Intelligenza artificiale, l'appello dei vescovi europei per un approccio centrato sull'uomo

La Commissione delle Conferenze episcopali europee esprime un proprio auspicio per quanto riguarda gli sviluppi futuri dell’intelligenza artificiale.

“Le istituzioni dell’Unione Europea adottino un approccio centrato sull’uomo, al fine di promuovere il bene comune e servire la vita di tutti gli esseri umani, sia nella loro dimensione personale che in quella comunitaria”. L’esortazione è contenuta nel “Libro bianco sull'intelligenza artificiale - Un approccio europeo all'eccellenza e alla fiducia”, redatto dalla Commissione europea.

“La Comece – si legge nella nota – accoglie con favore l’intenzione generale del libro di stabilire un solido approccio europeo alla AI, profondamente fondato sulla dignità umana e sulla tutela della privacy”. Nello stesso momento i vescovi europei si dicono perplessi “sulla possibile creazione di una nuova Agenzia Ue dedicata” a questo tema, in quanto “le attuali strutture-chiave dell’Unione già garantiscono un sostegno sufficiente per affrontare le sfide poste dalla AI e dalla robotica”.

Se comunque l’Ue dovesse istituire tale organismo, la Comece ricorda che esso “dovrebbe garantire la massima partecipazione” di tutte le parti in causa, “comprese le Chiese, che hanno uno status specifico come partner delle istituzioni europee e che dovrebbero quindi essere esplicitamente menzionate”. Quello che occorre è“un discorso di etica sociale che accompagni la discussione politica sulla regolamentazione dell’AI”. Per questo, l’Ue “dovrebbe costruire strumenti e meccanismi per un approccio interdisciplinare, efficace, concreto ed ampio nelle strutture e nei programmi già esistenti all’interno dell’Unione”.

Anche la Commissione aveva partecipato in Vaticano al seminario internazionale "L'algoritmo 'buono'? Intelligenza artificiale, etica, diritto, salute", nel quale è statoè stato firmato il documento "Appello di Roma per un'etica dell'Intelligenza Artificiale”, che sostiene “la promozione di un senso di responsabilità tra organizzazioni, governi e istituzioni al fine di assicurare che l'innovazione digitale e il progresso tecnologico siano al servizio del genio e della creatività umana”.

Ultima modifica: Mar 21 Lug 2020