S. Francesco di Sales: Card. Bagnasco e Tettamanzi richiamano al senso di responsabilita’ i media

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Il presidente della Cei , Card Angelo Bagnasco, e’ intervenuto sul ruolo dei media in occasione della ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, per due giorni consecutivi: il 23 gennaio a Genova  (nella sua Diocesi) e a Roma all’incontro promosso dalla dirigenza Rai. A Genova il Card. Bagnasco ha sottolineato che: “ Necessita’, utilita’, bonta’ devono essere i criteri i base ai quali scegliere le notizie da diffondere.” Nell’omelia romana ha, invece, sottolineato la responsabilita’ dei media nella societa’.”“Nella vostra attività – ha affermato  segnata da ritmi serrati e convulsi, lasciatevi guidare sempre e comunque dal desiderio di voler servire le persone e la società”. L’uomo – ha aggiunto – oltre che della casa, “ha bisogno della “strada”, vale a dire di conoscere ciò che accade oltre di lui e che gli interessa e lo riguarda perché si riconosce dentro ad una storia più grande che è quella del mondo”. Per questo “la strada deve entrare nella sua casa – quasi diventare ambiente – ma non in modo selvaggio, sebbene il più possibile rispettoso, cercando con responsabilità di scegliere e di coniugare, tra ciò che è notiziabile, quanto è più necessario, utile, buono. Una responsabilità – ha affermato – “che è doverosa da parte del mondo mediale, e che si affianca a quella insostituibile di ogni persona, così da stabilire un circolo virtuoso per mantenere il più alto possibile il livello della domanda e dell’offerta”. Allora – ha spiegato il cardinale – “la casa non sarà ridotta a mercato, e la strada dell’informazione potrà umilmente gioire di partecipare alla costruzione di una dimora più umana”. Il cardinale Bagnasco ha poi richiamato un terzo elemento che è il Cielo, dunque la dimensione religiosa. Da qui l’invito agli operatori dei media a “non dimenticare i valori dell’anima”. “Senza la strada la casa dell’uomo è una prigione, senza il Cielo diventa soffocante”. Nella sua conclusione il porporato ha fatto nuovamente riferimento alle parole del Papa che – ha spiegato – “apre alle speranza e ricorda che i media possono incupire, ma possono anche illuminare; possono indurire, ma anche sciogliere; possono distruggere – e ne abbiamo frequenti esempi! – ma possono anche edificare”.

 

tettamanziA Milano, nell’incontro con i giornalisti, il Card Dionigi Tettamanzi ha,invece, sottolineato che occorre “ rispettare la dignita’ fondamentale delle persone.” E l'opinione pubblica, secondo l'Arcivescovo, desidera un'informazione a 360 gradi e soprattutto in grado di mettere in luce non solo i problemi, ma anche il 'buono' della societa': ''Quando si parla non si parli soltanto di cose negative, di problemi e tragedie, ma si parli anche di qualcosa di bello, di buono, che esiste pure nella nostra societa'''.

 

 Il Card. Tettamanzi non ha mancato di sviluppare una riflessione sul binomio informazione-Chiesa Cattolica. Lo ha fatto analizzando come i giornali italiani confezionano l'informazione legata alla Chiesa e, di conseguenza, come la Chiesa e' presentata sui media. E ha osservato: ''Il problema non e' la presenza, grande o non grande che sia, della chiesa sui giornali italiani, ma il problema e' come viene vissuta questa presenza''. Una presenza ''positiva e benefica'' a condizione che sia ''una presenza capace di presentare la propria visione della realta' e nello stesso tempo di essere attenta alle altre visioni, invitando tutti a proseguire nei dibattiti, soprattutto quelli piu' impegnativi, in modo piu' cordiale e reciproco e piu' ricco di impegno per affrontare i problemi anche in concreto''

 

Ultima modifica: Lun 10 Dic 2012