IL PREMIO HEMINGWAY 2013 A CHAUDHURY, KOZYREV E CALAMAI

INDIANADalla ribalta del torinese Salone Internazionale del Libro il Premio Ernest Hemingway Lignano Sabbiadoro, 29ª edizione in programma il 15 giugno al Kursaal di Riviera, ha annunciato i vincitori delle sezioni Giornalismo, Reportage video-fotografico e Spirito libero e i tre finalisti della sezione Letteratura. Sono, rispettivamente, la giornalista indiana Shoma Chaudhury ( nella foto), il fotogiornalista russo Yuri Kozyrev, il diplomatico romano Enrico Calamai e, per la Letteratura, Alexander Stille, Tullio De Mauro e Giuseppe Furno. Un gruppo di nomi di grande prestigio scelto dalla giuria presieduta da Giuliano Pisani, presente a Torino con Vico Meroi, vice sindaco e assessore alla cultura di Lignano Sabbiadoro, e con i giurati Alberto Sinigaglia, Laura Orsi, Valeria Palumbo, Giulia Belloni e Ugo Cardinale.
Shoma Chaudhury, firma del giornalismo indipendente e d'inchiesta, si batte contro la corruzione politica e per il riconoscimento dei diritti umani. Di forte impatto politico e mediatico le sue battaglie contro la discriminazione e la violenza sessuale e per migliorare la condizione femminile in India.
Yuri Kozyrev, fotografo dell'anno 2011 nel concorso internazionale Pictures of the Year, ha testimoniato il crollo dell'Unione Sovietica, il dramma dell'Iraq tra il 2002 e il 2009 e quello dell'Afghanistan dopo l'11 settembre e dal 2011 la primavera araba e i suoi esiti in Bahrain, Yemen, Tunisia, Egitto e Libia.
Di Enrico Calamai, lo Schindler dei desaparecidos, la giuria ha inteso onorare il coraggio e l'umanità messi in campo in Argentina al tempo della dittatura militare di Jorge Rafael Videla: scontrandosi con con la mancata presa di posizione da parte del governo italiano di allora, Calamai riuscì a mettere in salvo, a rischio della sua stessa vita, i perseguitati politici che si presentavano in consolato. E infine la terna in lizza per l'Hemingway Letteratura. Alexander Stille, giornalista docente alla Columbia Univesity, concorre con La forza delle cose (Garzanti), dove racconta una storia famigliare che diventa anche lo specchio dei drammi novecenteschi. Il linguistica Tullio De Mauro è in finale con Parole di giorni un po' meno lontani (il Mulino), un sillabario di parole, dialoghi e aneddoti in cui narra a sua volta una storia di famiglia, di fascismo e di democrazia. Giuseppe Furno, selezionato per Vetro (Longanesi), sarà a Lignano con un romanzo storico ambientato nella Venezia del Cinquecento. (MESSAGGERO VENETO)

Ultima modifica: Sab 18 Mag 2013