IL FUTURO DEL GIORNALISMO AL HOMEPAGE FESTIVAL

1aaasbHomepage Festival torna a interrogarsi sul futuro del giornalismo. Il punto di riferimento per l’aggregazione giovanile organizza il 27 giugno alle 21, alla Corte di Palazzo Morpurgo di Udine, un dibattito tra due grandi protagonisti del giornalismo italiano e della comunicazione: Francesco Costa e Ivan Vadori.  L’incontro, inserito all’interno del calendario di Udinestate 2016 e svolto in collaborazione con il Comune di Udine, si intitola “Caccia al tesoro – Alla ricerca di una corretta informazione” e proverà a offrire una chiave di lettura sul mondo del giornalismo, che ha un grande bisogno di rinnovamento. Il contesto in cui un giornalista opera è infatti completamente cambiato. Internet e le nuove tecnologie ci offrono ogni giorno nuove opportunità di confronto e approfondimento, e con nuovi canali come Instagram, Snapchat, Facebook e Twitter lo scambio di informazioni ha raggiunto una velocità fino a poco tempo fa impensabile. Ma come fa un giornalista a svolgere al meglio il proprio lavoro se una notizia diventa vecchia in pochi secondi e se poche persone sono disposte a pagare per una corretta informazione? Come fa un lettore a fidarsi di quello che legge? E qual è il ruolo del giornalismo italiano, posizionato in fondo alle classifiche di libertà di stampa e spesso influenzato da organismi di pressione, criminalità organizzate e corruzione? Sono solo alcune delle domande a cui Costa e Vadori proveranno a rispondere, proponendo il loro punto di vista frutto di esperienze diverse. Costa è vice direttore de Il Post, testata online nata nel 2010, diretta da Luca Sofri e spesso attenta all’evolversi del mondo del giornalismo nazionale ed internazionale. Oltre ad essere l’autore di una delle newsletter più seguite in Italia riguardante le elezioni americane del 2016, ora realizzata anche sotto forma di podcast, Costa è convinto sostenitore di un giornalismo di qualità, visto come unica soluzione per distinguersi all’interno di un settore che sta vivendo una delle più grandi crisi della sua storia. Vadori, invece, è originario di Pordenone e, oltre ad essere collaboratore de Il Fatto Quotidiano e titolare dell’agenzia di comunicazione Eikon Agency, è il regista del documentario “La Voce di Impastato”, dedicato alla figura di Peppino Impastato, al suo impegno nella lotta alla mafia e alla ricerca della verità. Il documentario è stato portato in un tour mondiale, che ha toccato città come Londra, Parigi e Barcellona. Vadori è poi impegnato attivamente nel Presidio di Libera “Giancarlo Siani” di Portogruaro. (FRIULI.IT)

Ultima modifica: Gio 23 Giu 2016