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EDITORIA: VIRMAN CUSENZA NUOVO DIRETTORE DE “ IL MESSAGGERO

cusenzaVirman Cusenza e' il nuovo direttore del quotidiano 'Il Messaggero'. Cusenza, 48 anni, gia' direttore de Il Mattino di Napoli, prende il posto di Mario Orfeo, a sua volta nominato direttore del Tg1. Cusenza aveva gia' lavorato al quotidiano romano tra il 1998 e il 2007 nella redazione politica.(AGI)

CHIESA/MEDIA: PER “ESSERE MISSIONE OGGI”, RINNOVARE COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO IN UN VOLUME DI TESTIMONIANZE COMBONIANE

Essere_missione_oggi_2Le sfide del futuro missionario passano anche attraverso un rinnovamento della comunicazione e del linguaggio, per rendere le parole e le definizioni proprie della comunicazione missionaria più rispondenti alle sfide epocali. E' uno dei passaggi del libro "Essere Missione Oggi", a cura di Fernando Zolli, ed Emi, che raccoglie i contributi di alcuni rappresentanti della famiglia comboniana, che trovando ormai vetusto il tradizionale immaginario missionario, hanno riflettuto, anche con ricerche, simposi e l'aiuto dei teologi, sul senso della loro vocazione nel contesto europeo e occidentale. E' già in corso, rilevano, un nuovo immaginario missionario, più pertinente per il tempo che l'umanità sta vivendo, che ha bisogno di essere riconosciuto e promosso. Se il linguaggio adottato a partire dalle conquiste coloniali può diventare oggi un ostacolo, la comunicazione verbale, cartacea, audiovisiva, ma soprattutto quella cibernetica e virtuale, è per la missione una sfida da cogliere. Il volume cerca di rispondere ad alcune domande come: il missionario può declinare ancora, oggi, la propria identità in termini «geografici»? Gli «estremi confini della terra», ai quali si sente personalmente inviato dal Signore, hanno ancora - nell'era della globalizzazione - una valenza... chilometrica? I confini da raggiungere e attraversare non sono piuttosto quelli «antropologici»? Domande (e risposte) proprie del mondo missionario ma che riguardano, in realtà, tutta la chiesa. (Segnalazione UCSI LAZIO)

TV2000:AL MATTINO VOLA OLTRE IL 2%. IL DIRETTORE BOFFO: PRIMA TRA LE NON GENERALISTE

tvLa notizia prima di tutto. "Nel cuore dei giorni/arancio" il 28 novembre ha raggiunto uno share del 2.30% di spettatori, con 270.000 contatti e una media di spettatori al minuto di 126.500. Un dato confermato giovedì, con l'1.95% di share, seguito dall'1.27 dello spazio rosso. Lo ha reso noto il direttore di Tv2000, Dino Boffo che cosi' prosegue in una lunga nota:Non siamo soliti fare proclami, ma crediamo importante e bello condividere questi risultati con voi. Prima di tutto perché gli spettatori sono parte della nostra famiglia, e sentono i nostri risultati come loro. In secondo luogo perché la tv è contagiosa, nel bene e nel male. I primi a seguirci sono stati i nostri testimonial migliori ed è a loro che dedichiamo l'attuale successo, ora che molti altri hanno fatto loro una scelta che all'inizio non era né facile né scontata. Per avere un'idea del rilievo raggiunto, che solo un anno fa raggiungevamo solo con la santa messa e, naturalmente, il santo rosario, va detto che nella fascia oraria del mattino, tra le 8.30 e le 12 Tv2000 è seconda, tra le tv non generaliste, solo a Rai Yoyo, con una differenza di ascolto dello 0,4%. Un'inezia.
Ma nella fascia tra le 9 e le 10 "Nel cuore dei giorni/arancio" con il suo 2.30% è la prima tra le tv non generaliste. E per completare il quadro, questa la comparazione con le altre reti "inarrivabili": La7 ci precede con il 2.75%, Italia 1 è al 3.28%, Rai 2 al 3.92, Rete 4 al 5.35. Dietro, oltre trecento tv, tra le quali Rai 4, Rai movie, Rai 5, L7d, Cielo, Sky Tg24, Mtv e tutte le altre, con percentuali oscillanti tra l'1.09 e lo 0.15%. Real Time, canale di tendenza, è allo 0,74. Fox life, che è stata rete di riferimento negli anni scorsi, allo 0.10. La pubblicizzatissima Vero Tv, dove fanno bella mostra di sé i Costanzo e i Columbro con Tedeschi, Laurito ecc. viaggia, insieme a Rete Capri, allo 0,43 in quella fascia oraria (con uno 0,14 giornaliero).
Siamo partiti, poco più di un anno fa, con un pugno di spettatori in una fascia oraria dove le abitudini erano particolarmente consolidate. In prima serata si sceglie ogni volta che programma guardare. Nelle fasce quotidiane, gli spettatori hanno i loro appuntamenti fissi. Un po' come la differenza tra comprare il pane fresco (dal panettiere di fiducia) e l'abito per una cerimonia importante (una scelta molto più impegnativa, estemporanea, quindi sempre diversa). Con lo stesso spirito abbiamo varato "Nel cuore dei giorni/giallo/azzurro/indaco" e "Tgtg". Nessuna scorciatoia, nessuno spazio facile, ma tutti orari da conquistare palmo a palmo, come nel football americano, che richiama l'epopea della conquista del lontano ovest.
Programmi che raggiungono centinaia di migliaia di spettatori ogni giorno, con picchi, per l'azzurro vicini all'1% , tra le 17 e le 18, e ottimi risultati anche nelle seconde e terze emissioni. Per non parlare di Tg2000 che nella nuova collocazione oraria supera regolarmente i 200 mila telespettatori, con picchi ormai non lontani dai 300 mila.
Proprio lì dove esistono programmi monumento, che fanno parte del paesaggio televisivo da quindici o vent'anni, volevamo essere.
Abbiamo pensato che il rilancio di Tv2000 passasse anche dalla capacità di entrare nella vostra quotidianità, promettendo di portarvi nel cuore profondo di ogni giornata. Ascoltandovi e facendovi compagnia. Dando un'occhiata alle altre proposte televisive del mattino, che hanno alle spalle anni e anni di esperienza e possono contare su orchestre dal vivo, decine di inviati, esclusive sui fatti eclatanti proposti dalla cronaca nera, archivi infiniti... crediamo di aver capito che il sottile margine di differenza su cui lavorare per raggiungere risultati ancora più ambiziosi è proprio la valorizzazione dello spettatore. Abbiamo una grande stima - potrebbe forse essere diversamente? - di chi ci guarda, del suo gusto, della sua umanità e anche delle sue potenzialità di diventare, in ogni momento, il protagonista imprevisto di ogni puntata. Incoraggiati da ascolti che superano le nostre aspettative, oltreché le previsioni più realistiche, vogliamo dirvi che il nostro impegno sarà ancora maggiore. Davide ancora una volta potrebbe battere Golia? Chi lo sa? Non succede sempre, ma è una possibilità a cui intendiamo far credito. Con questa consapevolezza, affrontiamo, con i nostri volti e le vostre storie, vere e proprie corazzate televisive, con budget e traini imparagonabili. Il fatto che i nostri ospiti di un giorno escano felici dallo studio e ci chiedano di ritornare è lo specchio di voi che ci guardate. E che giorno dopo giorno ritornate a cercarci, portando idealmente con voi qualche spettatore nuovo, che vi sta a cuore.(CHIESACATTOLICA)

PROFESSIONE:LA FISC RECLAMA I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL'EDITORIA PER I SETTIMANALI CATTOLICI. PRESIDENTE ZANOTTI:IN PERICOLO LA DEMOCRAZIA INFORMATIVA

fzanottip_mini"La democrazia informativa è in pericolo. Il grande pubblico non se ne accorge, ma rischiamo di trovarci solo con pochi giornali disponibili in edicola". È questo l'allarme lanciato da Francesco Zanotti (presidente della Federazione italiana settimanali cattolici) in un video editoriale per il Copercom.(http://www.copercom.it/pls/copercom/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=288)
Il presidente della Fisc affronta la questione dei contributi pubblici all'editoria, ricordando che "sono nati ed esistono per favorire il pluralismo nell'informazione, per controbilanciare un mercato pubblicitario tutto a vantaggio dei grandi network". Zanotti chiede, infine, il ripristino dei contributi "nel loro ammontare, anche perché sono ben poca cosa all'interno del bilancio statale. E di quel poco noi settimanali cattolici percepiamo briciole di contributi. Briciole comunque necessarie per continuare ad esistere, a dare voce a chi non ce l'ha, come facciamo da oltre un secolo, in ogni angolo d'Italia".(FISC,COPERCOM)

SVIZZERA: APERTE LE CANDIDATURE AL “ PREMIO CATTOLICO DEI MASSA MEDIA 2013”

sbk_logo_mk_1Sono aperte le candidature al "Premio cattolico dei mass media 2013", assegnato ogni anno dalla Commissione per le comunicazioni sociali dei vescovi svizzeri. Il premio, dell'ammontare di 4mila franchi svizzeri, riconosce i lavori e le iniziative nel campo della comunicazione che "rispecchiano in modo esemplare e significativo il messaggio del Vangelo". Esso, si legge in una nota della Conferenza episcopale, esprime la "grande attenzione da sempre riservata dalla Chiesa ai mezzi di comunicazione sociale" che essa stessa usa per la sua missione e che considera come "uno strumento privilegiato per la condivisione pubblica delle idee e degli ideali". Per partecipare al concorso i lavori presentati devono avere un legame con la Svizzera (ad esempio l'autore, il luogo di pubblicazione o il tema). Nel 2012 il premio è stato attribuito al documentarista svizzero David Syz per il suo film "Hunger - genug ist nicht genug" (Fame e abbondanza) e nel 2011 congiuntamente alla trasmissione intitolata "I sette peccati capitali" trasmessa, nel 2010, dall'emittente della Svizzera tedesca SF e alla trasmissione radiofonica quotidiana "Les zebres", in onda sulla Radio Svizzera Romanda da più di dieci anni. Ulteriori informazioni presso Simon Spengler, Segretario della Commissione per la comunicazione ed i media della Conferenza dei vescovi svizzeri.(SIR)