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Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione

TURCHIA: EX GIORNALISTI ZAMAN CREANO NUOVO QUOTIDIANO

 1aaagNella sua prima pagina ha mostrato quella che, senza la censura degli amministratori del tribunale, sarebbe stata la foto di copertina di Zaman: le cariche della polizia turca contro i lettori davanti alla redazione e una donna velata col volto insanguinato. Si chiama Yarina Bakis (Lo sguardo al domani) il nuovo giornale creato a tempo di record per ridare voce alle istanze di Zaman, il più diffuso quotidiano di opposizione al presidente Recep Tayyip Erdogan che dopo il commissariamento di venerdì ha rovesciato la sua linea editoriale, diventando filo-governativo. A realizzare Yarina Bakis sono alcuni ex giornalisti di Zaman, la maggior parte in pensione. Ma è in questa nuova redazione che potrebbero confluire anche molti degli attuali reporter del quotidiano, dopo che verrà nominata la nuova direzione pro-Erdogan. Intanto, a poche ore dalla sua creazione l'account Twitter del giornale ha già oltre un milione di follower.(ANSA)

"STAMPUBBLICA", 100 MILA COPIE DI TROPPO

1aaaf7L' unica certezza è che il nuovo Gruppo Espresso, quello che si prepara a incorporare l' ItEdi (Stampa e Secolo XIX ) qualcosa dovrà cedere: i giornalisti dei tanti quotidiani locali che rispondono alla società guidata da Monica Mondardini e presieduta da Carlo De Benedetti si chiedono a chi toccherà. La risposta definitiva arriverà tra circa un anno. L' intreccio normativo è complesso, oltre all' Antirust è coinvolta l' Autorità per le comunicazioni (Agcom) che controlla le tirature. È ancora presto, ma la stima che circola tra i soggetti coinvolti nell' operazione è che il Gruppo Espresso post-fusione avrà circa 100mila copie di troppo per rispettare il tetto del 20 per cento delle tirature nazionali. Il problema si può risolvere in due modi: uno, tutto teorico, che da qui al 2017 le tirature del Gruppo Espresso scendano così tanto in rapporto ai concorrenti da tornare sotto il tetto. L' altro, più realistico, vendere qualche giornale locale: i quotidiani della Finegil, però, sono tra le parti più sane del Gruppo Espresso. E decidere, scrivono il vicedirettore feltri e tecce sul fatto, non sarà facile: in queste ore si parla della Nuova Sardegna, oppure del blocco dei veneti (Il Messaggero Veneto, La Nuova di Venezia, La Tribuna di Treviso, il Mattino di Padova), ma anche privarsi di un grosso giornale come Il Centro potrebbe permettere di scendere molto vicini alla soglia delle tirature prescritta dall' Agcom. (AFFARITALIANI)

XIX CONGRESSO UCSI: VANIA DE LUCA ELETTA PRESIDENTE, LA PRIMA DONNA IN QUASI 60 ANNI DI STORIA(3)

1aaaf5Il consiglio nazionale, su proposta della presidente De luca, riunitisi a Matera, ha eletto segretario Maurizio Di Schino dell’ Ucsi Lazio ( che succede a Franco Maresca per fine mandati) e tesoriere Alberto Lazzarini dell’Ucsi Emilia Romagna ( che succede a Mariella Cossu per fine mandati). Sono stati eletti anche due membri della giunta esecutiva: Alessandro Zorco della Sardegna e  Giuseppe Cappulli della Lombardia.

L’assemblea ha anche eletto il collegio dei garanti: Salvatore Catanese, Mauro Banchini e Maria Maddalena Cossu. Eletti anche i revisori dei conti: Renato Pinnisi ( presidente), Robero Zalambani, Giovanni Dainese, Paola Springhetti e Luca Costamagna.

 
IL DOCUMENTO CONCLUSIVO:
Il congresso dell'Ucsi riunito a Matera per il Rinnovo delle cariche associative per i prossimi 4 anni, si è confrontato sui seguenti temi:
- la sfida del pluralismo in un momento di crisi epocale tra concentrazioni editoriali che disegnano nuovi scenari di oligopolio sul mercato, tecnocrazia, trasformazioni biomediatiche ed evoluzione digitale,che rimettono in discussione il modo di essere giornalisti oggi. 
- Sul calo di credibilità  che investe oggi ogni ruolo di rappresentanza, compreso quello dei comunicatori, è emerso con chiarezza che l'identità cristiana può ridare slancio a un'informazione di qualità sapendo che sulle notizie non ci si può limitare ad arrivare primi ma bisogna arrivare "meglio". 
- la riforma dell'editoria ci sollecita a proporre una convocazione degli  Stati generali per scongiurare il rischio di chiusura di molte "voci" sul territorio
- la cultura del servizio pubblico va ripensata necessariamente in direzione del bene comune, che poggi sulla condivisione, sull'attenzione all'umano, e sulla tutela di chi non ha voce: come i migranti, i minori, le donne, i giovani.
- la formazione dei giornalisti va rilanciata sul piano dei valori e dell'etica professionale, in dialogo costante con il più' ampio mondo dei comunicatori sociali in una ineludibile sinergia tra centro e periferie. 
 
Il Congresso ha indicato le seguenti priorità per il cammino futuro dell' Unione:
- proseguire l'esperienza della scuola di alta formazione titolata a Giancarlo Zizola per i futuri quadri dirigenti Ucsi e per l'aggiornamento professionale dei colleghi.
- rilanciare  la proposta dell'osservatorio Ucsi e di un comitato pubblico di mediaetica per la vigilanza sulla correttezza dell'informazione e del sistema dei media in Italia. Una particolare attenzione andrà posta al tema di media e minori, valorizzando in questo campo le esperienze finora realizzate anche a livello territoriale.
- proporre opportune iniziative di confronto, proposta e analisi sui valori pubblici della comunicazione, con particolare attenzione alla riforma della RAI
- Offrire il contributo dell’UCSI all’elaborazione di una cultura del sistema dei media, in collegamento con le rappresentanze dei giornalisti e dei comunicatori, cattolici e non, con le Università e con i giornalisti stranieri in Italia.
- ripensare la rivista desk come strumento di analisi delle criticità del sistema dei media, e come veicolo di proposta per temi e percorsi per la formazione e l'aggiornamento professionale.
- valorizzare il sito Ucsi, dando anche una maggiore visibilità alle iniziative territoriali. Il sito è stato in questi anni non solo una vetrina per le iniziative dell'Ucsi a livello nazionale e regionale, ma anche un prezioso strumento di informazione sui temi della professione e sulle notizie relative ai media e alla vita della chiesa. 
- favorire la costituzione di una Rete di giovani a livello nazionale, con una proposta mirata e coinvolgente a loro dedicata
- incentivare una più dinamica relazione interna all'Ucsi, tra il livello nazionale e le regioni e viceversa. (UCSI)
 

XIX CONGRESSO UCSI: VANIA DE LUCA ELETTA PRESIDENTE, LA PRIMA DONNA IN QUASI 60 ANNI DI STORIA

1aaaf5La giornalista Vania de Luca, vaticanista di Rainews24, è la prima donna ad essere eletta presidente dell’Ucsi in quasi 60 anni di storia. L’assemblea dei delegati l'ha eletta a larga maggioranza. Succede ad Andrea Melodia che ha completato, come da statuto, due mandati consecutivi. L’assemblea ha eletto anche due vice presidenti: Donatella Trotta dell’Ucsi Campania e Antonello Riccelli dell’Ucsi Toscana.

 

Dichiarazione della presidente Vania de Luca:

 

Il cammino dell'Ucsi prosegue nello spirito di una consolidata tradizione di libertà nel contesto del sistema dei media italiani e della chiesa.

 

È una responsabilità molto grande prenderne la guida, sia per quello che questa sigla ha rappresentato e rappresenta, sia per il fatto che per la prima volta in quasi 60 anni di storia l'Ucsi ha scelto per il ruolo di presidente una donna.

 

Porto nel cuore le parole di Papa Francesco che ha chiesto alle donne di dire come guardano la realtà dal loro punto di vista. perché il loro sguardo dà una ricchezza differente. Uno sguardo che si fa parola è anche nel nostro modo di essere giornalisti, donne e uomini. Il messaggio per la Giornata delle comunicazioni sociali quest'anno ci chiede una vigilanza particolare nell'uso di  “ogni parola e ogni gesto", nella chiave  della misericordia che può avere tante conseguenza anche sociali e civili.

 

Nelle parole e nei gesti c’è una specie di potere nascosto, un’energia che si può sprigionare, capace di “sanare le relazioni lacerate e di riportare la pace e l’armonia” tra le famiglie, nelle comunità, ma anche nei rapporti tra i popoli. È quello, credo, che oggi ci serve.

 

Tra le priorità per i prossimi anni, confermiamo il nostro impegno nell'ambito della formazione e dell'aggiornamento professionale, pensando soprattutto ai giovani.  E poi c'è l'Osservatorio Ucsi di Mediaetica che ha ancora tanto da esprimere per la vigilanza sulla correttezza dell'informazione e del sistema dei media in Italia, in anni in cui la Rai ha in corso una riforma importante per tutto il Paese è anche la chiesa, in ambito comunicativo, è su strade nuove. (UCSI)