EDITORIA: SCIOPERO GRUPPO ESPRESSO CONTRO TAGLI E DEI LAVORATORI DELL’UNITA’ CONTRO I MANCATI PAGAMENTI. IL SECOLO D’ITALIA PER PROTESTA PER GLI STIPENDI NON PAGATI METTE IN PRIMA PAGINA SPAZI GRIGI AL POSTO DELLE FOTO

espressoSerie di proteste dei giornalisti di varie testate: gruppo Espresso, l'Unita' ed il Giornale d'Italia
Una giornata di sciopero è stata proclamata dal coordinamento dei cdr del Gruppo Espresso. L'agitazione è stata decisa - secondo quanto si apprende - alla luce dei tagli di nove redattori alla Agl e della mancanza di risposte alle ripetute richieste di un piano industriale. L'iniziativa arriva dopo l'annuncio di un'ulteriore riduzione dei costi seguito alla diffusione dei risultati consolidati al 30 settembre. Ferme quindi le redazioni di La Repubblica, quotidiani locali, siti e Radio Capital.
Il comunicato del Cdr:
I Cdr del Coordinamento del Gruppo editoriale Espresso Repubblica Finegil Elemedia, dopo aver sollecitato un piano di rilancio di tutte le testate del Gruppo, aver chiesto ripetutamente garanzie sugli organici, aver chiesto all'azienda l'immediata moratoria del piano di ristrutturazione di Finegil Roma e aver ricevuto durante l'incontro di mercoledì con l'Azienda solo risposte negative, ritenendo inoltre irricevibili le annunciate riduzioni dei costi a carico del personale giornalistico, già penalizzato dai mancati turnover, proclamano una giornata di sciopero per oggi sabato 27 ottobre, come primo segnale di protesta. A maggior ragione, perché tali prospettive appaiono in clamoroso contrasto con l'utile di bilancio dei primi nove mesi di 26,4 milioni di euro approvato nei giorni scorsi dal Cda del Gruppo Espresso e con le recenti affermazioni del suo presidente Carlo De Benedetti: "E' la creazione di lavoro la priorità che abbiamo davanti. Sarebbero guai se pensassimo che competitività e produzione si difendono con una anacronistica riduzione dei costi". I Cdr del Coordinamento chiedono quindi all'Azienda l'immediata presentazione di un progetto che tuteli il patrimonio professionale e i valori del Gruppo Espresso fondati sull'autonomia e la libertà di informazione, soprattutto in questo momento in cui vengono ancora una volta messi a rischio da leggi bavaglio. Chiedono inoltre una moratoria sul ridimensionamento degli organici, la difesa dei contratti a termine e l'apertura di un confronto in sede Fieg-Fnsi per ripristinare corretti rapporti sindacali e per discutere delle prospettive di rilancio dell'intero Gruppo. I Cdr del Coordinamento sono pronti ad adottare ulteriori iniziative che riterranno necessarie a difesa degli organici e della qualità professionale da sempre garantita dal lavoro dei giornalisti del Gruppo Espresso. Pertanto, i giornalisti hanno deciso una giornata di silenzio dell'intero Gruppo (carta, web, radio, tv) e quindi oggi tutti i siti web, anche del settimanale l'Espresso, non sono aggiornati e domani i giornali non saranno in edicola.
Vertenza Unita', nota del cdr:
Da un anno e mezzo, ormai i collaboratori dell'Unità vivono una situazione di fortissima incertezza economica, legata alle difficoltà dell'azienda. In questo contesto di disagio le promesse dell'Ad vengono regolarmente disattese e il disavanzo sui loro conti correnti mai colmato, pur essendo il loro apporto alla fattura del giornale determinante, in particolare per servizi come le cronache di Bologna e di Firenze, gli Interni e la cultura. Per questo motivo, a distanza di dodici mesi dall'ultima mobilitazione, i collaboratori hanno deciso di astenersi dal lavoro per una settimana, e di rendere pubblica la loro protesta con l'appoggio del Comitato di Redazione. Lo sciopero interessa i collaboratori delle redazioni di Roma, Bologna e Firenze, oltre ai colleghi che prestano il loro lavoro dalle regioni in cui l'Unità non è presente fisicamente, come la Calabria, la Campania e la Sicilia. Il Coordinamento che riunisce i collaboratori dell'Unità da tutta Italia, si augura vivamente che la durissima battaglia che da 15 mesi i giornalisti esterni del quotidiano di Gramsci stanno conducendo per vedersi riconosciuto il diritto ad essere retribuiti regolarmente dalla Nie Spa, non venga in alcun modo strumentalizzata. Qualsiasi attacco alla Redazione o al quotidiano verrà fermamente respinto" conclude la nota.
Vertenza Il Secolo d'Italia, il documento del cdr:
Il Comitato di redazione l'aveva annunciato ieri, e oggi la protesta de 'Il Secolo d'Italia' si e' materializzata: in prima pagina titoli e sommari come se fosse un normale numero del quotidiano ma con gli spazi dedicati alle fotografie desolatamente vuoti. In tutto sei riquadri senza immagini, a corredo delle notizie giudicate piu' importanti o meritevoli di un richiamo grafico sopra la testata. A spiegare le ragioni della protesta, il comunicato del sindacato interno che occupa lo spazio di solito riservato all'editoriale: stipendi fermi e pagamenti ai fornitori bloccati a seguito di alcuni ricorsi sui quali e' chiamato a decidere il tribunale di Roma, che pero' ieri ha preso ulteriore tempo. Nell'appello al Presidente del Tribunale i redattori chiedono di tenere conto della situazione straordinaria di "decidere in tempi brevissimi" anche perche' "per chi non sa come far fronte alla scadenza del mutuo di casa e come affrontare le esigenze inderogabili della famiglia, qualche giorno in piu' puo' rappresentare un problema importante". (ANSA, ADNKRONOS, REPUBBLICA, NOVEFIRENZE)
Ultima modifica: Lun 10 Dic 2012