Aperto e subito rinviato al Cairo il processo contro i giornalisti di Al Jazeera, accusati di complicità in azioni terroristiche. Tre degli accusati sono comparsi in tribunale, altri sei sono processati in contumacia. Tra di loro quattro stranieri: una olandese, due britannici e un australiano, che è tra i tre in carcere, arrestati il 29 dicembre.
Il canale satellitare qatariota ha definito “assurde” le accuse, che vedono i reporter sul banco degli imputati per aver usato materiale di trasmissione non autorizzato, per aver diffuso notizie false e per aver fornito materiale, informazioni e denaro a sedici egiziani accusati di far parte di un gruppo terroristico. Il processo è stato aggiornato al 5 marzo.eurones
. Mohamed Fahmy, Peter Greste e Mohammed Baher sono accusati di far parte o di favorire organizzazioni terroristiche, in particolare di avere legami con i Fratelli Musulmani, relegati a “gruppo illegale” dalla caduta del governo Morsi. All'apertura del processo, il tribunale del Cairo ha detto di voler ascoltare i testimoni dell'accusa e valutare le prove alla prossima udienza
Il caso ha scatenato serie critiche da parte di gruppi a sostegno dei diritti umani, nei confronti del nuovo governo militare del paese più popoloso del mondo arabo. Solidarietà viene anche dall'Osservatorio dei Diritti Umani in Medio Oriente, che ritiene che un giornalista non può rischiare anni di carcere solo per aver fatto il proprio lavoro.
Nel 2013, l'Egitto è stato classificato come il terzo paese “letale” per i giornalisti, con cinque reporter uccisi e 45 aggressioni. In almeno 11 occasioni, le forze di polizia hanno fatto irruzione in agenzie di stampa. ( INFOGGI)