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Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione

GIORNALE USA SMANTELLA REDAZIONE E IMPONE AI CRONISTI DI LAVORARE DA MCDONALD’S O DA STARBUCKS

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Gli Starbucks e i McDonald’s saranno presto le nuove ‘’redazioni’’ di una ventina di cronisti dell’  Arizona Republic. La direzione del giornale ha incontrato i redattori di Mesa, Scottsdale e Phoenix, tre città in cui la testata è diffusa, consegnando loro dei computer portatili. Diventeranno dei ” reporter mobili “, senza posto di lavoro in redazione. Poiché Starbucks e McDonald dispongono di connessione wi-fi gratuita – racconta Bizjournals.com - la direzione ha suggerito di utilizzare quei locali per lavorare sul campo. Secondo quanto riferito da redattori anonimi, la direzione non vuole che lavorino da casa preferendo che essi stiano su piazza il più possibile. La decisione, sempre secondo fonti anonime interne, è stata presa per risparmiare e sarà il prossimo passo nel programma di copertura digitale del Republic. Alcuni cronisti hanno detto di essere contenti di poter lavorare dall’ esterno, ma qualcuno si lamenta perché teme di finire  ” isolato” dagli altri reporter.In agosto la testata ha licenziato una trentina di dipendenti. Negli ultimi anni, complessivamente,  sono stati circa 100 i licenziamenti effettuati. .(BIZJOURNALS.COM)

 

YOUREPORTER.IT, QUANDO IL CITIZEN JOURNALISM ITALIANO FA SCUOLA ALL’ESTERO

logo-yr-pageQuando si parla di innovazione, nella maggior parte dei casi si guarda all'estero e soprattutto agli Stati uniti. Qualche volta però gli Usa guardano all'Italia. Il blog 10,000 Words, dedicato al giornalismo digitale, ha intervistato Angelo Cimarosti, cofondatore di Youreporter. In sette anni la piattaforma di citizen journalism è diventata una fonte di video, foto e notizie anche per i media italiani tradizionali. E Per 10,000 Words è un caso di scuola. Nel 2006, quando è nato Youreporter.it, la banda larga era ancora meno diffusa di oggi e gli smartphone erano un prodotto di nicchia. Il successo del sito, dovuto soprattutto ai video caricati dagli utenti, doveva ancora arrivare. Cimarosti racconta a 10,000 Words che "siamo partiti in piccolo, con le foto mandate dagli utenti. L'Italia è fatta di piccole città e documentare le piccole cose è importante, perché sono quelle più spesso trascurate dai media, come i disservizi nella raccolta dei rifiuti o un semaforo non funzionante".In una giornata piena di notizie, sul sito vengono caricati 3000 video che, in media, vengono visualizzati da un milione di utenti. "È un buon risultato per la piattaforma", commenta Cimarosti.Youreporter non ha controllo redazionale dei contenuti caricati e non vengono corretti neppure gli errori grammaticali. "Se però viene caricato un video falso o palesemente artefatto gli algoritmi della piattaforma lo eliminano o gli utenti possono rimuoverlo, come accade con altri tipi di comunità sul web". Per ora gli utenti non vengono ricompensati, ma Cimarosti è pronto a integrare forme di revenue sharing (un tipo di remunerazione condivisa tra autori ed editori, basato sui ricavi del singolo contenuto). In coda all'intervista Cimarosti ha elencato le sue regole per il citizen journalist: non zoomare (La Bbc e la Cnn non lo fanno mai), non superare i 3-4 minuti, girare in modo lineare e, infine, la norma aurea: "meglio un contenuto di scarsa qualità che nessun contenuto". (PRIMA)

LAMPEDUSA: LA FNSI PARTECIPA AL LUTTO NAZIONALE. GIORNALISMO FONTE DI VERITÀ E RESPONSABILITÀ

nastro lutto"La Federazione Nazionale della Stampa Italiana ha aderito e sta partecipando, con modalità espressive idonee in tutte le attività sindacali in corso, al lutto nazionale per le vittime dell'immane tragedia degli immigrati a largo di Lampedusa. Il giornalismo italiano sta partecipando al lutto adempiendo puntualmente e con abnegazione ai propri doveri professionali di illuminare l'opinione pubblica sulla tragedia e sull'orrore che continuano a provocare i mercanti di uomini e i trafficanti di morte senza scrupoli. Lo ha affermato, in una nota, il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi. L'articolazione di posizioni diverse su alcuni organi di stampa per ragioni di pluralismo politico non può nascondere questa drammatica realtà, che chiede ai giornalisti un supplemento di responsabilità etica. Il ricordo delle vittime delle guerre, della fuga dalle violenze, ma anche della storia della nostra emigrazione non possono che essere motivo di grande ulteriore rispetto per le vittime. Nessuno può illudersi che tutto ciò riguardi sempre gli altri e solo gli altri. Nel momento del lutto questo rispetto e la ricerca della verità prevalgano su tutto. Mai come in questi giorni, per tutto il giornalismo italiano e non solo, la lettura e l'adesione ai principi della Carta di Roma (protocollo deontologico sui richiedenti asilo, i rifugiati, gli emigranti e le vittime della tratta) sia un punto di riferimento per un lavoro serio e qualificato di ciascun giornalista che voglia essere all'altezza di questa drammatica situazione."(FNSI)

PROFESSIONE: RIZZO NERVO PRESIDENTE DELLA SCUOLA DI GIORNALISMO DI PERUGIA

Rizzo-Nervo-Nino-foto-OlycomIl consiglio di amministrazione Rai, riunito a Viale Mazzini, ha nominato presidente della Scuola di giornalismo di Perugia Nino Rizzo Nervo, membro del precedente cda. Antonio Socci – secondo quanto si apprende – è stato nominato vicepresidente e Antonio Bagnardi direttore. (ANSA)

PROFESSIONE: FONDAZIONE KNIGHT, 20 BORSE DI STUDIO PER CAMBIARE IL GIORNALISMO

knight-foundation-500x323Ci sono opportunità da cogliere al volo, specie per i giornalisti che vogliono indirizzare la loro carriera verso un livello superiore. E quella offerta dalla Fondazione John F. Knight rientra nella categoria: una borsa di studio di 10 mesi presso la prestigiosa università di Stanford per sviluppare idee innovative sul futuro del giornalismo. Nella Silicon Valley delle startup che conquistano i mercati globali, la Fondazione offre a 20 giornalisti da tutto il mondo 65mila dollari per mettersi alla prova su progetti creativi. I candidati internazionali devono avere almeno cinque anni di esperienza lavorativa. Non è richiesto un titolo di studio specifico sul giornalismo e possono partecipare, oltre ai professionisti, anche imprenditori e manager del campo editoriale. Le domande vanno inoltrate attraverso il sito della fondazione entro il 1 dicembre 2013. "Non offriamo un tradizionale anno sabbatico. Piuttosto cerchiamo giornalisti e imprenditori che siano curiosi e ottimisti riguardo le opportunità che il grande cambiamento in atto nel giornalismo sta facendo emergere", ha spiegato Dawn Garcia, responsabile del programma della Fondazione "Professionisti con un curriculum di successo, che hanno l'ambizione di fare di più. Gente che farà buon uso dell'anno a Stanford e che continuerà ad innovare".
Durante la borsa di studio i partecipanti dovranno sviluppare un progetto concreto, un prototipo o un modello per un nuovo approccio al giornalismo, un evento innovativo o qualsiasi altro prodotto inedito. Contemporaneamente, parteciperanno a seminari e lezioni sulla tecnologia e il giornalismo, impartiti dai professori di Stanford. Una buona opportunità anche per conoscere menti brillanti e scambiare punti di vista sulla professione. I posti a disposizione sono pochi, e il livello d'accesso molto alto, ma a Stanford sanno fare scelte sorprendenti. Sul sito della Fondazione è possibile conoscere i partecipanti delle edizioni precedenti e vedere il loro curriculum. Vengono accettate figure professionali diverse, dai reporter, ai fotogiornalisti e i designer. «Se dall'elenco degli studenti non vedi nessuno con caratteristiche simili alle tue, non pensare che la borsa di studio non sia per te. Anzi, potrebbe essere il tuo turno», ha precisato Garcia. (CORRIERE.IT)