CTV

  • 'I Giubilei, la strada del perdono'. Una nuova produzione Ctv.

    È stato presentato presso la Filmoteca Vaticana “I Giubilei - La strada del perdono”, il documentario sugli Anni Santi nella storia, che prosegue il suo cammino di diffusione iniziato a dicembre scorso con la trasmissione su RaiUno.

  • I 33 anni del Centro Televisivo Vaticano

    Trentatré anni fa nasceva il Centro Televisivo Vaticano, voluto da Papa Giovanni Paolo II nel 1983.

    Scopo principale del CTV è quello di “contribuire all’annuncio universale del Vangelo, documentando con le immagini il ministero pastorale del Papa e le attività della Sede apostolica”, celebrazioni, udienze, Angelus, Messe, viaggi papali e altre manifestazioni, in collaborazione con organi di informazione nazionali e internazionali. Di particolare qualità la produzione di documentari in diverse lingue oltre alla presenza di un prezioso archivio di immagini televisive. Oggi il CTV è impegnato nell’utilizzo di nuove tecnologie per la diffusione del messaggio del Papa.  Negli anni, anche attraverso la guida di grandi esponenti del mondo televisivo come Emilio Rossi, e’ cresciuto guardando sempre al futuro e alla tecnologia

    La riforma dei media vaticani voluta da Papa Francesco e che è affidata alla Segreteria per la Comunicazione, “condurràora ad un sistema multimediale unico con una direzione editoriale unitaria che terrà conto sia dell’aspetto multilinguistico che multiculturale”, come ha spiegato monsignor Dario Edoardo Viganò.

  • I 35 anni del Centro Televisivo Vaticano

    Il Centro Televisivo Vaticano fu istituito da Papa Giovanni Paolo II nel 1983. Sono passati dunque trentacinque anni da quel 22 ottobre, che segnò l’inizio di una nuova fase per la comunicazione della Santa Sede.

  • Informazione: tv regina, bene la radio, crescono abbonamenti digitali di giornali e riviste. Twitter social d'informazione

    Aumenta ancora da parte degli italiani, la ricerca di informazioni sul virus e suii suoi effetti. In una analisi di Havas Media si legge che “dall’inizio dell’emergenza l’85,6% degli intervistati ha dichiarato di avere cambiato le proprie abitudini”, anche nella fruizione dei media.

  • Le informazioni dei giovani passano sempre più attraverso la rete. I dati di una nuova ricerca.

    Gli studenti universitari guardano sempre meno TV: emerge da una ricerca di “Pubblicità Progresso” e Assirm. Meno della metà ne fruisce quotidianamente, mentre una vasta maggioranza (82,3%) la guarda solo una volta la settimana. Film (75,5%) e serie tv (69,2%) sono i contenuti preferiti dal panel intervistato. News e telegiornali si posizionano invece al terzo posto.

  • Quarant'anni del Ctv

    Il Centro Telvisivo Vaticano si avvicina al traguardo dei primi 40 anni.