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AMNESTY:“VERITÀ PER GIULIO REGENI”.FNSI: “ADOTTIAMO TUTTI LO STRISCIONE”. ANCHE L’UCSI ADERISCE

1aab1Amnesty International Italia e “la Repubblica” lanciano una nuova mobilitazione per chiedere verità sulla vicenda del giovane ricercatore morto in circostanze misteriose al Cairo: «Uno striscione, una richiesta, una campagna per non permettere che l’omicidio di Giulio Regeni finisca per essere dimenticato o peggio per essere collocato nel passato da una "versione ufficiale" del governo del Cairo». La Fnsi c’è. Ed anche l’Ucsi.

"Verità per Giulio Regeni". La chiede Amnesty International Italia che con il quotidiano “la Repubblica” ha lanciato una nuova mobilitazione dopo le prime reazioni dell’associazionismo alla notizia della misteriosa morte del giovane ricercatore in Egitto. «Uno striscione, una richiesta, una campagna – si legge sul sito dell’organizzazione internazionale – per non permettere che l'omicidio del giovane ricercatore italiano finisca per essere dimenticato, per essere catalogato tra le tante "inchieste in corso" o, peggio, per essere collocato nel passato da una "versione ufficiale" del governo del Cairo». 

Un appello subito raccolto dalla Fnsi.

«Facciamo nostro l’appello lanciato da Amnesty International Italia e dal quotidiano “la Repubblica” e ci uniamo alla campagna per chiedere “Verità per Giulio Regeni” così come abbiamo da subito aderito alla mobilitazione delle associazioni che proponevano di listare a lutto i siti internet fino al giorno dei funerali del giovane ricercatore morto al Cairo», scrivono in una nota il segretario generale, Raffaele Lorusso, e il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti.

Per questo, anticipano poi segretario e presidente, Fnsi sarà anche presente, il 25 febbraio, alle 14, al sit-it promosso dalla Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili e dall'Associazione Antigone davanti all’ambasciata egiziana a Roma.

«Esortiamo le colleghe e i colleghi – concludono Lorusso e Giulietti – a rilanciare a loro volta l’iniziativa, esponendo lo striscione, diffondendo la campagna sui social media e sui mezzi d’informazione, invitando le istituzioni locali, nazionali ed internazionali a continuare ad impegnarsi per illuminare la vicenda di Giulio e arrivare a scoprire la verità su quanto gli è accaduto». Non ci si può accontentare di una verità di comodo, non si può lasciare che cali l’oscurità sulla vicenda di Giulio Regeni. «Lo dobbiamo alla sua famiglia, ai suoi amici e colleghi che da ogni parte del mondo chiedono solidarietà», conclude Amnesty Italia. La Federazione nazionale della stampa c’è. (FNSI)

EDITORIA: RCS, NUOVO STATO DI CRISI PER I PERIODICI, VIA ALLA CIGS

1abIl nuovo stato di crisi dei Periodici di RcsMediagroup è stato approvato dai giornalisti con 101 sì, 4 no e 20 astenuti. Il nuovo piano garantirà i 15 prepensionamenti previsti da quello precedente e prenotati ad agosto del 2014 al ministero del Lavoro. Almeno 7 posizioni dovrebbero essere già disponibili. Il prezzo da pagare è stato però il passaggio dal contratto di solidarietà alla cassa integrazione straordinaria. Ed è stato questo il nodo che ha trasformato l'assemblea in una riunione-fiume. La cigs– che interesserà 146 colleghi, con esclusione di direttori e vicedirettori e di chi è in part time sotto l’80% - sarà al 25%, inferiore al 30% di solidarietà dell’ultimo biennio, anche perché gli esuberi sono praticamente dimezzati, dai 72 del 2014 agli attuali 38.  (AFFARITALIANI)

PROFESSIONE: IL 24 FEBBRAIO A ROMA ASSEMBLEA ANNUALE ARTICOLO21

1aaa8Quattordici anni. Tanti ne sono trascorsi dalla fondazione di Articolo21 (27 febbraio 2002). Donne e uomini di orientamento politico diverso; giornalisti, giuristi, economisti, personalità del mondo della comunicazione della cultura e dello spettacolo decidevano di dare vita ad un’associazione per difendere e promuovere i valori racchiusi nell’articolo 21 della nostra Costituzione. Il 24 febbraio presso l’Aula magna della Facoltà valdese di teologia (in via Pietro Cossa n. 42 a Roma) si terra’ dalle 17.30  l’ assemblea annuale per rinnovare le cariche sociali dell’associazione e discutere delle nuove campagne per il 2016. (ARTICOLO21)

EDITORIA: IL 5 MARZO IN EDICOLA IL NUOVO CORRIERE NAZIONALE. PRESENTAZIONE A PERUGIA

1aaa9Sarà in edicola il 5 marzo il Nuovo Corriere Nazionale, quotidiano interregionale che in successione uscirà in Umbria, a Roma e in Abruzzo, a Firenze e Siena. Con «un formato e colori europei, caratterizzato – sottolineano gli editori – da un Manifesto dei valori molto impegnativo». Il Corriere Nazionale sarà presentato il 22 febbraio a Perugia, alle 17, alla Sala dei Notari e successivamente nelle altre realtà in cui è prevista l’uscita. Il primo numero è previsto per il 5 marzo, mentre a Roma e nel Lazio il 19 marzo. Il direttore è Giuseppe Castellini, che ha già diretto per 10 anni il Giornale dell’Umbria (da qualche settimana al centro delle ben note vicende legate alla chiusura e alla liquidazione della testata); e proprio dal Giornale arriveranno alcuni dei giornalisti del Corriere. Presidente della società editoriale è Augusto Vasselli, a lungo in Banca d’Italia. «L’iniziativa – si legge ancora in un comunicato dello stesso Corriere Nazionale – è sostenuta da piccoli e medi imprenditori del centro Italia». Il giornale sarà di 48 pagine, con 24 di dorso nazionale e altrettante di quello regionale per ogni realtà dove uscirà. «Un atto di coraggio e di speranza, uno scatto in avanti – affermano Castellini, Vasselli e i rappresentanti delle Pmi sostenitrici dell’iniziativa – per non arrendersi al declino, per dare concretezza alla necessità di una stampa autorevole perché libera, perché convinti che sostenere un organo di informazione sia sostenere la democrazia e aumentare il capitale civile e sociale delle nostre comunità». (FNSI)

REDATTORE SOCIALE COMPIE 15 ANNI: LEGGI IL PRIMO NOTIZIARIO

1aaa7 17 articoli, dalla disabilità al consumo critico, dall’immigrazione allacooperazione, dalla nonviolenza all’istruzione e altro ancora: era il 21 febbraio 2001 e l’agenzia Redattore sociale veniva alla luce, inserendo nella rete web il suo primo notiziario quotidiano. I Cie si chiamavano ancora Cpt, quelle formate da un componente italiano e uno straniero coppie “miste”. 73 erano le tematiche dichiaratamente affrontate, “raggruppate in undici macro-aree, dalla disabilità all’economia e alla finanza etica, dall’infanzia in difficoltà ai vari volti dell’immigrazione, dalle dipendenze al carcere, dall’emarginazione alle diverse espressioni dell’impegno nel volontariato e terzo settore”. E in questo, da 15 anni a questa parte, al di là di una riduzione delle tematiche elencate nel menu, poco è cambiato: i temi sono sempre quelli, ma l’attenzione, il numero delle notizie e dei redattori sono sensibilmente aumentati. Soprattutto, a partire dal 24 giugno 2013 Redattore sociale si è “sdoppiato: da una parte il sito originale rimane totalmente gratuito, offrendo le notizie essenziali, le opinioni, la multimedialità, le banche dati ecc.; dall’altra nasce RS, l’agenzia giornalistica di Redattore sociale riservata agli abbonati, molto più ricca di notizie, approfondimenti e dati statistici.

Tornando a quel 21 febbraio 2001, Redattore sociale si presentava allora come redazione “centrale ma periferica”, perché il suo quartier generale non era a Roma né a Milano, ma nelle Marche, a Capodarco di Fermo, dentro un’esperienza di comunità, solidarietà, volontariato e cooperazione sociale. “La nuova agenzia quotidiana di informazione dedicata al disagio e all’impegno sociale in Italia e nel mondo – si legge nel lancio di presentazione - è organizzata a grandi linee come altre testate nazionali, ma con alcune particolarità. La prima di queste è che la sede centrale di Redattore Sociale si trova ‘in periferia’. Presso la Comunità di Capodarco di Fermo, nelle Marche, opera una redazione composta da 6 persone che curano la pubblicazione delle notizie e la confezione degli approfondimenti”.

Alla guida della comunità c’era e c’è don Vinicio Albanesi, presidente della neonata agenzia e della comunità di Capodarco. Un rapporto stretto, dunque, quello tra comunità e agenzia, tanto che “tre persone disabili, residenti nella comunità, si occupano - oltre che di servizi di segreteria generale - della biblioteca e dell’emeroteca”. Tante cose sono cambiate da allora, i fatti e le parole usate per raccontarle. In 15 anni il mondo si è trasformato e il sociale con lui. I social non c’erano, reperire informazioni in rete non era facile come oggi, le notizie le davano i giornalisti, Facebook sarebbe nato tre anni dopo.

Quello che però, soprattutto, non è mutato in questi 15 anni, è l’impegno non soltanto a raccontare il sociale, a “darne notizia” e farlo uscire allo scoperto: ma ad approfondirlo, con i seminari per giornalisti che hanno ormai oltre 20 anni, con le banche dati, le schede della Guida all'informazione sociale, le fotogallery, i video, gli audio, le storie, i blog e tutto ciò che accompagna la produzione dell’informazione.(REDATTORESOCIALE)