Mappa della pirateria audiovisiva in Italia (che vale oltre un miliardo)

La pirateria audiovisiva vale più di un miliardo di euro, in Italia.

Lo rivela l’indagine Fapav (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali)/Ipsos sulla pirateria audiovisiva in Italia nel 2018. Ciò ha provcato la perdita di 600 milioni di euro, mettendo a rischio 6.000 posti di lavoro.

La svolta tanto attesa nel segno della legalità insomma non c’è stata, anche se il numero di atti di pirateria multimediale sono comunque diminuiti: il fatturato perso supera appunto il miliardo, quasi mezzo miliardo è il danno al PIL dell’Italia. Oltre duecento milioni le imposte evase.
L’83% degli utenti “pirata” è consapevole di commettere un reato (+5%), ma il 51% ritiene che sia improbabile essere scoperto e ancor meno sanzionato.

I contenuti scaricati illegalmente sono in prevalenza film (33%). Poi ci sono le serie e altri programmi tv. I dati Ipsos hanno rilevato anche come nel 2018 l’incidenza complessiva della pirateria in Italia sia stata del 38%. Inoltre si alza la media di età di chi commette questo tipo di illecito.
Tra le nuove forme di pirateria audiovisiva emergono il fenomeno delle IPTV illegali e, con esse, anche la pirateria degli eventi sportivi.

Ultima modifica: Lun 15 Lug 2019