PROFESSIONE/DDL DIFFAMAZIONE:GRUPPO RIFFESER, POLITICA IN ULTIMA PAGINA

riffeser-1 Dalla prossima settimana nei quotidiani del Gruppo Riffeser le notizie su attività parlamentare e partiti, ma non sul governo, saranno nelle ultime pagine. Lo annuncia l'ad della Poligrafici Editoriale, Andrea Monti Riffeser, solidale con i giornalisti, pur ritenendo più utili proteste alternative allo sciopero che aggrava la crisi. Di fronte allo sciopero dei giornalisti del 26 novembre contro il ddl diffamazione che si va configurando come "un disegno di aggressione a un'intera categoria professionale senza riparare eventuali lesioni della dignità e dell'onore delle persone per errori od orrori di stampa", Andrea Riffeser Monti, amministratore delegato e vicepresidente della Poligrafici Editoriale, ha deciso di dimostrare "la propria solidarietà anticipando la forma di protesta che aveva annunciato per gennaio" e invitando ad affiancarsi nella protesta agli altri editori "che abbiano a cuore la salvaguardia della libertà di stampa". "L'editoria in Italia, ormai, è completamente abbandonata a se stessa - spiega Riffeser -. Per tamponare la situazione di grande difficoltà servirebbero provvedimenti anche non onerosi per i conti dello Stato, ma i partiti e il Parlamento sembrano troppo impegnati a tutelare i singoli interessi anziché valutare in modo adeguato la criticità del settore e le proposte degli editori, avanzate da anni ma dimenticate nei cassetti". "Inoltre - prosegue l'editore -, anziché lavorare per tutelare un settore che solo nel nostro Paese contribuisce al sostentamento di centinaia di migliaia di famiglie, dedicano il proprio tempo a promulgare leggi che ledono ed ostacolano la libertà di stampa, danneggiando ulteriormente un mercato già reso fragile dalla crisi economica. Personalmente, sono convinto che lo sciopero non faccia altro che accentuare questa spirale negativa, mentre ritengo più utili ed eclatanti forme di protesta alternative, come spostare nell'ultima parte del giornale, pur mantenendo intatti i valori dell'equilibrio e della correttezza dell'informazione, tutte le notizie relative alle campagne elettorali dei singoli partiti (che ormai hanno nauseato i nostri lettori) e alle iniziative parlamentari". "Resta inteso - conclude Andrea Riffeser - che, per il momento, non verrà modificato il risalto dato all'attività operativa del Governo. Un'alternativa efficace allo sciopero di lunedì, lesivo del diritto all'informazione dei lettori ed ulteriore danno economico per il settore, potrebbe essere quello che definisco uno 'sciopero selettivo': non pubblicare per una settimana tutte le notizie relative alle attività parlamentari e dei singoli partiti". (ANSA).
Ultima modifica: Lun 10 Dic 2012