RAI: APPELLO ‘ NON CHIUDETE QUELLE SEDI!’ PER CONTRASTARE LA ELIMINAZIONE DI ALCUNE REDAZIONI DI CORRISPONDENZA ESTERE. MELODIA: IN GIOCO IL DIRITTO DEGLI ITALIANI AD AVERE UNA INFORMAZIONE DI QUALITA’

RAI_APPELLOUn folto gruppo di associazioni, capofila la Tavola della pace, ha presentato presso il Centro dibattiti della FNSI l'appello alla RAI "Non chiudete quelle sedi", per contrastare la decisione annunciata di chiudere le sedi di corrispondenza di Nairobi, Beirut, Istanbul, New Dehli, Buenos Aires, Mosca e il canale RAI Med.
Rappresentanti politici hanno espresso la ferma opposizione a una visione miope del servizio pubblico incapace di comprendere l'essenzialità di un forte rapporto informativo con il mondo per il nostro paese, nel momento in cui l'Italia è chiamata a difendere il suo ruolo economico e culturale nel mondo globalizzato.
Il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, ha detto che la qualità del servizio pubblico radiotelevisivo è essenziale per tutta l'informazione italiana, e che il suo giornale è stato e sarà sempre al fianco di questa battaglia di civiltà.
Per il presidente dell'UCSI Andrea Melodia, che ha portato l'adesione dei giornalisti cattolici, è in gioco il diritto di tutti gli italiani ad avere una informazione di qualità. Le motivazioni economiche del taglio programmato dalla direzione aziendale della RAI sono risibili non solo di fronte agli sprechi che appaiono nel settore dello spettacolo: anche l'informazione RAI, con le sue inutili 13 direzioni di Testata che rispondono alla logica della lottizzazione e ostacolano la realizzazione di una immagine del servizio pubblico informativo responsabile, motivata al servizio del paese e dei cittadini, capace di esprimere fino in fondo il pluralismo all'interno di una gestione unitaria.(UCSI)
Ultima modifica: Lun 10 Dic 2012