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Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione

IN UK 1 GIORNALISTA SU 5 GUADAGNA MENO DI 20MILA STERLINE ALL’ANNO NUJ: GIORNALISMO È INSOSTENIBILE PER CHI NON SIA GIÀ BENESTANTE.

1pressI giornalisti con la suola delle scarpe bucate, e non per i troppi chilometri macinati in cerca di notizie, ma perché non possono permettersene di nuove. Nel Regno Unito, uno su cinque guadagna meno di 20 mila sterline all’anno, e fanno fatica ad arrivare a fine mese, secondo un sondaggio della National Union of Journalists, riportato dal Guardian. Più di 900 professionisti e freelance hanno risposto e quattro su cinque sostengono di non guadagnare abbastanza per far fronte al costo della vita. Più di tre quarti dei giornalisti con un lavoro in redazione, ha rivelato di non aver ricevuto un aumento di stipendio nell’ultimo anno, e quasi 9 freelance su 10 dicono che la paga per il loro lavoro non è aumentata. Il basso guadagno è un problema in particolare proprio per questa categoria: il 40% ha problemi finanziari, mentre tra chi ha una scrivania in redazione circa il 25% ha queste difficoltà. Non solo: il sondaggio ha anche rivelato poca trasparenza sugli stipendi, e discrepanze di genere. “La maggior parte degli uomini è pagata di più rispetto alle donne che fanno lo stesso lavoro”, ha raccontato un giornalista televisivo.Un altro ha detto: “Abbiamo registrato un record nei ricavi l’anno scorso, anche se non ci sono stati incrementi negli stipendi e ci hanno fatto sentire in colpa quando consegnavamo le note spese”. L’impoverimento della categoria è un problema sempre più grande, secondo il general secretary della Nuj, Michelle Stanistreet: “È totalmente inaccettabile per i giornalisti, a qualunque grado di carriera, essere pagati il minimo sindacale. Non c’è giustificazione per questo”. Londra è la città in cui questo disagio si sente di più. “Le società dell’informazione e gli editori – continua – stanno creando una situazione in cui la carriera nel giornalismo è insostenibile per chiunque non sia già benestante. Le persone di talento, stanche di miseri stipendi e di appartamenti squallidi, si sposteranno presto su altri lavori, impoverendo l’intera industria”.Secondo la Nuj national organiser, Laura Davison, alcune società stanno usando la rivoluzione digitale come scusa per abbassare gli stipendi: “Alcuni giornali, che pagavano bene i reporter che scrivevano su carta, stanno creando posizioni nel team per il web con stipendi molto più bassi. C’è anche mancanza di trasparenza, e questo crea ingiustizia e sfiducia”. (PRIMAONLINE)

UE: ECPMF LANCIA IL PROGRAMMA DI RESIDENZE PER GIORNALISTI A LIPSIA

1ecpmfLo European Center for Press and Media Freedom (ECPMF) lancia il programma di Residenze per giornalisti, offrendo accoglienza e sostegno economico a professionisti dell'informazione europei che siano in pericolo a causa del proprio lavoro. Il programma offre ai giornalisti minacciati ospitalità sicura a Lipsia, una borsa di studio, assicurazione sanitaria e opportunità di disseminazione del proprio lavoro. L'obiettivo principale della residenza è garantire protezione rispetto alle pressioni subite, ma allo stesso tempo il programma vuole richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sull'esistenza di simili situazioni di rischio e sostenere concretamente il lavoro di questi giornalisti.

La possibilità di ricevere una borsa di studio si estende anche a giornalisti ed esperti nell'ambito dei media che non siano direttamente minacciati, ma la cui attività contribuisca in maniera significativa a migliorare la libertà dei media in Europa. Qualora un progetto di questo tipo venga valutato idoneo, sarà sostenuto da una borsa di studio e l'autore riceverà la possibilità di accedere alle infrastrutture di ECPMF.

Il programma si rivolte a tutti i giornalisti europei. La durata della residenza può variare in base alle esigenze specifiche e ha un limite massimo di 12 mesi. Per candidarsi, i giornalisti devono dimostrare di avere ricevuto pressioni in conseguenza del proprio lavoro, e di avere maturato una significativa esperienza lavorativa come giornalisti. È richiesto ai candidati di non essere affiliati ad alcun movimento politico. Per informazioni dettagliate sul programma e sulle modalità per presentare la propria candidatura per il programma di Residenze per giornalisti, si rimanda alla pagina web di ECPMF. (ECPMF)

PREMIO MORRIONE: INCHIESTA VINCITRICE SU FONDI RUBATI ALL’AGRICOLTURA PRODUCE ARRESTI

1seA due mesi dall’uscita dell’inchiesta “Fondi rubati all’agricoltura”, vincitrice del Premio Roberto Morrione 2015, sono scattati  gli arresti domiciliari per Sebastiano Carcione. ( a fondo notizia il trailer dell’inchiesta) L’accusa è quella di appropriazione indebita di terreni. Sono in corso inoltre provvedimenti di sequestro relativi ai contributi erogati dall’Unione Europea. Sebastiano Carcione appare nell’inchiesta (guarda il trailer) mentre viene intervistato il giovane agricoltore Sebastiano Ciciulla che racconta le intimidazioni ricevute quotidianamente da parte di Carcione. Ordinanza di custodia cautelare, invece, nei confronti di Antonino Carcione, 46 anni, fratello di Sebastiano. Agli arresti domiciliari Monia Lanzi, moglie di Antonino Carcione, e  Giuseppe Carcione, 21 anni, figlio di Antonino. Ai domiciliari invece due dipendenti dell’Agea, Giuseppe Mistretta e Sergio Ciuffetti.  Nell’ambito della stessa inchiesta giudiziaria della procura di Siracusa ieri è stato anche sospeso il deputato e il notaio Giambattista Coltraro (deputato regionale del gruppo Sicilia Democratica, risultato il più ricco all’Ars nel 2014) coinvolto nell’inchiesta per atti pubblici falsi, intimidazioni e danneggiamenti. Gli autori dell’inchiesta, Alessandro di Nunzio e Diego Gandolfo, che hanno cosi commentato la notizia “Tutto questo è accaduto grazie all’impegno di un ragazzo come Sebastiano Ciciulla che ha avuto il coraggio di denunciare e ad un territorio che di fronte a questi soprusi ha alzato la testa. Questa sera dormiamo sereni e felici: nel nostro piccolo, abbiamo dato un grande contributo.“ “Noi dell’associazione Amici di Roberto Morrione – e’ stato affermato in un comunicato - ci uniamo alla felicità per questa importante inchiesta giudiziaria della Procura di Siracusa e esprimiamo la nostra soddisfazione per aver sostenuto la realizzazione dell’importante inchiesta giornalistica “Fondi rubati all’agricoltura” che è riuscita egregiamente a rendere pubblica e a denunciare la sottrazione dei fondi europei destinati al settore agricolo e dei  terreni agricoli siciliani da parte dei gruppi criminali. Il giornalismo di inchiesta, anche questa volta,  si mette a servizio della legalità e della comunità e dà il proprio contributo nella lotta alle mafie. A Roberto Morrione, tutto questo, sarebbe piaciuto molto. (PREMIOROBERTOMORRIONE)

PROFESSIONE :IL GIORNALISMO E LE SUE "FRONTIERE". TORNA IL SEMINARIO DI CAPODARCO

1cap Si intitola “Frontiere” (e per la prima volta non ha un sottotitolo) il 22° seminario per i giornalisti organizzato da Redattore Sociale. L’appuntamento è alla Comunità di Capodarco di Fermo da venerdì 27 a domenica 28 novembre 2015, dove sono attesi come ogni anno circa 200 giornalisti da tutta Italia. Il seminario sarà diviso in quattro sessioni, per ciascuna delle quali è stata chiesta all’Ordine dei giornalisti la concessione di crediti per la formazione professionale obbligatoria (lo scorso anno furono 16 in totale). Come di consueto, il programma sarà rivelato interamente ai primi di novembre, quando saranno anche aperte le iscrizioni. Nessuna anticipazione al momento, se non che l’intera parte formativa di sabato mattina sarà dedicata all’immigrazione, con alcune sorprese e anteprime. Intanto è pronta l’introduzione generale alla tre giorni, che pubblichiamo di seguito:

“Lo studioso americano Charles Seife sostiene che l’informazione è sempre più eterodiretta. La selezione di cosa pubblicare non si deve solo alle redazioni giornalistiche, ma anche ad altri fattori. Per esempio, a ciò che viene maggiormente cercato su Google; o a ciò che è più condiviso su Facebook. Sono i motori di ricerca e i social network a generare la fetta ormai principale del traffico sui siti di notizie, dunque non si può ignorare la loro forza. Anzi, non si può evitare di esserne spesso condizionati in modo invasivo. Unito alle note difficoltà in cui il web ha contribuito a gettare buona parte del giornalismo tradizionale, questo scenario restringe ulteriormente la varietà di argomenti che i mass media scelgono di trattare. Prevale ciò che emoziona, purché lo faccia velocemente; vince quello che vuole “il popolo di internet”. E, come spesso abbiamo sostenuto durante i seminari di Capodarco, ne fanno le spese le cose difficili, complesse, quelle che rattristano o fanno pensare e interrogarsi, le storie più deboli perché non hanno nessuna spinta accessoria oltre il fatto di meritare di essere raccontate. Tutto questo mentre il mondo non sta semplicemente cambiando al suo ritmo naturale, ma sembra trovarsi, per molti aspetti, di fronte a vere e proprie frontiere. Frontiere geografiche, innanzitutto, con lo spostamento epocale di intere popolazioni da un continente all’altro a causa di guerre, persecuzioni, povertà, degrado ambientale. Frontiere che riguardano la sostenibilità del nostro benessere, nella misura in cui è regolato dai sistemi di welfare. Frontiere di quella convivenza tra diverse fedi che, seppure non sia mai stata facile, appare in crescente pericolo. Frontiere, infine, tra comportamenti consolidati e dalle precise conseguenze economiche (crescita, disponibilità illimitata di risorse, equilibrio demografico…) e nuovi modi di vivere da assorbire al più presto. Il giornalismo è obbligato a trovare prima possibile forme inedite per raccontare queste frontiere, salvaguardando l’informazione di qualità per tutti e rendendo questo mestiere nuovamente sostenibile e autonomo nelle sue scelte”.

Il seminario sarà l’edizione numero 47 di questi incontri, iniziati proprio a Capodarco nel 1994 e organizzati poi in varie città italiane, con quasi 8.000 partecipanti ed oltre 500 relatori, tra cui il grande giornalista polacco Ryszard Kapuscinski, la scrittrice bielorussa Svetlana Aleksievich, premio Nobel per la letteratura 2015, e alcuni dei più importanti peersonaggi dell'impegno sociale, del giornalismo e della cultura. Programma e scheda di iscrizione saranno disponibili a breve su giornalisti.redattoresociale.it e sulla piattaforma Sigef  dell’Odg.(REDATTORESOCIALE)

IFJ, ANTHONY BELLANGER È IL NUOVO SEGRETARIO GENERALE

1Anthony Bellanger IfjIl Comitato esecutivo della la Federazione internazionale dei giornalisti, riunito  a Bruxelles, ha nominato Anthony Bellanger nuovo segretario generale della Ifj. Bellanger, 42 anni, francese, è stato segretario generale del sindacato dei giornalisti francesi (SNJ) nel triennio 2011-2014 ed era vicesegretario generale della Ifj dal 2 settembre 2014. Prende il posto della collega brasiliana Beth Costa, in carica dal 2011. 
"È un onore e un orgoglio per un giornalista e un sindacalista poter servire come segretario generale la Ifj, la più grande organizzazione professionale di giornalisti di tutto il mondo – ha detto Bellanger al comitato esecutivo –. Oggi la professione deve affrontare sfide enormi, dalla sicurezza dei nostri colleghi in zone di guerra, alla minaccia per la libertà di espressione rappresentata dall'impunità per i crimini contro i giornalisti in molte regioni del mondo. Le condizioni di lavoro precarie, che colpiscono soprattutto i giovani giornalisti sono diventate la norma, mentre la concentrazione dei media mina il pluralismo". 
"Ci sono poi altri problemi - ha proseguito Bellanger - comprese le leggi sulla sorveglianza che sono un ostacolo per la riservatezza delle fonti, l'irrisolta questione del pregiudizio di genere e l'ostilità degli editori nei confronti della contrattazione collettiva che mette a repentaglio persino i salari e i diritti sociali dei giornalisti. C'è tanto lavoro da fare e la mia priorità sarà essenzialmente la tutela dei nostri 600.000 membri di tutto il mondo che lottano ogni giorno per mantenere vivi il giornalismo e la solidarietà internazionale". 
Il 2 novembre Bellanger lancerà la campagna globale della Ifj contro l'impunità per i crimini perpetrati ai danni dei giornalisti e sarà poi chiamato a coordinare i lavori del 29° Congresso mondiale della Ifj in programma ad Angers, in Francia, dal 7 al 10 giugno 2016, 90 anni dopo la creazione della Ifj a Parigi nel 1926. (FNSI)