GRILLO: PROCESSI WEB A GIORNALISTI.IACOPINO, MANGANELLO E OLIO DI RICINO?

beppe-grillo1“Grillo continua ad aggredire i giornalisti, con una violenza verbale che rischia di avere gravi conseguenze. Usa espressioni e manifesta propositi che non hanno alcun collegamento con il confronto democratico, sia pure in una esasperata campagna elettorale”. Lo dichiara il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino. “Il ‘perseguitato’ Grillo impazza per ogni tv, inseguito da decine di colleghi che si fanno insultare per raccogliere una qualche briciola – prosegue -. In altra epoca, ad un politico che osava di meno capitò di trovarsi una sala stampa improvvisamente deserta. Ora Grillo promette processi via web contro un ‘orrendo trio’ fatto da politici, industriali e giornalisti. Stabilisce la data d’inizio (‘dopo le elezioni europee’), la durata dello stesso (‘almeno un anno’) e anche la successione dei giudizi. L’ordine dei processi ‘sarà deciso in rete’, dice. Ma poi non sincronizza i pensieri e comunica che si comincia con i giornalisti, in base a ‘liste che saranno rese pubbliche quanto prima’”. “E’ un vero garantista, il leader del M5S – sostiene ancora -. Assicura che in ogni processo ci saranno ‘le prove e i testimoni d’accusa’. Ci sarà anche, come Pubblico ministero, ‘un cittadino che articolerà i capi di accusa’. Alla fine ‘gli iscritti certificati al M5S potranno votare per la colpevolezza o l’innocenza’. Ascoltando una sola campana, ovviamente: quella di Grillo. Perché non è prevista la parola alla difesa”. “Neanche Stalin, nelle sue tragiche purghe – conclude Iacopino -, ipotizzava tanto e faceva celebrare dei comici processi nei quali il difensore si rimetteva alla clemenza della corte. Le pene non sono state ancora comunicate. Forse pensa a manganello e olio di ricino”.

Le dichiarazioni di grillo sul suo blog:

Un tribunale popolare via web giudicherà le colpe e stabilirà la pena per giornalisti (primi nella lista), imprenditori e politici. Tutti responsabili di aver messo in ginocchio l'Italia. Va avanti il progetto post-elettorale di Beppe Grillo, che articola la sua idea in un intervento pubblicato sul suo blog. Giornalisti nel mirino «Le categorie dei distruttori sono tre: i giornalisti grazie ai quali siamo 68esimi nella libertà di informazione nel mondo e che per ragioni di protezione di casta (e di pagnotta) si coprono a vicenda, gli industriali di regime sempre pronti a pagare mazzette (o a garantire pacchetti di voti) per accedere ai bandi di gara pubblici o alle concessioni di Stato e i politici, che vengono un gradino più in basso delle meretrici». (ANSA,ILMESSAGGERO)

Ultima modifica: Mer 21 Mag 2014