Il Festival internazionale del giornalismo di Pwrugia e’ cominciato con una serie di interventi su vari argomenti riguardanti la professione di oggi e di domani. Tra tutti i temi della prima giornata ne abbiamo scelti alcuni che pubblichiamo in breve sintesi.( Questi, elencati di seguito, sono i temi della giornata: IL DILEMMA DEL PRIGIONIERO, AMBIENTE: GIORNALISMO PARTECIPATIVO ALLA RIBALTA, INSTAGRAM PER IL GIORNALISMO, MAPPE DINAMICHE PER IL WEB, PROTO, COME TI TRUFFO I MEDIA, CULT-NEWS. L’INFORMAZIONE CULTURALE TRA MAINSTREAM E WEB, GLI UNICORNI IN REDAZIONE, PERUGIA: IERI, OGGI, DOMANI… DAI SOCIAL NETWORK ALLA DEMOCRAZIA PARTECIPATA,INFORMATION DESIGN E DATA VISUALIZATION PER IL GIORNALISMO,#GNELAB, NUOVI GIORNALISMI E UNO SGUARDO OLTRE ,STRUMENTI OPEN SOURCE PER IL GIORNALISMO: COME USARE GLI OPEN DATA, MEMO: UN NUOVO MAGAZINE DIGITALE TRA FOTOGRAFIA E INFORMAZIONE, OTTO COSE DA SAPERE PRIMA DI COMUNICARE UN EVENTO A UN GIORNALE, PERUGIA 2015: L’INFORMAZIONE AMBIENTALE HA ORA LA SUA CARTA, L’AFRICA SUI MEDIA OCCIDENTALI: LUOGHI COMUNI, APPROSSIMAZIONI, DIMENTICANZE, SOCIAL MEDIA MARKETING PER LE NEWS, TWITTER MASTERCLASS: VERIFICA DELLE FONTI, SELEZIONE MATERIALE E CREAZIONE DI FILTRI, COMUNICAZIONE EUROPEA: IL LABIRINTO MULTILIVELLO, TWITTER MASTERCLASS PER GIORNALISTI.)
COMUNICAZIONE EUROPEA: IL LABIRINTO MULTILIVELLO
“Comunicazione Europea: il labirinto multilivello” è stato afffrontata da , Ewelina Jelenkowska-Luca, rappresentante della commissione europea in Italia, Giuseppina Paterniti corrispondente Rai da Bruxelles, Fabio Raspadori e Diletta Paoletti dell’Università di Perugia, hanno incentrato i loro interventi sull’importanza della comunicazione europea. Diletta Paoletti ha presentato “Finestra sull’Europa”, progetto che per il quarto anno si svolge all’Università di Perugia per universitari e ricercatori, al fine di imparare ad elaborare materiali relativi all’Unione Europea, trasformandoli in contenuti giornalistici. Il progetto vanta una forte collaborazione con la carta stampata, in particolare con il Corriere dell’Umbria e Metro News e con la Rai, attraverso la realizzazione di una rubrica settimanale, interamente curata dagli studenti, all’interno del TGr Rai Umbria, dal titolo “Europa istruzioni per l’uso”. Punto di vista prettamente giornalistico, quello di Giuseppina Peterniti, che riscontra quanto sia importante il rapporto di fiducia che si può creare tra il giornalista e il suo pubblico. Il rapporto di fidelizzazione può essere importante per quelle che spesso sono le sfumature di un argomento sufficientemente complesso da trattare e da par comprendere. «Per poterci parlare oggi e superare l’enorme gap di comprensione, è necessario uno sforzo fortissimo da parte della scuola di base italiana», ha dichiarato la Paterniti.
Fabio Raspadori nella sua relazione ha sviscerato il punto chiave della comunicazione europea che vede come essenziale il rapporto tra istituzioni e cittadini, fatto di limiti e aspetti che andrebbero corretti. Dall’ultimo euro barometro, risulta che le istituzioni europee sono distanti dal cittadino: soltanto il 39% dei cittadini risulta avere un’immagine positiva dell’Unione Europea, il 53% crede che la propria voce non sia presa in considerazione e solo il 9% si identifica con l’Unione. Altro dato preoccupante è quello relativo all’affluenza alle urne: il 42,61% della popolazione ha votato nel 2014, contro il 61,99% del 1979. Dunque come riguadagnare la fiducia dei cittadini? Per Rapsadori è necessario decentrare la comunicazione, comunicando di più con i cittadini invogliandogli a recepire i feedback provenienti dai fruitori e il going local.
FABIOLSOCIAL MEDIA MARKETING PER LE NEWS
Durante il workshop di Pier Luca Santoro si è discusso di social media marketing all’interno delle redazioni giornalistiche. Pier Luca Santoro, esperto di marketing e project manager di DataMediaHub, ha ricordato che i social media sono un “mezzo per interfacciarsi e interagire con le persone” che riguardano più la psicologia e la sociologia che la tecnologia stessa. “Il problema è che forse, presi dalla corsa all'oro ai social media, ci siamo dimenticati che nel social media marketing la parole chiave che fa la differenza è il termine marketing,” ha continuato l’esperto. Molte redazioni, infatti, utilizzano i propri canali di social media per guadagnare visualizzazioni e condivisioni tramite notizie più leggere e “cliccabili” e le cosiddette “click-baiting headlines”, ovvero titoli che incuriosiscono i lettori a cliccare senza fornire realmente alcuna notizia. Come orientarsi quindi? Santoro riconosce alcuni punti chiave: prendere sul serio i propri lettori, rispondere ai commenti sui social media, metterci la faccia e ammettere i propri errori, stabilendo un rapporto di comunicazione pulito, aperto e onesto.
OTTO COSE DA SAPERE PRIMA DI COMUNICARE UN EVENTO A UN GIORNALE
Ludovico Fontana, giornalista del Corriere del Mezzogiorno per la redazione di Bari, ha presentato il workshop intitolato “Otto cose da sapere prima di comunicare un evento a un giornale”. Smart, veloce ed efficace: ecco la 'formula segreta' per rendere appetibile la notizia di un comunicato stampa per le redazioni di un giornale. Durante il workshop, Ludovico Fontana ha presentato un mini vademecum, una guida per i giornalisti che si occupano di stilare l'agenda culturale di un giornale o per chiunque decida di parlare di eventi.
La prima, quella più importante, è la scelta del mezzo con cui viene diffuso il comunicato stampa. Le informazioni di un evento provengono principalmente dalle mail ma il mezzo più attendibile, soprattutto negli ultimi tempi, è Facebook. Attraverso gli eventi del social network, il giornalista può conoscere le informazioni essenziali dell'appuntamento. Inoltre, se qualcosa non è specificato, saranno gli stessi utenti a chiedere altre informazioni.
Pochi sono gli elementi che essenziali per un comunicato stampa: titolo dell'evento, data e ora, luogo e indirizzo, costo del biglietto, infoline, breve descrizione e luogo alternativo in caso di mal tempo. Se dovesse mancare anche solo uno di questi dati, i comunicati risulterebbero incompleti. Invece, se scritto bene, un comunicato stampa può essere utilizzato quasi interamente dal giornalista che lo utilizza per scrivere un carnet (poche righe), un box (max. 300 battute) o un pezzo più articolato (fino a 5000 battute).
MAPPE DINAMICHE PER IL WEB
“Mappe dinamiche per il web” è stato il workshop sull’utilizzo delle mappe nel giornalismo online A presentare i principali software con cui creare cartine geografiche interattive sono stati Danilo Fastelli giornalista de Il Tirreno, Marianna Bruschi de La Provincia Pavese e Giuseppe Boi de Il Centro. “Le mappe sono la migliore visualizzazione per le notizie” ha detto Danilo Fastelli che ha parlato dell’importanza di aggiungere informazioni geografiche ai propri racconti virtuali. Ognuno di noi può dar vita alle mappe da pubblicare e condividere su un sito web o sul blog personale. Lo strumento più conosciuto e utilizzato per realizzare mappe interattive è Google Maps: il programma è gratuito e con MyMaps dà la possibilità di descrivere luoghi, itinerari ma anche di aggiungere fotografie.
TWITTER MASTERCLASS: VERIFICA DELLE FONTI, SELEZIONE MATERIALE E CREAZIONE DI FILTRI
Il workshop “Twitter Masterclass: verifica delle fonti, selezione materiale e creazione di filtri” si apre con due immagini di piazza San Pietro gremita per l’elezione del papa, rispettivamente del 2005 e del 2013. Nella prima foto solo un cellulare per immortalare il momento; nella seconda, una distesa di luci - tablet e smartphone - che raccontano in diretta l’evento. Tra le due immagini è la creazione di Twitter, nel marzo 2006, a trasformare gli spettatori in potenziali giornalisti, a renderli parte attiva della diffusione delle notizie. Livia Iacolare di Twitter Italia, e Jérome Tomasini di Twitter Francia, mostrano ai giornalisti gli strumenti meno conosciuti per promuovere se stessi e il proprio lavoro su Twitter e sfruttare al meglio tutte le potenzialità del social network.
Uno degli aspetti fondamentali, per i giornalisti alle prese con Twitter, è sicuramente scovare la notizia, “trovarla prima che lei trovi te”, per usare le parole di Jérome Tomasini e per far ciò è necessario saper riconoscere le fonti più autorevoli e attendibili sul tema. In questo, l’utilizzo delle liste è particolarmente efficace: un esempio è la lista creata dal New York Times, che racchiude i 1000 account preferiti dai membri del suo staff, o quella di Le Monde all’indomani della strage di Charlie Hebdo. Le liste possono essere pubbliche o private, e possono essere create da ciascun utente per seguire e raggruppare le voci di chi si occupa di particolari temi o argomenti.Per la sua crescente importanza per i giornalisti, Twitter deve essere utilizzato con attenzione. E’ importante sapersi presentare bene, scrivere in modo autentico e twittare regolarmente. Ma sempre ricordandosi che, come sottolineano gli speaker, “tutto è pubblico” ed è sempre meglio rettificare un errore, piuttosto che cancellare il tweet e far finta di non averlo mai scritto. ( UFFICIOSTAMPAFESTIVAL)