Un 'nuovo' manifesto per la qualità del servizio pubblico

C’è un nuovo appello per la qualità della comunicazione del servizio pubblico, nel “Manifesto Nuova Rai”.

L’iniziativa è promossa da esperti di Adprai, Associazione dei Dirigenti Pensionati, e i primi firmatari sono: Stefano Balassone, Fabrizio Giuliani, Sonia Marzetti, Marco Mele, Andrea Melodia, Otello Onorato, Patrizio Rossano e Celestino Spada.

L’obiettivo è «esprimere e raccogliere, con riferimento alla proposta formulata nel Manifesto, analisi e contributi sui diversi aspetti della crisi dei mass media: dal rapporto con la cultura all’impatto sui diritti primari del cittadino in campo politico e giudiziario, sono previsti diversi incontri pubblici».

Sulla piattaforma change.org e con molti contatti diretti sono state già raccolte oltre 1200 adesioni. 

«In questa fase di crisi e trasformazione sociale accentuata dalla pandemia, è il momento di ampliare le basi del consenso e di rilanciare la richiesta di una profonda riforma della comunicazione pubblica», si legge.

«Accogliendo alcune preoccupazioni espresse sul ruolo del governo nella precedente versione», la nuova formulazione del Manifesto attribuisce la nomina degli amministratori dell’Ente di controllo ai Presidenti di Senato e Camera, introducendo più strette misure di selezione preventiva. C’è anche un paragrafo di riflessione sulla pandemia.

«Chiediamo al Parlamento e ai partiti politici – conclude il documento - una generosa rinuncia ai propri interessi immediati, che si traduca in un investimento a medio termine per lo sviluppo culturale, economico e per la coesione sociale del popolo italiano, e in particolare per il rilancio della creatività e della capacità produttiva dei giovani e per far crescere nella collettività nazionale il sentimento e la coscienza della cittadinanza comune».

(www.manifestonuovarai.it).

 

Ultima modifica: Gio 19 Nov 2020