Professione

Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione

Gioco d'azzardo: fenomeno grave, per combatterlo serve anche una "alleanza con i giornalisti"

Don Armando Zappolini, parroco di un piccolo paese della provincia di Pisa, oltre ad essere il presidente nazionale del coordinamento delle comunità di accoglienza (CNCA), da tempo è impegnato in prima linea nella battaglia (soprattutto culturale) contro il gioco d’azzardo, nelle sue molteplici forme. Con lui, che è il portavoce nazionale della campagna “Mettiamoci in gioco” (alla quale aderiscono decine di associazioni di matrice diversa) vogliamo riflettere sul ruolo negativo di certa comunicazione, anche di quella che arriva direttamente ai più giovani e ai più fragili. Basta vedere quanta pubblicità riempie le pause delle partite di calcio in tv, ogni fine settimana...

Tv locali, la crisi continua. E si perdono posti di lavoro

L’ultimo studio economico del settore televisivo privato, pubblicato in un recente numero della newsletter di Confindustria Radio Tv, è stato redatto dall’ufficio Studi e Ricerche dell’associazione nell’ambito dell’Osservatorio nazionale delle imprese radiotelevisive private. L’Osservatorio, presieduto da Piero Manera, è un riferimento prezioso per operatori economici, lavoratori e istituzioni...

I giovani e il giornalismo. Convegno a La Spezia

«Giovani. Che obiettivi avete? Che futuro?». In tutto questo i “Giornalisti” che cosa fanno? Fanno un’informazione giusta? Oppure anche “loro” non sanno cosa pensa la gente veramente? E’ quello che è emerso al convegno di due giorni a La Spezia intitolato “Cittadinanza inFormazione” promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani – Editori guidato da Andrea Ceccherini e da Fondazione Carispezia presieduta da Matteo Melley. Un evento al quale sono stati invitati a partecipare autorevoli esponenti del mondo dei media e della società civile, sia nazionali che internazionali. Oltre mille gli studenti provenienti da diverse parti d’Italia. Presente anche il segretario della Cei, Mons. Nunzio Galantino...

La libertà di stampa "compie" 250 anni

Correva l’anno 1766, era il 2 dicembre. In quel giorno di 250 anni fa in Svezia si sarebbe scritta una delle pagine più belle della storia. Quel giorno infatti il Parlamento svedese adottò la prima legge costituzionale al mondo sulla libertà di stampa (nella foto il testo della legge svedese).
Anders Chydenius, parlamentare, ribadiva ai suoi colleghi: “È di tutta evidenza che la libertà di stampa e di scrittura è uno dei baluardi più forti di una libera organizzazione dello Stato” perché “senza la libertà di stampa l’educazione e la buona condotta sarebbero distrutte... nei pensieri, nei discorsi e nei comportamenti prevarrebbe la grossolanità e la penombra oscurerebbe l’intero cielo della nostra libertà in pochi anni”.
Nonostante i due secoli e mezzo dalla sua nascita, in molti paesi del mondo, però, c'è ancora tanto da fare per la libertà di stampa, anche in Italia. Secondo l’ultimo rapporto annuale di Reporters Sans Frontieres il nostro Paese ha perso nel 2016 ben quattro posizioni, scendendo dal 73° posto del 2015 al 77° (su un totale di 180 Paesi). LIn cima alla classifica della libertà di stampa si trovano i paesi scandinavi: Finlandia, Olanda e Norvegia sono nelle prime tre posizioni. “Male” invece la Svezia: la nazione che ha regalato al mondo la prima legge sulla libertà di stampa si piazza nel 2016 solo all’ottavo posto.

"La scuola fa notizia", e gli studenti diventano redattori

'La scuola fa notizia. Se i giovani la scrivono, i giovani la leggono' e' il nuovo ambizioso progetto che diregiovani.it e l'Agenzia di stampa Dire stanno portando avanti insieme a 200 scuole di tutto il territorio nazionale per dare voce ai ragazzi. L'obiettivo e' offrire agli studenti la possibilità di pubblicare su una piattaforma online non solo testi, ma anche disegni, foto, audio e video...