Sante parole, Rocco!

Ci vuole coraggio oggi per portare un bambino in uno stadio di calcio: tra parolacce, bestemmie, cori offensivi e vergognosi buu razzisti, uno passa più tempo a tappargli le orecchie che a godersi lo spettacolo sul rettangolo di gioco, tanto che quando si arriva alla fine della tenzone, che dovrebbe essere soltanto sportiva, il cervello è così pieno di frasi astiose e rabbiose che pare di essere stati in guerra anziché ad una partita di calcio.

Più volte anche sulle pagine del nostro sito abbiamo preso posizione, sia nei confronti del razzismo che ancora popola tante e troppe curve d’Italia e che spesso dagli spalti di uno stadio si trasferisce sui social, sia per quanto riguarda le bestemmie che in una circostanza sono state addirittura “istituzionalizzate” ed inserite nel coro ufficiale di una curva (leggi qui).

E se anche questo spezzone di inizio stagione 2019/2020 non ha dato finora grandi motivi per sorridere – anche durante l’ultima giornata di campionato sono state sospese per alcuni minuti le partite Roma-Napoli e Verona-Brescia per cori razzisti rispettivamente verso Koulibaly e Balotelli – sul fronte delle società sportive qualcosa invece sembra cambiare: dopo la Juventus, che ha deciso di denunciare i tifosi che tenevano in ostaggio le curve e il club stesso con il mezzo terremoto di arresti e provvedimenti che ne è scaturito, anche il neo presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha voluto dare una scossa all’ambiente: “il 99% dei nostri tifosi si comporta bene e mi rispetta, gli altri devono cambiare – ha detto il patron italo americano – dobbiamo essere più forti nei casi di razzismo. E credo abbia ragione anche il vescovo, cardinal Betori: basta bestemmie nei cori dei tifosi della curva Fiesole. Bisogna rispettare la sensibilità di tutti”.

È proprio il caso di dirlo, sante parole Rocco! E anche coraggiose perché pronunciate nel contesto di uno sport in cui ormai in pochissimi si espongono per prendere posizioni scomode e controcorrente, in grado di invertire l’inerzia di una società sempre più vittima del pensiero debole e dell’indifferenza.

Finalmente qualcuno autorevole e con ruoli importanti non si nasconde dietro al perbenismo ipocrita dei nostri tempi, che suggerisce di non distinguersi mai dal luogo comune: Rocco Commisso, con la sua verve d’oltreoceano, forse proprio perché poco avvezzo agli assurdi equilibri italici, ha voluto dare un segnale in senso contrario e ci ha messo faccia e parole, a cui ci auguriamo seguano i fatti di una curva chiamata ad eliminare una brutta bestemmia da un coro ufficiale. Un appello che in realtà è rivolto a tutte le tifoserie organizzate d’Italia, troppo intrise di rancore, ignoranza, cattiveria e razzismo.

Per una volta sappiano essere tutti consequenziali! Altrimenti la FIGC prenda provvedimenti e abbia la forza e la dignità di fermare la giostra e sospendere uno spettacolo che, per la stupidità di pochi e l’omertà di molti, ogni domenica si fa ignobile.

Ultima modifica: Lun 4 Nov 2019