I giovani e il giornalismo. Convegno a La Spezia

«Giovani. Che obiettivi avete? Che futuro?». In tutto questo i “Giornalisti” che cosa fanno? Fanno un’informazione giusta? Oppure anche “loro” non sanno cosa pensa la gente veramente? E’ quello che è emerso al convegno di due giorni a La Spezia intitolato “Cittadinanza inFormazione” promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani – Editori guidato da Andrea Ceccherini e da Fondazione Carispezia presieduta da Matteo Melley. Un evento al quale sono stati invitati a partecipare autorevoli esponenti del mondo dei media e della società civile, sia nazionali che internazionali. Oltre mille gli studenti provenienti da diverse parti d’Italia. Presente anche il segretario della Cei, Mons. Nunzio Galantino...

Ferruccio De Bortoli ha sottolineato che “il giornalismo è fatto di opinioni e confronti, di discussioni aperte. Un buon giornale è come un'orchestra. Deve avere tutti i suoni, dagli alti ai bassi. Aver avuto in quelle pagine due opinioni così diverse come quelle di Fallaci e Terzani ci ha permesso di guardare il mondo con due lenti diverse e farci capire ciò che più ci rappresenta, quello che ci stimola di più" Il direttore attuale del Corriere della Sera, Luciano Fontana, ha aggiunto: «Ti alzi la mattina, leggi il giornale, su carta oppure on-line e questo ti deve aprire la mente. Il giornale non deve essere di partito, oppure punto di riferimento di pubblicità. Non mi piacciono i giornalisti che non fanno più i giornalisti – ha commentato Fontana - perché il “giornalismo” è una professione come tutte le altre”. “Nessuno pensa di andare a fare il medico, l’architetto o l’ingegnere dalla sera alla mattina, invece oggi tutti pensano di fare il “giornalista” e non è così. Inoltre quando un giornale scrive una notizia che risulta errata oppure una bufala, il giornale si deve scusare con i propri lettori per avere dato un’informazione sbagliata. Invece ancora oggi molti giornali non lo fanno. Per quanto riguarda il sistema d’informazione – ha concluso - i giornali non devono influenzare il pubblico ma devono informare».

Ultima modifica: Dom 4 Dic 2016