L'omicidio del giornalista greco, i processi sommari in Turchia. Libertà di stampa minacciata

Assume sempre più i contorni di un giallo politico l’assassinio ad Atene del giornalista televisivo greco Giorgos Karaivaz.

Karaivaz aveva realizzato accuratissimi reportage, anche sul comportamento della polizia locale. Quando è stato colpito a morte, sotto casa, stava tornando dopo aver partecipato ad una trasmissione sull'emittente Star.

Collaborava anche con il quotidiano Eleftheros Typos. Le indagini sono in corso, ma non sarà facile scoprire gli organizzatori di questo che sembra senza dubbio un delitto su commissione compiuto da professionisti.

Nel frattempo anche in Turchia si inaspriscono le misure che limitano la libertà di stampa.

L’International Federation of Journalists (IFJ) definisce la Turchia “la più grande prigione di giornalisti del mondo”. In cinque anni sono almeno 67 i giornalisti detenuti.

Solo nel mese di marzo cento giornalisti sono stati processati, per alcuni sono scattate condanne arbitrarie. Sono stati chiusi dei siti e delle agenzie indipendenti.

 

Nel riquadro: la notizia dell'assassinio del giornalista greco sul giornale per cui scriveva

Ultima modifica: Sab 10 Apr 2021