Professione

Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione

Decalogo di autodisciplina dei fotogiornalisti

fotogiornalistiLa presentazione del "Decalogo di autodisciplina dei fotogiornalisti" ha fornito al Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti l'opportunità di esaminare la situazione di emergenza e grandissima crisi che riguarda il fotogiornalismo. I fotoreporter, espulsi dalle redazioni ormai da parecchi anni e divenuti nella generalità liberi professionisti, per vendere le loro foto debbono fare capo prevalentemente ad agenzie che non sono "agenzie giornalistiche", ma semplici distributori.

Le fotografie vengono trattate commercialmente come se fossero "merce comune" da remunerare il meno possibile, proveniente da qualsiasi fornitore, anziché componente fondamentale dell'informazione. Una logica incoraggiata dagli editori che ha finito con il limitare fortemente o negare del tutto la possibilità di scelta, in base a esigenze giornalistiche, da parte delle redazioni e degli stessi direttori dei giornali. La conseguenza di ciò è un progressivo decadimento dei criteri di scelta, che finiscono con il relegare la qualità dell'immagine in secondo piano. E per qualità non si intende soltanto l'estetica della fotografia, ma anche e soprattutto il lavoro di ricerca, di approfondimento e di "informazione visiva" che il fotogiornalista dovrebbe essere stimolato a produrre. In una situazione del genere potrebbe sembrare inopportuno approvare un "Decalogo di autodisciplina dei fotogiornalisti". Non è così: finalità del documento è garantire una libera e corretta informazione nel rispetto delle leggi e della dignità delle persone.

Il CNOG ritiene che l'affermazione di tali principi debba trovare riscontro puntuale nell'utilizzo delle immagini da parte di tutte le testate giornalistiche, il che consentirà fra l'altro di dare il giusto valore al lavoro dei professionisti che rispettano le regole deontologiche.

Esprimiamo piena solidarietà ai colleghi che stanno lottando per la difesa della professione e dei giusti riconoscimenti economici e morali. Nella complessità dei processi in atto, tecnologici e non solo, occorre individuare i percorsi attraverso i quali una professione essenziale possa continuare a svolgere il ruolo che le è proprio, difendendola dall'assalto indiscriminato del dilettantismo, dell'improvvisazione gratuita e dell'esercizio abusivo. Su questo fronte l'Ordine dei Giornalisti si impegna a sostenere le giuste ragioni dei foto giornalisti.(Odg)

E’ arrivato il ‘vero’ giornalista-robot

giornalista_robotE' un vero giornalista robot. Si muove, chiede informazioni e scrive. Non come il widget che pesca fra i tweets di Twitter, i blog e tutti i materiali dei servizi pubblici di una città e pubblica via via le informazioni raccolte ( nozze media). O come Stats Monkey, il programma messo a punto a Chicago da Infolab, il laboratorio di intelligenza artificiale della Northwestern University, che scrive il resoconto di una partita di baseball: raccoglie i risultati, le descrizioni delle principali azioni dell' incontro, i vari dati statistici, inventa un titolo e allega una foto.Questa volta è un vero robot, una macchina che ha la sua "individualità" e la sua autonomia.

Il robot - rende noto Knightblog -- è stata realizzata in Giappone dai ricercatori dell' Intelligente System Informatics Lab   (ISI) alla Tokyo University. Esplora l' ambiente circostante e "racconta" quello che scopre. Può registrare volontariamente e in maniera indipendente i cambiamenti nell' ambiente che lo circonda, decidere se essi sono rilevanti e scattare delle fotografie. Può chiedere informazioni alle persone che sono nel suo campo d' azione e cercare su internet informazioni su una determinate questione. E, se trova delle informazioni che gli sembrano interessanti, può farne un breve articolo e pubblicarlo online.

Questo robot - sostiene  SingularityHub, un sito specializzato in genetica, robot e intelligenza artificiale  - sposta la materia su un livello completamente diverso. E' il primo strumento che raccoglie informazioni dirette dalla gente che è nel suo campo di intervento.

"Si tratta di giornalismo reale - commenta Aaron Saenz, l' autore dell' articolo -. Se le nostre esperienze con i corwd-navigated robots ci hanno mostrato una cosa,  è che alle persone sembra che piaccia aiutare queste macchine in azione".

Questi robot, sostiene Saenz, "potrebbero operare in zone troppo pericolose per i cronisti umani (e già nel 2002 il MIT aveva realizzato un robot chiamato Afghan eXplorer per 'coprire' la guerra sul terreno). Potremmo costruirne un gran numero, mandarli in aree scoperte dai media attuali e lasciare che essi realizzino una nuova era, quella dell' informazione fatta dai robot.

Alla gente forse piacerebbe. Anche se, naturalmente, i giornalisti umani continueranno probabilmente ad essere preferiti per i prossimi anni. Dopo tutto i robot non possono capire la nostra cultura di massa".(Knightblog)

Ucsi Umbria: Domenico Piano il nuovo presidente regionale

umbriaL'Ucsi Umbria si e' ricostituita con una assemblea, presieduta dal segretario nazionale Franco Maresca, che si e' tenuta il 18 marzo ad Assisi. L'assemblea ha eletto il nuovo direttivo che successivamente ha nominato a scrutinio segreto presidente Domenico Piano. Il direttivo e' cosi' risultato composto: vice presidente Elisabetta Lomoro, segretario Daniele Morini,consiglieri Riccardo Liguori e Francesco Carlini. Il presidente Piano nel corso del direttivo ha annunciato la convocazione, a breve, di una assemblea programmatica.

Ucsi Veneto:eletto nuovo presidente

baggioGianfranco Baggio e' stato eletto nuovo presidente dell'Ucsi Veneto dal direttivo che si e' riunito, sotto la presidenza del segretario nazionale Franco Maresca, a Padova. Il direttivo, al quale era presente il consulente ecclesiastico, Mons. Giancarlo Minozzi, ha successivamente eletto vice presidente Gabriele Cappato e segretario-tesoriere, Giovanni Trentin.

Del direttivo fanno, inoltre parte, i consiglieri Giandomenico Cortese, Giovanni Zannini, Chiara Gaiani, Gianfranco Tommasi, Lorenzo Farrini, Tarcisio Futtardello, Bruno Desidera, Mario Repetto e Placido Manoli.

Odg: Il pubblicismo e le nuove sfide dell’informazione

paissanQuesto è il titolo del convegno promosso dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, che avrà luogo mercoledì 24 marzo 2010, presso la Sala dell'Hotel Massimo D'Azeglio a Roma, via Cavour 18.

L'iniziativa si propone di fare il punto sulla natura del pubblicismo nel quadro delle profonde trasformazioni che caratterizzano il mondo dell'informazione italiana e che rende evidente la necessità di una qualificazione professionale di questa particolare figura

Nel corso del convegno, aperto ai componenti del Consiglio nazionale la cui sessione conclusiva della consiliatura avrà inizio nel pomeriggio dello stesso 24 marzo, saranno quindi affrontate le problematiche relative alla presenza, spesso in condizioni avvilenti dal punto di vista normativo ed economico, del giornalista pubblicista che ancora oggi concorre in misura rilevante ad assicurare la continuità di numerosissimi organi di informazione.

Il programma prevede l'apertura con una "fotografia" dell'evoluzione del pubblicismo negli ultimi quindici anni, una elaborazione sulla base dei dati raccolti dagli Ordini regionali, a cura di

Vito Scisci, vicepresidente dell'Ordine regionale della Puglia.

Seguirà l'introduzione del vice presidente nazionale Enrico Paissan e l'intervento programmato di Ezio Ercole, vice presidente dell'Ordine regionale del Piemonte. Seguirà il dibattito e al termine le conclusioni di Lorenzo Del Boca, presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti.

L'iniziativa, alla quale sono stati invitati i rappresentanti degli Ordini regionali e i giornalisti pubblicisti che riscoprono incarichi parlamentari, si concluderà con la consegna da parte del presidente Del Boca di un riconoscimento a Gianni Campi, che ha ricoperto per varie consiliature la carica di vice presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine.(Odg)