CULTURA: CANNES, AL FILM “TIMBUKTU” IL PREMIO DELLA GIURIA ECUMENICA

738478 timbuktu-filmÈ andato al film “Timbuktu” di Abderrahmane Sissako il premio della giuria ecumenica del Festival del Cinema a Cannes. Il film “racconta la vita e la resistenza di uomini e donne che vogliono vivere secondo la propria cultura e tradizioni” - è la motivazione della giuria - e “denuncia gli orrori derivanti da una visione estremista della religione”; “pur criticando l’intolleranza, mette in luce l’umanità che è in ogni persona”. Un premio speciale in occasione del 40° della giuria ecumenica è stato assegnato ai fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne “per l’insieme della loro opera”. La giuria ecumenica è composta da 6 membri, che cambiano ogni anno. Presidente 2014 è Guido Convents (Belgio, storico e antropologo); tra i membri il vescovo di Soissons, il francese Hervé Giraud e la pastora Julia Helmke, presidente di Interfilm (Organizzazione internazionale protestante del cinema) che insieme a Signis (Associazione cattolica mondiale per la comunicazione) è promotrice del premio. Tra i criteri della giuria: la grande qualità artistica, l’espressione della dimensione umana, il far emergere domande sulla trascendenza della vita, la responsabilità cristiana nella società contemporanea o valori universali. Tra gli ultimi film premiati: nel 2013 “Il passato” di Asghar Farhadi, nel 2010 “Uomini di Dio” di Xavier Beauvois, nel 2009 “Il mio amico Eric” di Ken Loach o ancora nel 1999 “Tutto su mia madre” di Pedro Almodovar. (SIR)

Ultima modifica: Dom 25 Mag 2014