Professione

Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione

EDITORIA: CHIUDE “LE CRONACHE LUCANE”, SOLIDARIETÀ DEL SINDACATO

1aaac6L’Associazione della stampa di Basilicata interviene sulla notizia della decisione di interrompere la redazione e la pubblicazione del quotidiano “Le cronache lucane”: «Dispiace che una nuova iniziativa di racconto del territorio e sul territorio abbia chiuso a pochi giorni dal suo avvio. Solidarietà al Direttore Fabio Amendolara e ai colleghi della redazione», scrive in una nota il sindacato regionale. «È sicuramente una brutta notizia la decisione di interrompere la redazione e la pubblicazione del quotidiano “Le cronache lucane”». Così l’Associazione della stampa di Basilicata commenta la notizia della chiusura del giornale regionale. «A prescindere dalla vicenda giudiziaria che ha interessato il suo editore e della quale si sta occupando la magistratura dispiace che una nuova iniziativa di racconto del territorio e sul territorio abbia chiuso a pochi giorni dal suo avvio e soprattutto dopo aver registrato un grande interesse da parte dei lettori. Al Direttore Fabio Amendolara e ai colleghi della redazione – conclude l’Assostampa – la nostra solidarietà e l’auspicio che al più presto possano avviare un’altra più proficua iniziativa di informazione rivolta ai cittadini della Basilicata». (FNSI)

PROFESSIONE: BARBARA D'URSO BATTE L'ORDINE DEI GIORNALISTI,PUÒ FARE INFOTAINMENT

1aaac2"Barbara d'Urso svolge correttamente l'attività di conduttrice televisiva nei programmi di Infotainment". A stabilirlo è il Tribunale di Monza. Rigettata, quindi, e archiviata per infondatezza l'accusa di "esercizio abusivo della professione giornalistica" del presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Enzo Iacopino. Con il provvedimento definitivo del 24 febbraio 2016, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza ha chiuso definitivamente la vicenda. Dunque la d'Urso svolge correttamente l'attività di conduttrice televisiva di programmi di infotainment (informazione d'intrattenimento). "Un rilevante precedente giuridico in tema di libera manifestazione del pensiero", ha commentato il gruppo mediaset in una nota. (AFFARITALIANI)

EDITORIA: MENO GIORNALI MENO LIBERI, TESTATE A RISCHIO SENZA RISORSE 2015

1aaac3La Camera sarà a breve chiamata a discutere l’importantissima riforma dell’editoria, ma attraverso il portale Meno giornali Meno liberi Roberto Calari lancia l’allarme: “Mancano le certezze per chiudere i bilanci 2015. Chiediamo al Parlamento di non vanificare il grande lavoro fin qui compiuto”.“Il punto chiave è che mancano certezze per chiudere i bilanci del 2015, l’anno ponte della riforma dell’editoria. La legge in discussione alla Camera è un obiettivo importante e atteso, ma senza alcuni correttivi fondamentali si rischia un’altra pesante stagione di chiusure nei giornali, in particolare quelli locali. Sono a rischio circa tremila posti di lavoro di giornalisti, grafici e poligrafici in oltre 200 testate”. A lanciare l’allarme è Roberto Calari, portavoce della campagna nazionale “Meno Giornali Meno Liberi” per la riforma del settore e il pluralismo dell’informazione, che riunisce ACI Comunicazione, Mediacoop, FILE, FISC, FNSI, Articolo 21, SLC-CGIL, ANSO e USPI. Proprio sul sito della campagna, il presidente di Mediacoop ha spiegato che a un anno dall’avvio la campagna riparte con lo slogan “Una legge per chi legge”. La principale questione sul tavolo è, come detto, la mancanza delle risorse per l’erogazione dei contributi 2015. Altri punti sotto esame riguardano l’assenza di una norma per il socio sovventore nelle cooperative di giornalisti, la richiesta di rivedere le tempistiche di corresponsione del contributo pubblico e la previsione di un tetto massimo dei contributi rispetto ai ricavi senza forme di graduazione legate ai bacini di diffusione e alla tipologia di prodotto editoriale.(EDITORIATV)

ARTICOLO21, NUOVI VERTICI. SCARAMUCCI PRESIDENTE, FULFARO SEGRETARIO, MARINCOLA PORTAVOCE, CORRADINO DIRETTORE

1aaac0L’’assemblea statutaria dell’Associazione Articolo 21, che da 14 anni riunisce giornalisti, operatori della comunicazione e della cultura, giuristi e artisti in difesa dell’articolo 21 della Costituzione per la libertà di informare e di essere informati si e’ riunita a Roma ed Ha eletto i nuovi vertici,Alla presidenza è stata eletta Barbara Scaramucci, giornalista e scrittrice ora in pensione, già direttore della Testata Giornalistica Regionale e delle Teche Rai. Come segretario è stato confermato Tommaso Fulfaro. Il ruolo di portavoce viene ricoperto dalla giornalista Elisa Marincola affiancata da Marina De Ghantuz Cubbe. Confermato anche il direttore del sito www.articolo21.org Stefano Corradino. Eletti anche i garanti dell’associazione: Giuliano MontaldoSergio Lepri e Vincenzo Vita.All’Ufficio di Presidenza oltre ai sovracitati si aggiungono anche Paola Venanzi, Antonella Napoli, Anna Cerofolini, Stefania Battistini, Angelo Giacobelli. Caloroso e commosso il ringraziamento dell’assemblea a Giulietti e il ricordo di Federico Orlando, e unanime la scelta delle nuove cariche, che si sono impegnate a portare avanti e a potenziare i progetti del grande patrimonio di Articolo 21.Presenti, tra gli altri, il segretario della FNSI Raffaele Lorusso, il segretario dell’Usigrai,Vittorio Di Trapani, il presidente dell’UCSI Andrea Melodia, della Tavola della PaceFlavio LottiFulvio Fammoni presidente della Fondazione Di Vittorio (con cui è stato concordato un costante rapporto di collaborazione) il direttore di Rainews24 Antonio Di Bella, della TGR Vincenzo MorganteRoberto NataleCarlo VernaVincenzo Vita eGiuliano Montaldo che ha annunciato l’utilizzo di un testo e della musica del suo film “Sacco e Vanzetti” per la campagna internazionale di Amnesty contro la pena di morte.

 “L’esperienza dei tanti anni di professione mi ha insegnato alcune cose fondamentali”, ha dichiarato Barbara Scaramucci: “ il valore prioritario è tenere la schiena dritta, rispondere a chi ci legge, ci ascolta, ci vede e mai ad alcun tipo di potere, partitico e non, non giocare mai in modo individuale ma formare sempre una squadra, tessere una tela di rapporti forti, di contenuto, con tutto il mondo della comunicazione e della cultura che abbia a cuore questi valori, in Italia e in Europa, formare giovani generazioni di operatori dell’informazione e fare il possibile perché possano mettersi alla prova”. (ARTICOLO21)