Professione

Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione

UNAGA: CONGRESSO NAZIONALE ELEGGE NUOVO CONSIGLIO. COSSU (TESORIERA NAZ. UCSI) PREMIATA

unMimmo Vita, giornalista professionista veneto, è stato confermato per il prossimo quadriennio alla presidenza dell’UNAGA (l’Unione Nazionale delle Associazioni Giornalisti Agricoltura, Alimentazione, Ambiente, Territorio, Foreste, Pesca, Energie Rinnovabili e rappresenta il gruppo ufficiale di specializzazione della FNSI). Lo affiancano come vice presidente il pugliese Roberto De Petro; il veneto Efrem Tassinato come tesoriere e il romagnolo Roberto Zalambani come segretario. E’ stato anche eletto il nuovo consiglio nazionale per il periodo 2013-2017. Il presidente  della Fnsi, Giovanni Rossi ha seguito i lavori congressuali, portando il sostegno del sindacato. “In questo momento – ha spiegato Rossi – è importante avvicinare i colleghi al sindacato, viste le pressanti scadenze legate al nuovo contratto della categoria ed alla regolamentazione del lavoro autonomo, per realizzare l’obiettivo dell’equo compenso”. “Formazione” è stata la parola più ripetuta negli interventi dei Presidenti delle ARGA, che hanno apprezzato il messaggio giunto dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Enzo Iacopino. “La grande sfida dell’Ordine dei Giornalisti – ha affermato Iacopino – è quella della formazione obbligatoria, che partirà nelle prossime settimane e che dovrà vedere i gruppi di specializzazione al nostro fianco nei settori di loro competenza”. Nei prossimi mesi i giornalisti del settore saranno impegnati per trasmettere i contenuti della nuova PAC. Un ruolo su cui i professionisti italiani hanno fatto già molto, come ha riconosciuto nel suo videomessaggio di saluto il presidente della Commissione agricoltura dell’Unione Europea Paolo De Castro. “Il momento è decisivo per il sistema agricolo italiano – ha sottolineato De Castro – che, adeguandosi alla nuova PAC, riceverà un’iniezione di linfa ed importanti spinte di modernizzazione. Un altro tema che vedrà protagonisti i giornalisti di Unaga è quello dell’Expò 2015, dove verrà dibattuto il tema dell’alimentazione mondiale. “Non basterà il pianeta per alimentare in futuro tutti gli abitant+i della terra”, ha ricordato Cosimo Lacirignola, segretario generale del CIHEAM, il Centre Internationale des Hautes Etudes pour l’agricolture Mediterranèenne, che nella sede IAM di Bari ha ospitato il congresso, grazie all’impegno di Arga Puglia e del suo presidente Roberto De Petro.
Nel corso del convegno e’ stato consegnato un riconoscimento a Mariella Cossu, che fa partecossu
dell’Unione da molti anni e che e’ anche tesoriere nazionale dell’Ucsi, dal presidente dell' Arga Puglia e dal presidente nazionale Unaga
. ( nella foto il momento della premiazione) (UCSI)

SCIOPERO AL COURRIER INTERNATIONAL, PER LA PRIMA VOLTA DAL 1988 NON È IN EDICOLA

CourrierIl Courrier International (del gruppo Le Monde) non è in edicola per lo sciopero dei giornalisti che protestano contro il piano di ristrutturazione che prevede la soppressione di 22 posti di lavoro (su 79). E’ la prima volta che il settimanale non è stampato dalla sua creazione, nel 1988. Il giornale, che traduce in francese gli articoli della stampa internazionale, ha perso di recente un grosso contratto con la Commissione europea che ha deciso di chiudere il sito di informazione in dieci lingue presseurop.eu, di cui Courrier International era il principale operatore dal 2009. Un mercato pari a 2,5 milioni di euro per il Courrier International su un fatturato totale annuo di circa 30 milioni, ha spiegato il presidente del gruppo Antoine Laporte. Courrier International ha una tiratura di 182.000 copie, di cui 120.000 sono abbonati. (ANSA)

DIFFAMAZIONE: CAMERA, NIENTE CARCERE PER GIORNALISTI.SIDDI: PRIMO PASSO MA ANCORA FORTI ARRETRATEZZE

C 4 articolo 2003977 upiImagepp Via libera dell'Aula della Camera al testo che riforma il reato di diffamazione a mezzo stampa, cancellando il carcere per i giornalisti e i direttori di testate. I sì sono stati 308, 117 i contrari, 8 gli astenuti. Il testo passa al Senato. Contro votano Sel e M5S."Mettiamo fine ad un anacronismo, quello della carcerazione per i giornalisti, che riecheggia culture incompatibili con la democrazia costituzionale". Così Pino Pisicchio, autore della prima proposta di legge di riforma della diffamazione, commenta l'approvazione del provvedimento che elimina la pena detentiva per i giornalisti."Certo, si poteva fare di più - aggiunge il presidente del gruppo Misto - si poteva porre l'istituzione di un Giurì d'onore per evitare la giurisdizionalizzazione dei contrasti tra giornalista e cittadino, così come sarebbe stato utile approfondire i temi relativi all'uso delle nuove tecnologie della comunicazione. Torneremo a porre il tema sul piano di una proposta organica. Oggi accontentiamoci di un passo".
Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi: “La legge sulla diffamazione a mezzo stampa approvata, in prima istanza, dalla Camera dei Deputati è un chiaro passo avanti nella direzione della civiltà giuridica europea e della giurisprudenza sui diritti umani poiché abolisce il carcere a carico dei giornalisti, ma contiene anche elementi di evidente arretratezza e condizionamento.E’ una grave delusione, infatti, che il riconoscimento del segreto professionale anche per il giornalista pubblicista sia accompagnato dalla conferma dell’obbligo di rivelare la fonte qualora ritenuta determinante per dirimere una causa di diffamazione. L’interesse riservato dalla legge al segreto professionale per alcune materie (salute, diritto alla difesa, libertà d’informazione, professione religiosa) che riservava perciò questo obbligo a medici, avvocati, sacerdoti e giornalisti è fortemente indebolito ed appare un oggettivo limite non in linea con la civiltà giuridica più avanzata in materia di libertà fondamentali. Anche sull’interdizione professionale per i casi di recidiva si avverte l’obliquità della norma, a fronte della mancata introduzione del Giurì per la lealtà dell’informazione che avrebbe temperato meglio la soluzione di eventuali gravi danni dolosamente causati da un giornalista. Altro motivo di delusione è la bocciatura dell’emendamento sulle liti temerarie in sede civile, spesso avviate allo scopo di intimidire giornalisti e editori con richiesta di risarcimenti esorbitanti e condizionare, fino al silenzio, nei casi dei soggetti più deboli, l’informazione su casi scottanti di inchieste su fenomeni di devianza dell’amministrazione pubblica o della criminalità organizzata. Ancora nubi non diramate ci sono, inoltre, per quanto riguarda gli obblighi a carico dell’informazione via web. La Fnsi confida che in Senato sia possibile compiere un passo definitivo in direzione di una legge per la libertà di informazione, nel giusto equilibrio tra diritti e doveri di lealtà e correttezza. In ogni caso, allo stato, va salutato certamente come positiva la cancellazione del carcere per il reato di diffamazione a mezzo stampa, circostanza che, oltre ad essere un mostro giuridico fuori del tempo, ha causato anche di recente l’esposizione dell’Italia alla condanna da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo”. (TMNEWS,FNSI)

CHIUDE FESTIVAL GIORNALISMO: NON CI SONO I SOLDI, MA LA REGIONE PROMETTE FONDI».

195px-Conferenza StampaE’ seriamente a rischio il Festival del giornalismo 2014. Arianna Ciccone, fondatrice, ideatrice e coordinatrice del Festival, raggiunta telefonicamente da Umbria24 è un fiume in piena: «Nonostante ci si stia spendendo infaticabilmente in questi ultimi giorni, anche con l’aiuto del sindaco di Perugia che ce la sta mettendo tutta, credo che il Festival quest’anno salti».
E’ una questione di soldi: «Sponsor importanti che hanno sostenuto il festival in passato, come la Camera di Commercio, non hanno offerto un contributo all’altezza delle ambizioni del festival ma si sono limitati a garantire la quota di sempre nonostante il Festival sia cresciuto enormemente. Questo è un evento che la città, le istituzioni e gli enti devono meritare. Non lo si può pensare con tagli trasversali, mortificando chi ci lavora e le idee che ci stanno dietro. In questi anni abbiamo assistito a un comportamento insolito e strano. Mentre il Festival cresce richiamando una attenzione internazionale su Perugia, con grandi nomi, con temi di attualità, con una enorme presenza di giovani da tutto il mondo, sia dal pubblico che dal privato, i sostegni vengono progressivamente tagliati».
 
Il sindaco Il sindaco di Perugia, Wladimiro boccali risponde dal suo profilo Facebook «Il Festival del giornalismo – scrive – non deve chiudere, non deve interrompersi, deve restare a Perugia, dove è nato e dove ha potuto crescere fino a diventare una delle più importanti manifestazioni, non solo della città e della regione.
Intanto l’assessore alla Cultura dell’Umbria  Fabrizio Felice Bracco, ha annunciato: “Lunedì porto in giunta una delibera sui fondi per lo stanziamento di una cifra che oscilli tra i 100 mila e i 120 mila euro”. Gli organizzatori, pero’ prima di impegnarsi per la manifestazione vogliono certezze ed attendono decisioni concrete prima di muoversi ( ASCA, UMBRIANEWS)

CAMBIO TESTATA DELL’HERALD TRIBUNE: IN EDICOLA COME INTERNATIONAL NEW YORK TIMES

ihtLo storico Herald Tribune, a 125 anni di eta', cambia testata e ha assunto il nome di International New York Times. Lo ha deciso il New York Times, che controlla il quotidiano Herald Tribune, con base a Parigi, il quale aveva indicato febbraio come data del cambio del nome, mentre l'attuale data e' stata rivelata dall'editore, Stephen Dunbar-Johnson, in una lettera ai lettori. Per l'occasione il nuovo giornale uscira' con 24 pagine speciali di storia dell'Herald Tribune. Le edizioni dell'International New York Times saranno incluse nelle apps e nei siti web del New York Times. Il quotidiano venne fondato nel 1887 dall'imprenditore James Gordon Bennett. (AGI)