Regioni

Le iniziative e gli incontri dell’Ucsi nelle regioni

Giornata contro la violenza di genere: a Lucca uno studio dei giovani sui "linguaggi" della comunicazione

E’ un insegnante di religione di Lucca, Mario Battaglia, ad aver contribuito, con una ricerca e un’attività sul linguaggio e sulla grafica, a realizzare la maxi scritta umana composta da settecento studenti nello stadio della città, in occasione di questa giornata contro la violenza di genere. “E’ stato un lavoro appassionato – commenta – abbiamo elaborato lo slogan ‘rompi il silenzio’ dopo un confronto in classe che ha coinvolto da vicino i miei allievi e gli altri insegnanti”. L’iniziativa è stata organizzata dal Cesvot (il Centro servizi del volontariato toscano) e ha raccolto l’adesione, oltre che di sei istituti scolastici, di tante associazioni che si battono contro questo fenomeno purtroppo molto grave. “Il silenzio – spiega Battaglia, che è anche giornalista pubblicista – è quello delle donne che tengono dentro, nascondendole, violenze e soprusi. E’ una omertà che deve essere superata”.
Per chi come noi si occupa di comunicazione un aspetto interessante è anche quello del “linguaggio”. Il lavoro svolto nelle classi, con studenti di 16-17 anni, ha evidenziato proprio un’attenzione ai termini e alle modalità di racconto (sui giornali, in tv, in rete) di questi terribili fatti. La scelta di ogni parola condiziona pesantemente la percezione del fenomeno nell’opinione pubblica.

Violenza di genere: il ruolo dei mass media. Iniziativa Ucsi in Sicilia

“I giornalisti hanno una grande responsabilità nell’utilizzo dei termini nei confronti delle donne vittime di stalking ”. Lo ha detto la scrittrice Giusy De Paola a conclusione del seminario per la formazione dei giornalisti sul tema “Violenza di genere, il ruolo dei mass media: Angelo e Stalker” che si è svolto nei giorni scorsi a Barrafranca, in provincia di Enna. Il seminario è stato organizzato dall’Ucsi (di Enna e regionale) e promosso dall’Ordine dei Giornalisti e dall’Assostampa; ha avuto il patrocinio del Comune di Barrafranca.
“Barrafranca ha una visibilità nazionale anche se è un centro di periferia – ha detto il sindaco Fabio Accardi - e questa problematica ha coinvolto molte associazioni; questo vuol dire che si deve mostrare aperta al territorio perché solo così si può fare la giusta prevenzione. Nel nostro comune presto si aprirà una casa di accoglienza per donne vittime di violenza”. A seguire si è svolta la presentazione del libro “Angeli e Stalker” di Giusy De Paola, la quale ha raccontato il suo terribile vissuto di vittima della violenza.
L’evento ha aperto la settimana di celebrazioni in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Per la prima volta si è anche dato inizio al sodalizio tra due emittenti radiofoniche isolane - RadioLuce di Barrafranca e RadioUnaVoce Vicina di Carlentini. I giornalisti Salvatore Di Salvo e Renato Pinnisi hanno intervistato Giusy De Paola con la quale hanno ripercorso la sua storia. “I sentimenti e le emozioni accompagnano la nostra vita, sono la nostra bussola e possono cambiare il nostro destino. I rapporti di coppia a volte hanno risvolti dolorosi e inaspettati, procurando sofferenze e delusioni – sostiene Giusy De Paola – A tutto questo vi è un perché, una risposta, una via d’uscita. Io racconto la mia storia, il mio dolore e le mie paure, vivendo in prima persona la trasformazione del mio più grande amore in uno stalker. La mia forza e i miei percorsi spirituali mi hanno guidato fino a trovare una via d’uscita”.

Scopri la sezione del sito dedicata alle Ucsi regionali

C’è una sezione del nostro sito che di volta in volta informa delle principali attività che si svolgono sui territori, organizzate e animate dalle Ucsi regionali. Ci sono iniziative di formazione di ottimo livello (e aperte a tutti i giornalisti), occasioni di confronto con tanti interlocutori diversi, momenti di riflessione e spiritualità per gli operatori della comunicazione.
Questa parte del sito (che è all’interno delle news con il titolo regioni) è il frutto della collaborazione quotidiana di una rete di iscritti, regione per regione. Una rete che cresce e che produrrà presto anche nuovi contributi multimediali, costituita in gran parte da giovani giornalisti, motivati e affiatati. Grazie a loro il sito diventa sempre più la voce della nostra associazione, in tutta Italia.

Ucsi Sicilia: un nuovo gruppo a Caltanissetta

Si è costituita a Caltanissetta la sezione dell’Ucsi Unione Cattolica della Stampa Italiana. Fiorella Falci è stata nominata presidente. Con lei, nei ruoli direttivi, Valerio Cimino, Michele Spena e Sonia Giugno.
“Con la fondazione della sezione ucsina di Caltanissetta, che guiderò per i prossimi quattro anni, si colma un vuoto e si aggiunge un’ulteriore possibilità di aggregazione dei giornalisti cattolici, che, con spirito di squadra, diventeranno evangelizzatori e testimoni del Vangelo nel mondo della comunicazione”, ha detto la neoeletta presidente.
Il presidente regionale Domenico Interdonato ha aggiunto: “La rinascita della sezione nissena dell’Ucsi, preceduta a giugno dalla sezione palermitana, è stato il completamento di un certosino lavoro, iniziato a febbraio assieme al consiglio direttivo regionale. L’obiettivo del prossimo anno sarà quello di completare il lavoro con le province di Ragusa, Trapani e le diocesi di Caltagirone e Acireale, dove esistono dei piccoli nuclei di soci, che stanno pianificando attività mirate alla costituzione di sezioni provinciali e diocesane”.

Forum Bambini e Mass Media /2 - L'intervista al portavoce Enzo Quarto

Occorre educare i bambini, e con loro gli adulti, al coraggio della verità
disinteressata. Esattamente il contrario di ciò che spesso ha fatto (e
continua a fare) il sistema massmediale. È necessaria una " rivoluzione culturale" che sappia porre al centro di ogni forma di comunicazione la persona, assolutamente prima delle regole del mercato. Ancor prima di essere e di considerarci consumatori, impegnati nella difesa dei propri interessi, è fondamentale che tutti, uno per uno, e l'intero sistema massmediale ci convinciamo che alla base c'è una moltitudine di persone, ognuna diversa, per formazione, educazione, identità, cultura, sensibilità, condizionamenti e paure. E che ogni persona merita di essere rispettata e non considerata "target" di un messaggio che privilegi lo scopo del "vendere". Ha sintetizzato così il portavoce del Forum Bambini e Mass Media, Enzo Quarto, le conclusioni della seconda assemblea nazionale che si è svolta a Bari il 4 novembre, e che in questa edizione ha fatto confrontare giornalisti, esperti, insegnanti e ragazzi sul tema della pubblicità.


 

Perché si è scelto il tema della pubblicità?
Attraverso la pubblicità passano stili di vita e un'omologazione della
nostra società che non sono degni di essere rappresentati. Purtroppo la
comunicazione a trecentosessanta gradi si è impadronita di questo linguaggio pubblicitario.
Abbiamo il dovere di cambiarlo, ripartendo dai bambini. Bisogna far capire
loro quanta manipolazione negativa esiste nei messaggi pubblicitari
interpellandoli nella sfida. Che è la sfida generazionale dei prossimi anni, la quale ci richiede di cambiare con una grande rivoluzione culturale questo
linguaggio.
I bambini in particolare, fino all'età dei tre anni, vanno totalmente
salvaguardati e difesi dall'invadenza televisiva e dalla pubblicità nei
programmi a loro dedicati, perché possono interferire negativamente con lo
sviuppo del linguaggio e dell'intelligenza senso-motoria propria delle
prime fasi dello sviluppo.

Possiamo dire che il Forum Bambini e Mass Media ha l'ambizione
di consegnare ai ragazzi gli strumenti che facilitino il discernimento?
Ragazzi e ragazze sono perfettamente capaci di distinguere il bene dal male,
ciò che serve dall'inutile, ciò che è positivo da ciò che è negativo, se
educati ad interrogarsi, a non fidarsi solo degli stimoli visivi e uditivi,
ad esercitare la critica della realtà. Per questo il Forum Bambini e Mass
Media conferma la scelta di chiamare al confronto e all'impegno su questi
temi per cambiare cultura e linguaggio, così come espresso nel sogno della Lettera di Bari rivolta a ragazzi ed adulti, agli operatori della comunicazione, agli educatori, alle imprese, alle istituzioni governative, territoriali, economiche,
scolastiche, culturali e sociali.

Al mondo accademico e universitario la seconda assemblea del Forum ha
richiesto un impegno in particolare. Quale?
È necessario studiare ed approfondire i temi che legano le neuroscienze alla
pubblicità, ancora oggetto di pochi ed autonomi studi scientifici slegati dal
"mercato".

Il percorso del Forum di Bari non è terminato. Come continuerà?
Le sedici scuole che hanno aderito saranno ora sollecitate dall'assessorato alle politiche giovanili del Comune di Bari, per sviluppare laboratori sul tema
provocatorio "Salviamo i bambini dalla pubblicità". I ragazzi saranno chiamati
ad esprimersi con libertà e creatività per essere loro stessi motore di un
cambiamento etico della
nostra società.