità e l’importanza di raccontare i fatti delle guerre in atto senza censure, ma con umanità e professionalità, evitando di cadere nello show dell’orrore. Non occorrono aggettivi ad effetto o immagini che spettacolarizzano il dolore»

Le televisioni (tutte) dovrebbero dunque «assicurare un uso rispettoso e responsabile delle immagini video e delle riprese, per un racconto rigoroso e attento dei conflitti».

Ultima modifica: Lun 16 Ott 2023