Una dedica speciale per questa giornata della libertà di informazione

Nella giornata per la libertà di stampa (proprio oggi, 3 maggio) il nostro pensiero grato va a tutti i giornalisti che hanno avuto il coraggio di pagare un prezzo alto, in alcuni casi coincidente con la vita, per dare voce a chi non ha voce, per illuminare periferie esistenziali e zone d’ombra della terra, a quelli che continuano a cercare sempre la verità e mai il compromesso, pagando – se serve- di persona. Come ha fatto Nadia De Munari, volontaria dell’operazione Mato Grosso, partita giovanissima per il Perù e barbaramente uccisa a 50 anni, dopo aver contagiato tanti con il sorriso e la professionalità, con l’entusiasmo e la speranza di un mondo più giusto.

Nel giorno dei funerali nella sua Schio, in provincia di Vicenza, è bello dedicarle questa giornata della libertà d’informazione, perché il suo corpo ritorna alla terra, ma il messaggio che ci lascia continua a vivere e a parlare di vita, e la sua storia ci riguarda.

Comunicare, dal latino communis, vuol dire mettere in comune qualcosa con gli altri. Se la comunicazione presuppone dunque una condivisione, non è solo a concetti, nozioni o teorie che ci si deve riferire, perché la prima condivisione mette in gioco se stessi e il proprio tempo, come Nadia ha fatto e ci insegna. Si crede a chi è credibile, a chi ispira fiducia, a chi ha comportamenti coerenti con ciò che “predica”.

Un’informazione libera non è certo priva di regole, sa mettere al centro della comunicazione il messaggio e non se stessi, sa rispettare il destinatario della comunicazione, anche quando questo è virtuale, sa nutrire fiducia e speranza senza alimentare paure e chiusure.

Un’informazione libera è nutrita dall’amore per la pace e per la giustizia, è sale, lievito e luce di comunità.

Usa le parole come ponti e mai come pietre, non cerca polemiche e scontri, ma le buone notizie che generano amicizia sociale.

Non si accontenta di storie, fatti o notizie scritte a tavolino, ma porta a “consumare le suole delle scarpe”, per incontrare di persona persone e situazioni reali come ha invitato il papa nel messaggio per la giornata delle comunicazioni sociali.

Un’informazione libera ha il coraggio della denuncia, quando serve, ma la denuncia non è mai fine a se stessa, bensì sempre aperta alla speranza e finalizzata a rendere la vita migliore.

Ciao Nadia, che la terra ti sia lieve.

foto: AgenSIR

Ultima modifica: Lun 3 Mag 2021