INFORMAZIONE AMBIENTALE: I DATI DELL'OSSERVATORIO ECO-MEDIA

1giornalismo-ambientaleInformazione ambientale parte integrante del flusso informativo, ma con alcuni limiti. All’interno dei quotidiani spesso si posiziona nelle pagine interne, nel 91% dei casi, salvo il manifestarsi di eventi legati a manifestazioni climatiche estreme o al dissesto idrogeologico. A tracciare il profilo dell’informazione ambientale in Italia è il 1° Rapporto dell’Osservatorio Eco-Media, organismo nato dalla collaborazione tra Pentapolis Onlus e Lumsa. L’indagine è stata condotta analizzando il comportamento di quattro grandi quotidiani nazionali: Il Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, La Repubblica e La Stampa.
Nel 32% dei casi le notizie vengono rivolte perlopiù alle imprese, a conferma del crescente ruolo che la green economy sta recitando nel panorama economico e finanziario nazionale. Sono i cittadini i referenti designati nel 12% delle pubblicazioni mentre il 9% delle notizie vede come principali portatori di interesse enti locali e società civile (9%).
Un’attenzione che appare tuttavia “significativa, ma discontinua”. L’andamento attuale pone secondo l’Osservatorio Eco-Media una questione di particolare importanza come la definizione di priorità. Risulterebbero al momento costretti nelle retrovie temi quali la sostenibilità, la mobilità sostenibile, l’alimentazione e la corretta gestione dei rifiuti, le cui necessità sono spesso disattese a fronte di coperture sempre maggiori riguardo i temi della politica.
L’economia può e deve poter contare anche a livello mediatico sulle “questioni ecologiche”, grazie al contributo fondamentale dell’informazione ambientale. Come ha affermato Massimiliano Pontillo, presidente di Pentapolis Onlus:
La sostenibilità può e deve essere la leva da cui far ripartire una diversa economia, circolare, che sappia conciliare l’interesse generale con quello particolare, rimettere in movimento l’occupazione, soprattutto giovanile, e dare il via ad un nuovo eco-Rinascimento.
L’informazione ambientale è uno dei passaggi fondamentali e può essere un elemento determinante per incidere realmente sulla coscienza collettiva e sui decisori pubblici: ma i media mainstream ancora non brillano per particolare attivismo.
Il progetto ha potuto avvalersi dell’adesione del Presidente della Repubblica, della collaborazione di FNSI e ODG e del patrocinio di Commissione Europea, Ministero dell’Ambiente e ISPRA. Hanno fornito infine la loro partecipazione, tra gli altri: Kyoto Club, WWF, Fare Verde e Cittadinanzattiva.(GREENSTYLE)
Ultima modifica: Dom 29 Mar 2015