Milleproroghe: ripristino fondi editoria

testatequotidianiartTorna il diritto soggettivo per le testate e radio di partito, quelle non profit, i giornali di partito gestiti da cooperative. Il comitato dei diciotto delle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera ha messo a punto un emendamento in questo senso che ha avuto l'ok a maggioranza e verra' messo in votazione in Aula. L'emendamento sospende la norma della Finanziaria che bloccava la ripartizione dei contributi in base al diritto soggettivo. (Ansa)
Dal Canto suo La Fnsi lancia un allarme: "Ripristinare il diritto soggettivo, ma no a soluzioni pasticciate ai danni di altri settori vitali per il pluralismo dell'informazione"
"Se fossero confermate le notizie sul ripristino del diritto soggettivo ai contributi per i giornali no profit, di idee e gestiti in cooperativa, anziché la soluzione di un problema avremmo un danno con beffa: si tratterebbe infatti della cannibalizzazione ai danni del sistema delle radio private e della stampa per gli italiani all'estero.
La grande mobilitazione a favore dei giornali messi a rischio dai tagli dei fondi non può trovare risposta attraverso lo spostamento del danno su un altro settore dell'informazione. Il Governo presti attenzione urgente a non combinare un pasticcio grave. Il diritto soggettivo per i giornali non può essere alimentato togliendo i fondi per i rimborsi delle tariffe elettriche e telefoniche e per l'utilizzo delle agenzie di stampa previsti per il sistema radiofonico locale, perno del sistema informativo territoriale. Cosi facendo si riproporrebbe immediatamente una situazione pesantemente drammatica per il pluralismo, bene supremo da sostenere, e per l'occupazione diffusa, coinvolgendo in uno scenario devastante centinaia di radio e agenzie di settore e intaccando pesantemente la stabilità delle agenzie di stampa nazionali e a diffusione regionale, nonché facendo chiudere la stampa degli italiani all'estero. Il punto centrale rimane quello di assicurare i diritti maturati per l'editoria no profit, di idee e di cooperativa secondo gli obblighi di legge; di leggi che non si possono cambiare a partita in corso (2010) o dopo un campionato disputato con regole certe (2009) che si vorrebbero ora disattendere. C'è, certamente, da riformare il sistema e questo va fatto rapidamente con il concorso di tutte le parti sociali. La Fnsi sollecita questo passaggio ma non può tollerare in alcun modo vecchi e nuovi pasticci".

Ultima modifica: Lun 10 Dic 2012