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EDITORIA: LA STAMPA LANCIA “EUROPA”, SPECIALE DI 16 PAGINE REALIZZATO CON I PRINCIPALI QUOTIDIANI EUROPEI

europa03pLa stampa e' in edicola con "Europa", un inserto estraibile di sedici pagine più quattro di fake cover disegnate da Matteo Pericoli. "Europa" nasce dalla partnership della testata diretta da Mario Calabresi con cinque dei principali quotidiani europei: Le Monde, El Pais, Suddeutsche Zeitung, The Guardian e la polacca Gazeta Wiborcza, che, insieme, hanno voluto interrogarsi e riflettere sullo stato attuale dell'Unione Europea, mai come ora al centro di mille interrogativi circa il proprio presente e, soprattutto, il proprio futuro. Il tema di questo primo speciale, spiega un comunicato del quotidiano torinese, è "Lo stato dell'Unione", trattato approfonditamente sia nella sua accezione con la U maiuscola, intesa come Unione istituzionale, sia con la minuscola, intesa come unità tra i popoli europei. Le tematiche sono declinate all'interno di diverse sezioni redatte dai giornalisti di tutte le testate coinvolte nel progetto. A fare da introduzione un'intervista esclusiva con il premier tedesco Angela Merkel, che racconta la sua visione dell'Europa. Il cuore dell'inserto è dedicato a raccontare gli europei, prima ancora che l'Europa attraverso le storie di ventenni che stanno entrando ora nel mondo del lavoro e di ultrasessantenni che ne stanno uscendo raccolte nei sei paesi dei giornali che fanno parte della partnership e accompagnate dai loro volti. In "L'Europa che funziona" si parla di aziende, enti, distretti industriali ( dalla macro regione Piemonte-Rhone Alpes al vivaista pugliese che prospera rifornendo l'Olanda di rose mediterranee) che sono nati o cresciuti grazie all'Europa e morirebbero se si sfaldasse l'euro. In "L'Europa che si muove" viene trattato il fenomeno della nuova immigrazione all'interno dei confini europei, facilitata dalla mancanza di barriere, come quella che vede ultimamente un largo flusso professionale muoversi dalla Spagna alla Germania. Verrà anche affrontato il tema dell'Euroscetticismo, raccontando e analizzando movimenti e personalità contrari all'Unione Europea. In "L'Europa dei luoghi comuni" infine giornalisti, scrittori e vignettisti affronteranno sul filo dell'ironia gli stereotipi con cui ciascuna nazione è abituata a vedere le altre. Molti e di altissimo profilo saranno i contributi scritti di intellettuali, come Umberto Eco intervistato da Gianni Riotta, o come il sociologo e politologo inglese Anthony Giddens e di personalità che hanno fatto la storia dell'Europa come gli ex premier Gordon Brown e Felipe Gonzales. Di particolare interesse il racconto esclusivo dello scrittore greco Petros Markaris che narrerà la Bruxelles degli Eurocrati vista con gli occhi di chi appartiene al paese che vive oggi le maggiori difficoltà a tenere il passo con il resto dell'Europa. Sul sito del quotidiano www.lastampa.it, i lettori troveranno, oltre ai contenuti dello speciale ulteriori articoli e approfondimenti non presenti nella versione cartacea e potranno cimentarsi con il test online "Quanto sei Europeo" per valutare il proprio grado di appartenenza. (TMNEWS)

GIORNALISTI: EMILIO FEDE IN PENSIONE, A GIUGNO LASCIO IL TG4 E CHIEDERO’ A BERLUSCONI DI CANDIDARMI PER IL PARLAMENTO

emilio-fede"Spesso Berlusconi mi ha proposto la candidatura in Italia e ho sempre detto di no perchè volevo restare al Tg4. Però a giugno quando lascerò la direzione glielo chiederò. Non mi dispiacerebbe andare in Parlamento". Lo dice Emilio Fede in un'intervista alla Zanzara su Radio 24.La candidatura potrebbe entrare nella trattativa per lasciare il Tg4? "Non tratto con Berlusconi - spiega Fede alla Zanzara - però mi piacerebbe fare un'esperienza in Parlamento, magari insieme a mia moglie che è già senatrice". Ma come va la trattativa con i vertici di Mediaset? "Sarà una separazione consensuale - risponde Fede - questo è sicuro. Tengo il mio ufficio, questo è già importante perchè con l'aria che tira potrei finire in una roulotte. E l'azienda è d'accordo su un settimanale di approfondimento su Rete 4 in seconda serata. Praticamente è già in palinsesto. La buonuscita? Ma quali sette milioni? La parola milione non esiste, anzi non se ne parla più e non li ho mai chiesti. Mi vergognerei in questa situazione del Paese a prendere tutti questi soldi. Forse parliamo di un contratto di consulenza, tre anni più altri due. Poi prenderò quello che mi spetta, forse qualcosina in più mi darà l'azienda, sto facendo i conti, ma siamo sotto il milione". "Il mio successore? Spero sia una donna - dice Fede - anzi faccio questa proposta all'azienda. Potrebbe essere Safiria Leccese, una bravissima giornalista interna oppure Annalisa Spiezie o Benedetta Corbi. Perchè non una donna?". "Io a giugno compio 81 anni - spiega Fede alla Zanzara - e lavoro undici ore al giorno. E' molto duro. Basta. Non faccio ferie da un anno e mezzo". Sul processo in corso a Milano sulla prostituzione Fede dice: "Sono già stato condannato, dunque non me ne frega niente. Il processo è scontato. C'è stata un'aggressione totale e questo pesa". (AFFARITALIANI)

COMUNICAZIONI SOCIALI: P. OCCHETTA (UCSI), “È NECESSARIO ASCOLTARE E ASCOLTARSI”

conferenza_novara_1"Il giornalismo è chiamato a ritrovare la sua più nobile missione, quella di dare voce a chi non l'ha, perché la credibilità si fondi sull'integrità, l'affidabilità e la coerenza del giornalista, che possono essere definite anche come forme di un'alta forma di fedeltà alla democrazia". Così in un'intervista al SIR (clicca qui) il gesuita p. Francesco Occhetta, scrittore de "La Civiltà Cattolica" e consulente ecclesiastico dell'Ucsi (Unione cattolica stampa italiana), parla della crisi di "credibilità" che interessa la professione giornalistica, nel giorno in cui la Chiesa ricorda san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, e alla vigilia del XVIII Congresso nazionale dell'Ucsi, che si terrà a Caserta dal 27 al 29 gennaio e avrà per tema "La credibilità dell'informazione in Italia: verso un giornalismo di servizio pubblico". "È il silenzio che fa nascere la parola, le dà forza e senso", aggiunge p. Occhetta in riferimento al tema scelto dal Papa per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali ("Silenzio e parola: cammino di evangelizzazione"). "Prima di parlare è necessario ascoltare e ascoltarsi. Il Papa vuole richiamare questo: nella velocità delle parole dette e ricevute, quelle che entrano nel cuore per lasciare un segno nascono da una riflessione".(SIR)


MILLE PROROGHE: DIBATTITO ALLA CAMERA. SIDDI (FNSI): VASTA ECO DEL NOSTRO SOS SULL’EDITORIA

governo_italiano01"L'Sos lanciato dalla Fnsi e dai giornali non profit, cooperativi, di idee e di partito ha trovato una vasta eco in Parlamento che non può che essere raccolta con urgenza. L'intervento dell'onorevole Giuseppe Giulietti ha messo, infatti, a fuoco il cuore dei problemi di un pluralismo che viene reso povero e mortificato da drastici tagli al fondo editoria senza nuove misure di riequilibrio di sistema.Sicuramente l'idea di utilizzare i proventi dell'asta sulle frequenze tv, anche da noi recentemente proposta, è di estremo interesse ed è una strada da percorrere insieme ad altre possibilità (aliquote di riequilibrio della pubblicità tv per la carta stampata e prelievo dalle risorse dalle Fondazioni bancarie).Esistono, dunque, le soluzioni per impedire che testate giornalistiche siano costrette a chiudere ed esiste, inoltre, la disponibilità delle parti sociali ad individuare strumenti e proposte per impedire storture nell'assegnazione dei contributi. Purtroppo tanti guai stanno già maturando. La sospensione delle pubblicazioni del Domani/Informazione di Reggio Emilia e Modena, della Cronaca di Piacenza e Cremona e di altre testate in Puglia, per scelte obbligate analoghe, sono i primi esiti di un disastro che si sta estendendo anche alla stampa per le comunità italiane all'estero come denunciato, sempre alla Camera, dall'onorevole Marco Fedi.Il Globo, prestigioso quotidiano in lingua italiana diffuso a Melbourne a causa dei tagli è stato costretto a diventare un periodico nonostante fosse ormai diventato il punto di riferimento emblematico degli italiani e degli interessi dei nostri connazionali in quella parte dell'Australia.Come non bastasse la riduzione dell'82% in due anni dei fondi per Rai International sta già producendo situazioni devastanti rilevabili, anche in Italia, dalla cancellazione del popolarissimo "Notturno italiano" diffuso da Radio Rai."(FNSI)

EDITORIA: DOPO 11 ANNI CITY (FREE PRESS RCS) SOSPENDE LE PUBBLICAZIONI. L’EDITORE SVUOTA LA SEDE STORICA DI VIA SOLFERINO

city

''Dopo 11 anni dal suo debutto City chiude''. A denunciarlo è il Comitato di redazione del quotidiano free press. ''La Rcs Mediagroup (Rizzoli Corriere della Sera), che possiede al 100% City Italia Spa, getta la spugna nel comparto free press. Ci è stato comunicato che l'Editore ha deciso la sospensione, entro febbraio 2012, di tutte le pubblicazioni del quotidiano City attualmente diffuso in otto città: Milano, Torino, Bologna, Genova, Firenze, Roma, Napoli, Bari. Le ragioni addotte dalla Rcs - continua la rappresentanza sindacale - sono di carattere economico legate al calo dei fatturati pubblicitari''.
''Per contrastare tale fenomeno nell'ultimo anno questo cdr e la redazione hanno responsabilmente accettato un doloroso piano di tagli, imposto dall'Azienda, che ha portato anche alla fuoriuscita di cinque redattori, con un impatto considerevole su un corpo redazionale che prima della cura dimagrante contava 24 unita'''.
''Paradossalmente, malgrado un vistoso calo di investimenti, proprio nel 2011 il gradimento è ulteriormente cresciuto arrivando ad un totale 1.786.000 lettori, che ha fatto di City il sesto quotidiano piu' letto d'Italia. In questi 11 anni di vita i giornalisti di City hanno fatto il loro lavoro con professionalità, competenza, passione e senso di responsabilità, in un percorso di crescita professionale tangibile come, ad esempio, il lavoro su più piattaforme. Ora, quanto meno, ci aspettiamo e chiediamo con forza che la Rcs, primo gruppo editoriale italiano, si assuma le proprie responsabilità - conclude il Cdr - e tuteli il lavoro dei 19 giornalisti della redazione, dei collaboratori e dei poligrafici di City, con la piena ricollocazione di tutti i colleghi all'interno delle testate del gruppo''.
Rcs ha, inoltre, annunciato il "trasloco" della redazione milanese della Gazzetta dello Sport e di tutta la componente poligrafica negli edifici di via Rizzoli. Solo la redazione del Corriere potrebbe continuare ad occupare la parte storica dell'edificio, quella che affaccia su via Solferino.
Solidarietà ai giornalisti e ai poligrafici di City è stata espressa dai Comitati di redazione del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport e dalla Rappresentanza unitaria. Gli organismi sindacali contestano anche "il trasloco della redazione milanese della Gazzetta e di tutta la componente poligrafica negli edifici di via Rizzoli". (BLITZ)