Professione

Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione

EDITORIA: VIA A WORLD NEWSPAPER CONGRESS A TORINO

t0Per tre giorni il mondo dell'editoria si ritrova a Torino. L'occasione è il World Newspaper Congress, il Congresso Mondiale dei giornali, giunto quest'anno alla 66/a edizione. Editori, Ceo e direttori di tutto il mondo sono attesi al Lingotto per discutere sul futuro dell'informazione. Tra gli oltre mille protagonisti, il presidente dell'Editrice La Stampa e di Fiat, John Elkann, il Ceo di Rcs MediaGroup Pietro Scott Jovane e il presidente del Gruppo Editoriale L'Espresso, Carlo De Benedetti.(ANSA)

UNIONE GIORNALISTI RUSSIA: NESSUNO HA DIRITTO TRATTENERE I GIORNALISTI CHE SVOLGONO IL LORO DOVERE

r9Il Capo del comitato per protezione della libertà di stampa e dei diritti dei giornalisti dell'Unione dei giornalisti della Russia Pavel Gutinov ha richiesto il rilascio dei colleghi e un'indagine approfondita sulla detenzione dei giornalisti del canale Zvezda. Ha sottolineato che gli eventi che stanno accadendo in Ucraina potranno minacciare l'istituzione del giornalismo in tutto il mondo che, al contrario, deve essere salvaguardata, perché il giornalismo non è strumento di guerra dell'informazione. Gutionov dichiara che nessuno ha il diritto di trattenere i giornalisti che fanno il loro dovere e ha dichiarato che l'Unione si rivolge a tutte le organizzazioni internazionali e ucraine per far liberare i colleghi.
I giornalisti del canale televisivo russo Zvezda, detenuti dai combattenti della guardia nazionale dell'Ucraina nella parte orientale, sono stati consegnati al personale del Servizio di sicurezza ucraino (SBU), comunica l'ufficio stampa della guardia nazionale.
Il cameraman Andrej Sushenkov e l'ingegnere del suono Anton Malyshev sono sospettati del monitoraggio e della raccolta di informazioni su un posto di blocco delle forze di sicurezza ucraine.
Il delegato per i diritti umani del Ministero degli Esteri russo Konstantin Dolgov ha dichiarato che Mosca chiede l'immediato rilascio dei giornalisti e attende la risposta sull'incidente da parte delle organizzazioni internazionali.(LAVOCEDELLARISSIA, GLOBALIST)

TV/SKY: PRELIEVO FORZOSO PER ASSUMERE PRECARI, SI PREPARANO LE CAUSE DEI “DISSIDENTI”

skytg24A fine mese verrà effettuata la prima trattenuta in busta paga. Subito dopo, partiranno le prime cause di contestazione di legittimità. L‘accordo raggiunto a Sky Tg24 tra il Comitato di redazione e l’azienda e firmato formalmente il 22 maggio, che prevede la stabilizzazione di 13 precari a fronte del taglio per due anni dell’1,69% delle retribuzioni dei colleghi già assunti, è insomma destinato a far ancora discutere a lungo. Anche per le vie legali, dunque non solo all’interno della redazione del gruppo Murdoch oltre che a livello sindacale, dove c’è stata un’evidente spaccatura. Si tratta infatti della prima volta che il sindacato dei giornalisti accetta l’idea di far pagare la stabilizzazione di precari in un’azienda sana e che produce utili con il contributo economico degli stessi dipendenti. Con un accordo che, oltretutto, accanto a tagli e stabilizzazioni ha pure rinnovato il contratto integrativo, con la definizione di un nuovo premio di produzione per massimi 1.950 euro lordi per dipendenti con il relativo trattamento fiscale agevolato nel solo 2014 e l’apertura di una trattativa per la dotazione di smartphone e tablet. (AFFARITALIANI)

TV/RAI: PARTE IL TG1 TUTTO DIGITALE. NUOVO STUDIO, E NUOVE TECNOLOGIA.

t9Dall’edizione delle 20 di lunedì anche il Tg1 sarà completamento digitalizzato. Dopo Tg2, Rai News e Tg3, anche la testata ammiraglia avrà una filiera produttiva tutta digitale, tanto che a breve i giornalisti potranno inviare immagini anche da iPad. «È un ulteriore passo verso la full digital media company che sarà la Rai del futuro», ha detto il direttore generale di Viale Mazzini, Luigi Gubitosi, che in vista dell’appuntamento di lunedì oggi ha visitato i nuovi studi, la nuova sala regia ed incontrato i giornalisti.   
Entusiasta il direttore della testata, Mario Orfeo: «Per me -ha detto- la preparazione della digitalizzazione è stata una grande esperienza umana e professionale, in cui lo spirito di squadra e la forza del gruppo di lavoro hanno fatto la differenza. Anche perché non è stato facile portare avanti negli ultimi giorni contemporaneamente la realizzazione del vecchio tg analogico e la creazione dei numeri zero di quello digitalizzato. In concomitanza con lo switch off digitale, il Tg1 vara anche un notevole restyling, con nuova grafica (sempre incentrata sul pianeta in movimento) e una nuova musica che accompagnerà la lettura dei titoli di testa (la storica sigla non si cambia), commissionata al Premio Oscar, Nicola Piovani, che ha ironizzato: «Quando mi hanno chiesto questi 60-90 secondo di musica per il Tg1 mi sono sentito onorato. Sono abituato con il cinema a commentare immagini con la musica ma lì c’è una sceneggiatura scritta. Qui è imprevedibile cosa andrà in onda di giorno in giorno. Così non dovevo essere né troppo allegro, né troppo cupo. Allora mentre scrivevo ho cercato di pensare a due notizia, una bella ed una cattiva: ho immaginato che l’Italia vincesse la Coppa del Mondo di calcio e poi, scaramanticamente, il momento in cui il Tg1 si trovasse ad annunciare la mia dipartita», ha concluso ridendo.  (ASCA)
 

EDITORIA: GIORNALISTI DE L'UNITÀ IN SCIOPERO. IL COMUNICATO DEL CDR

1255613271 2L'Unita' non e’ in edicola per uno sciopero dei giornalisti legato al rinvio al 12 giugno dell'assemblea dei soci, "chiamata a decidere sulla ricapitalizzazione o su una liquidazione della societa'". E' quanto riferisce il cdr che in una nota ritiene lo slittamento "una scelta grave, inaccettabile. Sulla pelle dei lavoratori e alle spalle dei lettori, si stanno portando avanti manovre che minano il futuro de l'Unita'. Il 'giorno decisivo' e' stato il giorno dell'ennesimo rinvio". Continua la nota: "Per senso di responsabilita' e amore del nostro giornale, abbiamo garantito l'uscita de l'Unita', nonostante il mancato pagamento degli stipendi e l'irresponsabilita' di una azienda che nulla ha fatto per supportare adeguatamente il prodotto. Un prodotto che, come dimostrano l'attaccamento dei lettori e il successo dei supplementi legati al novantesimo anniversario della testata (ultimo lo speciale su Enrico Berlinguer), ha ancora un significativo spazio di mercato. Lo stesso senso di responsabilita' - si legge ancora - dimostrato nei fatti dai lavoratori, e' fin qui mancato a Matteo Fago, Maurizio Mian, Renato Soru, Maria Claudia Ioannucci e allo stesso Pd, che pur avendo una quota minoritaria nell'azionariato, non puo' chiamarsi fuori quando e' chiaramente a rischio l'esistenza stessa de l'Unita'". Per questo " non saremo in edicola. Per questo, fino al 12 giugno, proseguira' lo sciopero delle firme. Stiamo lottando per mantenere in vita il piu' grande giornale della sinistra. Non permetteremo a nessuno di mettere a tacere una voce che sempre e' stata e vuol continuare ad essere libera". (AFFARITALIANI)